“Jachin-Boaz commerciava in mappe. Comprava e vendeva mappe e certe per usi speciali le disegnava lui stesso o le faceva disegnare da altri. Vendeva mappe di città e di pianure, altre le faceva su ordinazione. A un giovanotto poteva vendere una mappa che indicava dove fosse reperibile una certa ragazza nelle varie ore del giorno. Vendeva mappe per mariti e mappe per mogli. Ai poeti vendeva mappe che mostravano dove certi poeti avevano avuto potenti e illuminanti ispirazioni. Vendeva mappe per scavare pozzi. Vendeva mappe di visioni-e-miracoli agli asceti, mappe di malattie-e-incidenti ai medici, mappe di denaro-e-gioielli ai ladri, e mappe di ladri alla  polizia” Russell Hoban*

Nell’ultimo giorno dell’anno condivido con chi segue il blog questa citazione trovata per caso.
Forse quello che servirebbe è davvero una mappa e allora sarebbe bello incontrare Jachin-Boaz e acquistare quella che ti dice dove sono le persone che non ci sono più e che ti mancano immensamente.
Ma poi capisci che le mappe te le devi disegnare da solo e, forse, il bello della vita e che non sai mai dove andrai a finire. Buon 2018.

* Russell Hoban – La ricerca del leone – Milano – Adelphi, 2017
Le immagini sono del fumetto Corto Maltese di Hugo Pratt