Un altro itinerario mariano a maggio che segue quello delle 5 madonne miracolose da ritrovare in città. Oggi andiamo in trasferta in provincia alla ricerca dei santuari dedicati alla Vergine escludendo tuttavia, solo per ragioni geografiche, due luoghi molto cari ai mantovani come la Madonna del Frassino (Peschiera) e la Madonna della Scoperta (Lonato). Questa cinquina è un invito ad uscire dalla città per riscoprire storie di devozione e miracoli molto sentite dagli abitanti dei territori dove sorgono questi edifici religiosi. In molti casi il momento migliore per visitarli è durante la festa che gli è dedicata o proprio nel mese di maggio quando sono molto frequentati per la recita del rosario. Alla fine ho aggiunto anche un sesto luogo: non è un santuario e forse pochi lo conoscono, ma proprio qui si sono sposati i miei genitori e ha una particolarità abbastanza eccezionale. Cosa aspettate a partire?

Santuario delle Grazie (Grazie di Curtatone) Festa 15 Agosto – è il più famoso e importante tra tutti i santuari mariani della diocesi. Nel passato fu visitato da personaggi importanti come l’imperatore Carlo V e il papa Pio II Piccolomini e da ultimo san Giovanni Paolo II durante la sua visita mantovana del giugno del 1991. Si tratta di una chiesa gotica in stilo lombardo che conserva all’interno oltre all’immagine miracolosa della Vergine, un’impalcata lignea con manichini ed ex voto, un coccodrillo appeso la centro della navata e la tomba di Baldassare Castiglione, realizzata da Giulio Romano. Costruita probabilmente alla fine del ‘300 da Bartolino da Novara, lo stesso architetto del Castello di San Giorgio, Santa Maria delle Grazie era un convento francescano e tuttora i mantovani vi si recano in pellegrinaggio durante il mese di maggio o il 15 di agosto per la festa dell’Assunta per partecipare alla messa, far colazione con il cotechino e vedere i madonnari all’opera sul sagrato. Per approfondire

Santuario della Comuna (Ostiglia) Festa 20 maggio – è un altro dei santuari molto frequentati della diocesi di Mantova e che richiama fedeli anche dalle province limitrofe. La tradizione vuole che alla fine del XIV secolo la vergine sia apparsa ad una pastorella muta guarendola. La richiesta di costruire un luogo dedicato alla vergine fu esaudita con un oratorio detto del Casone, da un capanno poco lontano, trasformato poi in chiesa gotica. Rimane della seconda chiesa il campanile gotico e un affresco. Le forme attuali si devono invece all’intervento di Federico II Gonzaga che nel 1533 trasformò la chiesa aggiungendo l’attuale portico e con un interno rinascimentale molto elegante. Il nome Comuna deriva dal fatto di essere la chiesa della comunità che la festeggia il 20 maggio. Un’ultima curiosità: è l’unico tra i santuari mantovani officiato da un ordine religioso i frati minori detti Fratelli di San Francesco. Per approfondire

Santuario della Possenta (Ceresara) Festa 25 marzo – un altro dei santuari cui i mantovani sono molto legati anche per la famosa fiera che vi si tiene. La nascita del santuario risale al miracolo dell’apparizione della Vergine ad una fanciulla cui si accompagnò il miracolo dell’acqua tornata a sgorgare da un pozzo inaridito (oltre ad altri eventi ricordati dalla tradizione). La chiesa venne costruita tra il XIV e il XV secolo e poi trasformata e mantiene ancora la statua in cotto della madonna. E’ curioso il fatto che nel 1569 la chiesa fu assegnata dal Vescovo di Mantova alla parrocchia di Castelgrimaldo per ritornare alla parrocchia di Ceresara nel 1959. Il titolo del santuario è l’Annunciazione della Beata Vergine e per questo la festa si celebra il 25 marzo insieme ad un importante fiera. Possenta deriva probabilmente dalla definizione Virgo Potens. Per approfondire

