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Archivio Comunale, Archivio di Stato, Archivio Diocesano di Mantova, Biblioteca Baratta, Biblioteca Teresiana

Nella città del Festivaletteratura come si fa a non parlare di 5 luoghi dedicati ai libri? Eccovi cinque suggerimenti da frequentare durante le giornate del Festival in caso non vi bastino gli incontri letterari o vogliate prendervi una pausa dagli scrittori in carne ed ossa. Si tratta di biblioteche e archivi dotati di sale studio, emeroteche, cortili e tutta una serie di luoghi dove sentirsi in pace con sé stessi ma al centro di quel vortice rappresentato dalla letteratura di tutti i tempi. Senza dimenticare che lo stesso Festivaletteratura è dotato di un archivio ancora tutto da scoprire, da frequentare e soprattutto da ascoltare. Eccovi i 5 posti più vivi e letterari di Mantova
Biblioteca Baratta – Prima chiesa di S.Antonio, poi macello e oggi biblioteca. Certo il centro culturale Baratta non si è fatto mancare nulla e oggi rappresenta uno dei posti più vivaci della città. La biblioteca a scaffale aperto invita a scegliere tra i volumi in una sorta di ricerca anarchica e felice e il cortile all’aperto ricorda alcuni prati all’inglese dove ci si può stendere per leggere o dormire con un libro sugli occhi. Non mancano film, dischi e un wi-fi da utilizzare per arrivare da Mantova nel resto del mondo. Una farmacia per spiriti inquieti che martedì e giovedì chiude addirittura alle 22.00. Per approfondire.
Biblioteca Teresiana – era il luogo di studio più frequentato dei miei tempi, considerato che la tradizione voleva che lo studio ai tavoli della sala monumentale portasse bene per gli esami particolarmente difficili. Oggi la biblioteca è ancora viva dopo 19 anni di chiusura e, se le sale monumentali sono state chiuse allo studio e alla lettura, tuttavia è stata aperta una “manica” studio che ricorda le università anglosassoni e che presenta vedute inedite della città monumentale. Un luogo dell’anima dove ritemprarsi dagli affanni della quotidianità. Per approfondire.
Archivio di Stato – non tutti sanno che non è necessario essere uno studioso o un professore per frequentare l’Archivio di stato: basta essere curiosi e voler approfondire qualche argomento legato alla storia della città. Tra lettere di Isabella d’Este e Andrea Mantegna, documenti inediti ancora da scoprire, mappe e portolani antichi si scopre che la grande storia è passata di qui e che la si può ancora tenere tra le mani. Non perdete l’occasione di una sosta in sala studio oppure di una visita all’archivio vero e proprio conservato all’interno della chiesa gesuitica della Trinità. Un’occasione da non perdere è inoltre la visita all’antica sagrestia adibita oggi a auditorium e sede di mostre. Un luogo dove respirare l’aria frizzante di un passato ricco di soprese ancora da scoprire. Per approfondire.
Archivio Comunale – i mantovani che vogliano approfondire la storia del comune di Mantova non possono non passare di qui. Siamo nella stessa sede della Biblioteca Baratta e l’archivio offre la possibilità di “carotaggi” su tutta una serie di questioni che, a torto considerate minori, offrono la possibilità di trovare storie, vicende e personaggi della Mantova che non c’è più. A chi crede che archivi e biblioteche siano luoghi morti rispondo che invece sono dei laboratori di cultura che uniscono alle opportunità di ricerca la libertà di scegliere e trovarsi le fonti in assoluta autonomia.
Un luogo dove ritagliarsi una pausa per cercare tracce della grande storia nei piccoli eventi di vita vissuta. Per approfondire.
Archivio diocesano – è un altro dei luoghi deputati alla cultura con documenti antichissimi ma anche con tutta la documentazione relativa alla vita religiosa della diocesi. Dalle pergamene imperiali ai documenti matildici, dagli atti delle parrocchie alle visite pastorali un altro modo per scavare nelle vicende di Mantova e recuperare frammenti per ricostituire il grande affresco di una memoria collettiva. Posto nel seminterrato del Palazzo Vescovile l’archivio offre la possibilità di cercare, studiare, leggere e consultare documenti che hanno fatto la storia del territorio. Un luogo dove immergersi nella vita del tempo che fu a due passi dalla città di oggi, consapevoli che il presente e il futuro si decifrano solo conoscendo anche il proprio passato. Per approfondire.
Giacomo Cecchin
#Mantova2016
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