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A volte per comprendere a pieno un evento storico non serve leggere libri su libri ma basta incappare nella canzone giusta come “6 minuti all’alba” di Enzo Jannacci.
Basta ascoltarla per capire tutto il dramma che l’Italia ha vissuto l’8 settembre con un Paese allo sbando perché chi comandava non ha saputo affrontare la situazione con responsabilità e dignità. Nel testo c’è tutto: la stanchezza della guerra, la voglia di libertà, il combattere per i propri ideali e morire per questo.
Un capolavoro che ogni volta che si ascolta mette i brividi.
Ecco cosa diceva Jannacci quando introduceva la canzone nei concerti:”Vorrei dedicare questa canzone a mio padre, è importante ricordare visto che oggi c’è chi confonde la Repubblica di Salò con la Repubblica di San Marino” (citazione da questo sito).
La musica è di Enzo Jannacci mentre il testo, davvero suggestivo nel suo mix di dialetto e italiano, lo scrisse insieme a Dario Fo (lo trovate qui).
Pur amando molto le canzoni di Enzo Jannacci questa non la conoscevo ed è stato grazie a Silver che l’ho scoperta. Durante un incontro Guido Silvestri mi ha parlato di questo testo e in particolare ricordava la frase con cui il morituro risponde all’offerta della sigaretta da parte di un ufficiale:
“Entra un ufficiale; m’offre da fümà…Grazie, ma non fumo prima di mangià”.
Da quando l’ho ascoltata ho pensato che sarebbe una delle canzoni da far ascoltare quando uno prova a raccontare cosa è stato l’8 settembre nel nostro Paese.
La potete ascoltare qui: versione da disco, versione live