Santuario della Malangola (Fontanella Grazioli di Casalromano) Festa prima domenica di maggio – E’ una piccola chiesetta con affreschi databili tra il trecento e il cinquecento ma che ebbe origine probabilmente nel ‘200. La sua edificazione si lega al fatto che un contadino avesse portato i suoi buoi ad abbeverarsi al fosso chiamato Malongola. Qui rinvenne una tavoletta raffigurante la vergine con il bambino. Portata l’immagine nella chiesa parrocchiale il giorno dopo la si ritrovò nei pressi del luogo dove era stata trovata. Per questo si decise di edificare la chiesa proprio lì intitolandola alla Beata Vergine Maria. Un altro miracolo si ricorda nel 1822 quando una processione con la sacra immagine mette termine ad un lungo periodo di siccità e carestia. La festa si tiene la prima domenica di maggio e come scrive Mons. Brunelli ha dato origine ad “una usanza inconsueta (quella) di innalzare sul sagrato…il “mazzo”: un pioppo o un altro albero “rubato” la notte nelle campagne circostanti”. Per approfondire

Santuario della Madonna del Dosso (Casalmoro) Festa 21 novembre – in una pianura assoluta si erge questa chiesetta posta su un dosso artificiale. La tradizione vuole che nel ‘600 gli operai di una vicina fornace difettosa chiedessero l’intercessione della madonna, la cui immagine si trovava in una vicina edicola, perché riuscisse a far sì che i mattoni fossero cotti correttamente. Il miracolo avvenne e allora decisero di portare il dipinto in chiesa ma (come avvenne per la Malangola) la vergine continuava a tornare su un pioppo presso l’edicola. Si decise allora di costruire una cappella che nel 1780 lasciò spazio all’attuale santuario. Il titolo del Santuario è la Presentazione della Vergine al Tempio, episodio ricordato da un dipinto ottocentesco copia da Tiziano. La festa del santuario si tiene il 21 novembre, è caratterizzata dall’esplosione di mortaretti ed era detta “della pollastrella” forse per i piatti particolari che si servivano in questa occasione.
Per approfondire

Chiesetta della Vergine del Pilar (Gazzo di Casatico) Mese di maggio – questa piccola chiesa posta in località Gazzo di Casatico non ha particolari motivi di interesse. L’interno è spoglio e lo è ancora di più da quando fu rubato il quadro cinquecentesco della Beata Vergine del Pilar, donato alla chiesa secondo la tradizione da Baldassare Castiglione. Gli abitanti di Cimbriolo sono legatissimi alla chiesetta e io lo sono ancora di più perché qui si sposarono i miei genitori Bruno e Giovanna. Un’ultima curiosità che rende unica la chiesa è il campanile che termina con una celletta triangolare dove suona ancora la piccola campana.

Alcune informazioni sono tratte dal libro Arte Fede Storia – le chiese di Mantova e provincia – edizioni Tre Lune – 2004

Giacomo Cecchin

SUL TEMA DELLE 5 COSE POTETE ANCHE LEGGERE SU QUESTO BLOG:

