Pinacoteca-Brera-Attorno-a-Mantegna-500x500Dopo Raffaello e Perugino ecco un altro dialogo da esplorare a Brera: il Cristo morto di Mantegna a fianco del Cristo morto con strumenti della passione di Annibale Carracci. Due capolavori ma soprattutto uno dei due, l’opera di Mantegna, il quadro più amato e cercato tra quelli esposti nella pinacoteca milanese (almeno secondo un recente sondaggio).
E’ lo scorcio, il virtuosismo prospettico che accomuna i due quadri perchè dal punto di vista del pathos e della costruzione della scena vince Mantegna (per me senza dubbio).Pinacoteca-Brera-Attorno-a-Mantegna-secondo-dialogo-1024x415 Mentre Carracci infatti inserendo gli strumenti della passione ne fa una specie di manifesto didascalico, riportato alla realtà dal sangue delle ferite, Mantegna ci trasporta nel momento in cui alcuni dolenti sfogano il proprio inconsolabile dolore per la morte di Cristo. Inconsolabile perchè loro non sanno ancora che risorgerà. Gesù glielo aveva detto, ma il concetto non era dei più semplici. Allora qui il dolore non può avere pace, non c’è speranza e questo corpo steso sulla pietra dell’unzione (che l’abbia vista davvero questa reliquia Andrea Mantegna a Mantova?) ricorda un obitorio, il breve transito di un cadavere prima della sepoltura.Per noi che invece conosciamo la lieta novella della resurrezione il quadro è un memento di cosa volesse dire morire prima della venuta di Cristo.
Forse preso da queste riflessioni Mantegna volle tenere presso di sè l’opera fino alla morte e la realizzò probabilmente senza la necessità di un committente (situazione davvero strana in un mondo in cui gli artisti lavoravano solo su commissione). Insieme al Cristo morto un’altra opera si trovava presso la bottega dell’artista: il San Sebastiano attualmente conservato alla Ca’ d’oro a Venezia con la candela spenta e la frase nihi nisi divinum stabile est, cetera fumus.
Un Mantegna crepuscolare quello che muore a Mantova il 13 settembre 1506, un grande artista il cui genio lascia ancora senza parole chi osserva le sue opere.
Galleria-Spada-Borgianni-1024x720Il dialogo (in realtà un terzetto completato dall’opera di Orazio Borgianni proveniente dalla Galleria di Palazzo Spada a Roma) è a Brera fino al 25 settembre.
Per approfondire: http://pinacotecabrera.org/dialogo/secondo-dialogo-attorno-a-mantegna/

Qui invece trovate il post già pubblicato sull’altro dialogo tra i due sposalizi di Raffaello e Perugino.

Giacomo Cecchin

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