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Cos’è la poesia? ci chiedeva la professoressa di inglese*, o meglio cosa rende uno scritto una poesia? E tutti a strolicare e a pensare: chi la rima, chi il tema, chi il numero di sillabe o la divisione in strofe.

Nulla di tutto questo, ci disse, quello che caratterizza la poesia è il ritmo.

Ancora oggi quando leggo una poesia tento di sentirne il ritmo.
Se leggere è un antidoto a questi tempi difficili, leggere poesia è un vaccino che ti rende impermeabile alla noia della vita (almeno per me).

Così ho recuperato un haiku che ho scritto di recente, per mettermi alla prova.
Eccolo qui, e portate pazienza se non rispetta lo schema sillabico 7-5-7 ma solo il numero dei versi.

Parole leggere cadono sulla pianura innevata
Leggere cambierà
il modo di vedere il mondo.

* la professoressa d’inglese è Silvana Ranzoli che sapeva sorprendermi (e a volte incutermi timore) ad ogni lezione.

Per approfondire su questo blog:
– I will arise and go now, and go to Innisfree: la mia scelta nella Giornata mondiale della poesia 2020
– Il viaggio dei Magi di T.S. Eliot: iniziare l’anno con una poesia
– Haiku: quando la poesia è densa: un bel libro di Andrea Zanzotto
– La forza della poesia e l’arte contemporanea: una suggestione e 10 luoghi comuni
– La poesia del ponte di barche

Per scoprire cosa sono gli haiku e provare a scriverne uno scaricate la guida in italiano della Jal Foundation: http://www.jal-foundation.or.jp/002sekai/howto/panf_italian.pdf

Qui invece potete scoprire qualcosa in più sulla Giornata mondiale della Poesia.

Giacomo Cecchin