  1. 5 modi di riscoprire Mantova al Louvre tra Mantegna, Giulio Romano e Caravaggio
  2. 5 nomi di vie o piazze legate al lavoro tra gioielli, pescivendoli e lattonai
  3. 5 luoghi a Mantova dove raccontare storie d’amore, non sempre a lieto fine
  4. 5 libri da leggere dopo essere stati a Mantova tra guide artistiche, rosse e definitive
  5. 5 immagini di San Longino tra cavalieri, basiliche e cappelle private
  6. 5 esempi di indigestione urbana tra chiese, palazzi e vicoli
  7. 5 libri da leggere prima di venire a Mantova tra mondo piccolo, matrimoni e segreti di stato
  8. 5 balconi da cui osservare Mantova tra grate, giardini e mercati
  9. 5 papi a Mantova tra Sangue di Cristo, crociate e san Luigi Gonzaga
  10. 5 stranezze da non perdere a Palazzo ducale tra nani, arazzi e giardini pensili
  11. 5 palazzi con panchine incorporate tra vescovi, alberghi e marchesi
  12. 5 storie d’amore a San Valentino tra Gonzaga, Shakespeare e Rigoletto
  13. 5 case mantovane tra mercanti, architetti e pittori per non parlar di santi ed eretici
  14. 5 domande da non fare ad una guida mantovana tra Gonzaga, reliquie e geografia
  15. 5 palazzi con i merli ciechi tra Luca Fancelli, podestà e massari
  16. 5 poeti passati per Mantova tra cavalieri, crociate e fiabe
  17. 5 musei particolari tra monete, armature e giardini segreti
  18. 5 cinema ancora attivi a Mantova tra multisale, cinema d’essai e gallerie scomparse
  19. 5 fumetti dove si cita Mantova tra Topolino, Shakespeare e la Pimpa
  20. 5 spettri da cercare in giro per la città tra esecuzioni, duelli e frecce avvelenate
  21. 5 cose da fare a Mantova in una notte nebbiosa tra fantasmi, pozzi e conventi scomparsi
  22. 5 campanili medievali tra conventi, condominii e lievi pendenze
  23. 5 particolari da non perdere nella Camera degli Sposi tra mele, scritte e un indice isolato
  24. 5 carceri storiche a Mantova tra Gonzaga, Austriaci e conventi
  25. 5 piccoli sagrati tra Spoon river, gesuiti e Napoleone
  26. 5 luoghi “naneschi” a Palazzo ducale tra scale sante, camera degli sposi e cavalieri
  27. 5 luoghi di spettacolo dove si faceva cinema e che non ci sono più
  28. 5 santi da festeggiare a Mantova tra porcellini, mantelli e martirii
  29. 5 reliquie della passione tra sangue, spugna e pietra dell’unzione
  30. 5 donne gonzaghesche da ricordare tra esecuzioni, testamenti mancati e matrimoni non riusciti
  31. 5 luoghi dove si fa cinema, musica o teatro nella capitale dello spettacolo
  32. 5 fontane mantovane da assaporare tra piazze, giardini e nasi
  33. 5 opere d’arte rubate da Napoleone tra Mantegna, Giulio Romano, Veronese e Rubens
  34. 5 porti della città vecchia tra ponti, catene e torri
  35. 5 luoghi del libro vissuto tra bancarelle, libracci e biblioteche
  36. 5 capitelli da osservare tra Gonzaga, Bonacolsi, Visconti e damnatio memoriae
  37. Altri 5 film mantovani tra Shakespeare, Verdi e nudi integrali
  38. 5 film girati a Mantova tra portaborse, condottieri e una storia personale
  39. 5 tappe per un pellegrinaggio alle Grazie tra domenicani, francescani e miracoli lacustri
  40. 5 luoghi napoleonici a Mantova tra santi, fortezze e appartamenti imperi
  41. nella notte di San Lorenzo 5 zodiaci mantovani da non perdere
  42. 5 altre biblioteche mantovane tra musica, enciclopedie e opere d’arte
  43. 5 luoghi incantati tra libri, lettere e documenti
  44. Altri 5 passaggi segreti urbani tra sacri vasi, lavandaie e Charles Dickens
  45. 5 Gonzaga da non dimenticare tra colpi di stato, cardinali e prove di virilità
  46. 5 animali gonzagheschi a Palazzo Te tra stemmi, imprese e camini
  47. 5 particolari lascivi da cercare a Palazzo Te tra selfie, cigni e lato B
  48. 5 ulteriori passaggi segreti urbani tra mura, ferrovie e giardini
  49. 5 coccodrilli tra santuari, Gonzaga e musei naturalistici
  50. 5 labirinti in cui perdersi tra Gonzaga, canneti e siepi
  51. 5 statue erranti tra santi, poeti, eroi e martiri di Belfiore
  52. 5 madonne miracolose tra maggio, terremoti e assedi
  53. 5 momenti storici in cui sarebbe stato meglio non essere a Mantova
  54. 5 soste per fare una pausa nel corso della giornata
  55. 5 luoghi visitati da Shakespeare a Mantova durante il viaggio in Italia
  56. 5 luoghi frequentati da Romeo nel suo esilio mantovano
  57. 5 torri tra sale, zucchero e gabbie
  58. 5 momenti storici dove sarebbe stato bello essere a Mantova
  59. 5 escursioni fuori porta
  60. 5 laghi a Mantova
  61. 5 statue di Virgilio
  62. 5 modi per arrivare alla riva del Rio
  63. 5 cappelle o chiese in Palazzo ducale
  64. 5 piazze create dal caso
  65. 5 ponti sul Rio
  66. 5 cavalcavia da osservare
  67. 5 salite mozzafiato
  68. 5 scorciatoie da scoprire
  69. 5 piazze da incorniciare
  70. 5 posti del cuore

Salva

Salva