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Anselmo, Antonio, Beata Osanna, Lucia, martino, Osanna, Osanna Andreasi, San Martino, San Martino di Tours, Sant'Anselmo da Lucca, Sant'Antonio abate, Santa Lucia

In prossimità della festa di Ognissanti perché non ricordare i santi che a Mantova si ricordano o festeggiano con particolare attenzione. E non stiamo parlando solo del patrono Anselmo ma anche di quelli che si festeggiano perché portano i doni ai bambini, proteggono gli animali domestici o sovrintendevano ai traslochi. Alcuni hanno una chiesa dedicata, altri altari o dipinti e di alcuni si può venerare addirittura il corpo. Ecco 5 santi che i mantovani festeggiano con particolare venerazione.
S.Antonio Abate – 17 gennaio
Da non confondere con S.Antonio da Padova è il santo la cui immagine troviamo in tutte le stalle mantovane perché considerato protettore degli animali domestici. S.Antonio Abate è un santo molto antico, il fondatore del monachesimo e molto noto per essere stato oggetto di numerose tentazioni. A Mantova è chiamato anche santo del porcellino (perché spesso rappresentato con un maiale al seguito) e Sant’Antoni Chisuler (perché in occasione della sua festa si faceva un dolce tipico da inzuppare).
Una curiosità: all’interno della Cattedrale era conservato un dipinto di S.Antonio realizzato da Paolo Veronese, oggi a Caen in Francia.
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S.Martino – 11 novembre
A Mantova gli hanno dedicato una chiesa in via Trieste e sulla facciata c’è proprio la statua del santo a cavallo nell’atto di dividere il suo mantello con un povero. San Martino di Tours è uno dei santi più importanti del medioevo e la città francese diventa meta di pellegrinaggi come Santiago, Roma o Gerusalemme. A Mantova per San Martino si mangiavano le castagne e soprattutto si faceva trasloco tanto che nel dialetto locale “far sanmartin” vuol proprio dire cambiare casa.
Una curiosità: all’interno della chiesa di San Martino a Mantova si trova un altare dedicato alla gente della Val Rendena.
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S.Anselmo – 18 marzo
E’ il patrono di Mantova e il suo corpo si trova ancora conservato sotto l’altar maggiore del Duomo. E’ uno dei santi e beati del Duomo (sono ben 8) il cui corpo incorrotto viene mostrato alla venerazione dei fedeli proprio il 1 novembre, giorno di Ognissanti. Consigliere politico di Matilde di Canossa, Anselmo era un monaco benedettino e alla sua morte avrebbe dovuto essere sepolto al monastero di San Benedetto in Polirone ma il corpo non ne volle sapere di lasciare la cattedrale.
Una curiosità: S.Anselmo non fu mai vescovo di Mantova ed era nipote del papa Alessandro II.
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S.Lucia – 13 dicembre
Se sei stato bambino a Mantova non puoi non sapere chi è S.Lucia. Questa santa martire siracusana non ha nessun legame con Mantova: fu infatti martirizzata a Siracusa (dove c’è un bellissimo dipinto di Caravaggio a lei dedicato) e il suo corpo è attualmente conservato a Venezia (traslato in una nuova chiesa dopo che la precedente fu demolita per far spazio alla stazione che non per niente si chiama Santa Lucia). A Mantova è famosissima perché nella notte tra il 12 e il 13 dicembre porta i doni ai bambini insieme al suo asinello. La trovate in un bel dipinto in Duomo.
Una curiosità: a differenza di Babbo Natale, i doni di S.Lucia sono da sempre non incartati come regali e i genitori spesso passano la notte a montare i giochi per i propri bimbi.
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Beata Osanna Andreasi -18 giugno
Non è una santa Osanna Andreasi ma è destinataria di un culto da sempre molto sentito in città. Una mistica molto vicina ai Gonzaga e adorata da tutta la popolazione con una vita molto simile a quella di S.Caterina da Siena (altra terziaria domenicana). Osanna nasce in provincia ma vive in una casa ancora perfettamente conservata in via Frattini dove si possono vedere ancora la cappella, la cella dove morì la beata e uno splendido giardino segreto con loggiato. Era sepolta in San Domenico in un monumento funebre che la tradizione attribuisce all’opera di Gian Cristoforo Romano, mentre oggi riposa in Duomo dopo la distruzione del convento domenicano agli inizi del secolo scorso.
Una curiosità: all’interno di casa Andreasi è conservato uno degli abiti della Beata Osanna, un oggetto rarissimo e uno dei più antichi manufatti tessili giunti sino a noi.
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Giacomo Cecchin
#Mantova2016
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Grazie per queste piccole preziose dosi di conoscenza.
Fiorenza S.
Grazie a te Fiorenza per la lettura appassionata. Giacomo Cecchin
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