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Ludovico I Gonzaga è tra i Gonzaga meno studiati e meno ricordati, forse perché la sua fama di fratricida è ancora viva. Tra l’altro potremmo dire che, se le voci sono vere, è un fratricida al quadrato perché non solo uccide il primogenito Ugolino, l’erede, congiurando insieme al fratello minore Francesco, ma uccide anche quest’ultimo per rimanere solo al potere. Forse il suo moto avrebbe potuto essere “Meglio solo che male accompagnato”.
Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte e in qualche caso miracoli dei Corradi da Gonzaga.
Meglio solo che male accompagnato
Ludovico Gonzaga è il secondogenito di Guido Gonzaga e quindi, come da consuetudine delle famiglie nobili, avrebbe dovuto essere avviato alla carriera ecclesiastica. Questo non avvenne e anzi il secondogenito diede prova di valore militare e fu impegnato in un numerose imprese di guerra. Ludovico decise insieme al fratello minore Francesco di uccidere Ugolino, primogenito e prediletto dal padre Guido Gonzaga. Il tutto avvenne quando al potere c’era ancora Guido Gonzaga e i due fratelli dovettero essere assolti dall’accusa di fratricidio da parte dell’imperatore Carlo IV. Anche Francesco morì in circostanze poco chiare e Ludovico divenne così il terzo capitano del popolo di Mantova.
L’adorata moglie: Alda d’Este
A differenza del nonno Luigi e del padre Guido Ludovico si sposò una sola volta con una donna della famiglia Estense (da dove verrà anche la famosa Isabella d’Este). Sembra che il matrimonio con Alda d’Este, figlia di Obizzo III, sia stato un matrimonio d’amore oltreché politico. Si sposarono nel 1356 e, ancora a differenza del padre e del nonno, Ludovico avrebbe avuto solo due figli legittimi: Francesco nel 1366 e Elisabetta che andò sposa el 1382 a Carlo Malatesta, signore di Rimini e Cesena. Si conosce un solo figlio naturale chiamato Febo.
Il buon governo e le alleanze
Forse per riscattare la cattiva fama di fratricida Ludovico governò con serietà e sicurezza rafforzando le alleanze con i Visconti, senza inimicarsi Venezia e costruendo rapporti diplomatici con gli Estensi e i Malatesta attraverso una oculata politica matrimoniale. Il Gonzaga riuscì inoltre a restituire un gravoso prestito agli Scaligeri, recuperando i borghi di confine. Ricordiamo anche che Ludovico costruì numerose fortificazioni sul territorio e riuscì a sopravvivere ad alcune congiure.
Il Ritratto con l’Armatura
I ritratti dei Gonzaga sono fatti, soprattutto quelli delle origini, utilizzando alcuni elementi iconografici che troviamo poi sempre utilizzati nei quadri o nei busti. Per Ludovico I questi elementi sono l’elmo, la cotta di maglia e l’armatura. Li troviamo nel ritratto conservato nella collezione del Castello di Ambras in Austria (è quello che trovate in alto a destra in questa pagina) ma anche nel ritratto settecentesco staccato dalle pareti dell’attuale Sala del Pisanello. Non dimentichiamo anche il busto che troviamo nella Sala dei Capitani del Popolo (nell’Appartamento Grande di Castello di Palazzo Ducale) o la statua lignea a cavallo che è ancora conservata nel Palazzo Ducale di Sabbioneta. La ripetizione degli stessi elementi nei ritratti dei Gonzaga serviva a farli riconoscere a prima vista, un po’ come accade per i santi.
I Matrimoni politici
Ludovico è il primo tra i Gonzaga che costruisce relazioni diplomatiche utilizzando lo strumento del matrimonio. Lui sposta una donna della casa d’Este, mentre sceglie una Visconti per l’erede Francesco e Carlo Malatesta come marito per la figlia Elisabetta. In alto lo stemma Gonzaga-Visconti di Francesco I.
Per approfondire:
Ludovico Gonzaga nel Dizionario Biografico della Treccani. Una curiosità: nel dizionario della Treccani si parla di Ludovico come del secondo Gonzaga a portare questo nome. Il fatto è che gli storici non mantovani considerano Luigi una forma popolare per Ludovico. Questo crea confusione a Mantova dove Ludovico II è quello della Camera degli Sposi.
I precedenti ritratti pubblicati
Luigi, il capostipite e il late bloomerl
Guido, il panchinaro che aspetta il suo turno
Giacomo Cecchin
