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Castelmassa, Don Camillo, Giovannino Guareschi, Il Po comincia a Piacenza e fa benissimo, Jean Giono, Mondo Piccolo, Non muoio nemmeno se mi ammazzano, Peppone
Oggi sono cinquant’anni che se n’è andato Giovannino Guareschi. In effetti non dovrei pubblicare un post nel giorno dell’anniversario della morte avvenuta a Cervia il 22 luglio del 1968: a Giovannino l’anniversario sarebbe andato sicuramente di traverso, tanto più che aveva scritto “Non muoio neanche se mi ammazzano” quando rinchiuso in un lager nazista diceva che sarebbe tornato a tutti i costi per rivedere il figlio.
Non so se ci sia ancora qualcuno che non ha letto Guareschi, ma se esistesse questa persona il suggerimento è di non perdere tempo e di iniziare subito a leggerlo.
Non lasciatevi distogliere da chi vi dice che si tratta di robetta, un po’ come i film di Peppone e don Camillo (che in effetti non piacevano a Giovannino ma continuano a mietere telespettatori ogni volta che vengono trasmessi*) e soprattutto che raccontano storie che sono anacronistiche in un mondo in cui non esiste più il visto da destra e il visto da sinistra ma solo il visto da me stesso.
E invece io non posso non sorridere, ridere, commuovermi ogni volta che inizio a leggere il Mondo Piccolo e il mio suggerimento è proprio di partire da i Racconti del Boscaccio, il prologo alle prime storie del prete e del sindaco comunista. Continua a leggere