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Vincenzo II Gonzaga è un altro duca per caso come Ferdinando e Guglielmo. Per lui però il caso vale ancora di più perché come terzo figlio maschio nessuno pensava (e sperava…) che diventasse duca di Mantova o cardinale. E invece accadono tutte e due le cose: quando Ferdinando rinuncia alla tonaca cardinalizia sarà Vincenzo a prenderne il posto per soli 8 mesi. Questo giovane di 22 anni si innamora di una vedova che ha 20 anni più di lui e la sposa d’impulso.
Quando poi nel 1626 Ferdinando muore senza eredi toccherà a Vincenzo II il titolo di duca di Mantova. Sicuramente uno dei più veloci della storia: un solo anno ma terribile per la storia del ducato.
Svende la quadreria al re Carlo I d’Inghilterra e fa sposare la nipote Maria a Carlo, conte di Rethel, senza rispettare i desideri dell’imperatore. Mantova perde una delle collezioni d’arte più incredibili della storia e nel 1630 viene saccheggiata come punizione per non aver atteso il permesso imperiale alla successione.
Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
Il cardinalato lampo di soli 8 mesi
Nella linea della tradizione di famiglia, il secondogenito Ferdinando viene avviato alla carriera ecclesiastica e diventa cardinale a soli 20 anni il 10 dicembre del 1607, nominato dal papa Paolo V. Il su primo titolo Vincenzo Gonzaga nasce il 7 gennaio 1594 ed è il terzo in linea di successione per il ducato di Mantova. Nessuno pensa che possa quindi diventare duca e forse nessuno lo spera vista la vita che conduce fin da giovane. Ma la storia decide altrimenti e dopo la morte di suo fratello maggiore Francesco IV e la decisione di Ferdinando di abbandonare la tonaca cardinalizia la vita di Vincenzo ha una accelerazione. Diventa infatti cardinale-diacono il 2 dicembre del 1615 ma è un ruolo che non gli piace e quindi lascia la tonaca e viene dichiarato decaduto dal papa Paolo V il 5 settembre del 1616 (dopo soli 8 mesi).
La moglie con il doppio dei suoi anni
Vincenzo non si fa mancare nulla e ancora prima dell’ufficialità della rinuncia al titolo si sposa nell’agosto del 1616 con una lontana parente, Isabella Gonzaga di Novellara che ha 40 anni (lui ha 22 anni), è vedova e ha già 11 figli. Forse è una scelta d’amore ma sicuramente non è la migliore per avere degli eredi e il problema diventa tragico quando il fratello Ferdinando non riesce ad avere figli. I due fratelli le tentano tutte per sciogliere il matrimonio arrivando addirittura ad accusare la sposta di stregoneria ma senza successo. Il matrimonio è confermato e Vincenzo II non avrà figli legittimi.
La svendita della quadreria a Carlo I d’Inghilterra
Vincenzo II Gonzaga entra nella storia anche per la svendita della famosissima quadreria gonzaghesca (la Celeste Galeria) al re Carlo I d’Inghilterra. Dopo i fasti del padre Vincenzo, la breve spending review di Francesco IV e la vita sfarzosa di Ferdinando i soldi sono finiti e il nuovo duca si trova costretto a fare cassa. Sarà Daniel Nys, mediatore fiammingo, a concludere la trattativa che porterà in Inghilterra una delle più importanti collezioni italiane. Due osservazioni: la prima è che senza la svendita ci avrebbero pensato i Lanzichenecchi del Sacco di Mantova a svuotare il Palazzo Ducale e la seconda che i capolavori gonzacheschi portarono sfortuna al re inglese Carlo I che fu decapitato da Cromwell.
Il matrimonio della nipote Maria con Carlo, duca di Rethel
La successione al ducato di Mantova diventa una questione europea con la Spagna e l’impero a favore dei Gonzaga di Guastalla e la Francia che parteggia per i Gonzaga-Nevers. Vincenzo II sceglie questi ultimi e, senza aspettare il beneplacito dell’imperatore, fa sposare la nipote Maria con Carlo duca di Rethel, figlio dell’erede designato Carlo Gonzaga-Nevers. Secondo le fonti il matrimonio si celebra il giorno di Natale del 1627, poche ore prima della morte di Vincenzo II. Questa scelta scatenerà la guerra per la successione al ducato di Mantova che porterà al Sacco della città nel 1630 e alla peste, descritta anche da Manzoni nei Promessi Sposi. La coppia avrà due figli Carlo (che diventerà duca di Mantova) ed Eleonora che sarà imperatrice d’Austria.
In 15 anni (quattro duchi e tre fratelli) finiscono i Gonzaga mantovani
La storia dei Gonzaga mantovani si chiude in un periodo di soli 15 anni che va dal 1612 al 1627. Dopo la morte di Vincenzo I saranno infatti tre fratelli a diventare duchi di Mantova e, morendo senza figli maschi, a lasciare il posto ai Gonzaga di Nevers. La vendita della quadreria e il Sacco del 1630 sono chiari segnali che il destino del ducato è segnato.
Per approfondire – le pagine dedicate a Vincenzo II Gonzaga sul sito della Treccani e di wikipedia
I precedenti ritratti pubblicati
1. Luigi, il capostipite e il late bloomer
2. Guido, il panchinaro che aspetta il suo turno
3. Ludovico I, un fratricida per bene
4. Francesco I Gonzaga e il mal della pietra
5. Gianfrancesco, ovvero quanto costa un marchesato?
6. Ludovico II, il primo della classe
7. Federico I, il marchese che inventò il crowdfunding
8. Francesco II, il marito di Isabella d’Este
9. Federico II, lo storytelling che fa diventare duca
10. Francesco III, il duca che rimase un ragazzino
11. Guglielmo Gonzaga, un duca per caso ma un grande duca
12. Vincenzo, un duca da leggenda tra donne, arte e guerra
13. Francesco IV, il duca “spending review” ma non troppo
14. Ferdinando, il duca cardinale ma non troppo
Giacomo Cecchin
