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Vincenzo I Gonzaga (1562–1612), quarto duca di Mantova e secondo duca del Monferrato, sembra quasi un personaggio da romanzo, tanto incredibili sono le vicende che hanno costellato la sua vita. Episodi documentati che spaziano dall’omicidio, alle avventure d’amore, alle crociate, fino a imprese che rasentano la leggenda.
Fu lui, da erede del ducato di Mantova, a uccidere James Crichton, lo scozzese detto “l’Ammirabile Critono”, idolatrato da suo padre Guglielmo e invece detestato dal figlio. Il tutto avvenne martedì 3 luglio 1582 dopo che per un’ipotetica mancanza di rispetto si sguainarono le spade e a terra rimasero Critonio e un amico di Vincenzo Gonzaga.
La sua vita privata non fu meno movimentata: due matrimoni inframmezzati dalla celebre “prova di virilità”, necessaria a dissipare i sospetti di impotenza dopo l’annullamento delle nozze con Margherita Farnese. Un fatto tanto bizzarro quanto reale, destinato a far sorridere tutta Europa e far masticare amaro al duca Guglielmo Gonzaga.
Sul piano politico-militare, Vincenzo I Gonzaga organizzò tre spedizioni in Ungheria contro i Turchi (1595, 1597, 1601), più simboliche che risolutive. Fondò persino un ordine cavalleresco personale, l’Ordine del Redentore, approvato da papa Paolo V nel 1608. Ma il suo vero lascito fu nel campo artistico: fece di Mantova una corte straordinaria, avendo al suo servizio pittori come Rubens e acquistando opere immortali come la Morte della Vergine di Caravaggio.
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