Mantova è sempre stata oggetto di molti libri: dalle guide turistiche (ne abbiamo parlato qui) ai volumi di storia (uscito di recente quello di FMR), senza dimenticare i volumi dove le fotografie prendono il sopravvento (ricordo ad esempio quelli con le splendide immagini di Arrigo Giovannini) oppure quelli monografici su Palazzo Te (una pietra miliare l’opera in due volumi di Cosimo Panini inserita nella collana Mirabilia Italiae).
Ma oggi vorrei segnalare un testo, che forse non tutti ricordano, ma che io considero fondamentale per il modo di affrontare il rapporto tra Mantova, il fiume e i laghi.
Risale al 1983 e aveva come titolo La Città e il Fiume (sottotitolo Appunti per una didattica della storia urbana di Mantova). Forse fu proprio il sottotitolo a fregarlo con quella parola <<didattica>> che fa venire i sudori freddi ai ragazzi e allontana chi la scuola l’ha lasciata da tempo.
Eppure è un testo ancora oggi molto godibile, fatto a schede e con molte immagini ma soprattutto con le mappe della città con i numerini per capire dove si trova la porta, il ponte o la chiesa di cui si parla e perchè la si trova proprio in quel punto (non bisogna paura di essere didattici a volte e soprattutto occorre chiarire bene dove ci si trova in un mondo dove senza navigatore e cellulare le persone si perdono anche a Mantova).
In realtà il testo è stato compilato raccogliendo le fotografie dei pannelli che furono esposti alla Casa del Mantegna dal 7 gennaio al 20 febbraio del 1983. Ricordo ancora la visita alla mostra che feci con la mia classe da giovane liceale e ho ancora la mia copia originale di questo catalogo edito da Publi Paolini, che presenta i segni del tempo per il tanto sfogliare a cui l’ho sottoposta.
Una mostra splendida e che quando fu smontata finì chissà dove, salvo poi riapparire fugacemente un po’ di anni dopo nell’atrio della stazione ferroviaria. Ebbene oggi chissà dove sono questi pannelli. Certo non potrebbero essere esposti tali e quali, visto l’aspetto vintage che ricorda un po’ i cartelloni delle ricerche scolastiche.
Eppure ci sono tutti gli elementi per costruire un vero Museo della città, un luogo che racconti la storia di Mantova e le sue evoluzioni senza timore di apparire “didattico”, ma anzi sfruttando tutte le moderne tecnologie per far capire a chi guarda (e soprattutto ai mantovani) come si è modificata nei secoli questa nostra città.
A volte essere semplici è lo strumento migliore per creare stimoli ad approfondire e testi apparentemente aridi come gli stradari, i glossari e i dizionari sono la base migliore per costruire un approccio critico e innovativo alla storia della città.
Se si scoprisse dove sono finiti i pannelli (magari in qualche sottoscala) e se si potessero recuperare sarebbe l’occasione per una mostra che, a distanza di 35 anni nel 2018 torni a parlare del rapporto tra Mantova e il fiume.
Per chi volesse sfogliare il libro ecco dove lo potete trovare in biblioteca a Mantova e questi sono i riferimenti riportati in copertina.
Provveditorato agli Studi di Mantova – settore Scuola Museo Ambiente (A.N.I.S.A)
Biblioteca Comunale (allora c’era solo la Teresiana)
Assessorato alla Cultura del Comune di Mantova
Assessorato alla Cultura della Provincia di Mantova
LA CITTA’ E IL FIUME – Appunti per una didattica della storia urbana di Mantova
Casa del Mantegna 7 gennaio – 20 febbraio 1983
Publi Paolini – Editore
All’interno sono riportati i nomi di chi ha contribuito a stendere alcune legende
Adele Bellù
Antonietta Ferraresi
Dino Nicolini
Gianna Suitner Nicolini
Anna Maria Tamassia
L’introduzione è a firma di Sergio Cordibella (all’epoca Assessore alla Cultura del Comune di Mantova) e di Ugo Bazzotti, Franco Negrini e Roberto Pedrazzoli del settore Scuola Museo Ambiente del Provveditorato agli Studi di Mantova.
Giacomo Cecchin