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Angelo Giovannini, Edoardo Raspelli, Festival della Sbrisolona, Giacomo Cecchin, Isabella Saladino, Processo alla sbrisolona, stefano scansani

Cosa può succedere quando processi la torta mantovana più famosa del mondo? Che ti diverti un sacco. E’ quello che mi è capitato sabato 15 ottobre alle 18.00 quando davanti alla Rotonda di San Lorenzo è andato in scena il processo più pazzo di Mantova.
I protagonisti: il PM Edoardo Raspelli e l’avvocato difensore Stefano Scansani


Non sono mancate le schermaglie, le obiezioni vostro onore e anche un parapiglia tra il pubblico, orchestrato ad arte dagli attori della Compagnia Campogalliani.
Il cancelliere Angelo Giovannini (ideatore e sceneggiatore del processo) e la funzionaria Isabella Saladino hanno gestito testimoni dell’accusa (Barbara Filosini, Maurizio Rancati e Mirco Della Vecchia) e della difesa (Marco Antoniazzi, Wainer Mazza e Alberto Balestrazzi) e il perito tecnico avv. Sandro Signorini.
La presentazione del processo
Eccovi la presentazione del processo: “Il dolce simbolo del Festival e della città di Mantova sarà processato sulla pubblica piazza: un vero processo in cui la Sbrisolona comparirà in qualità di imputato, dove le ragioni del collegio difensore dovranno convincere il giudice e la giuria ad emettere una sentenza di assoluzione, mentre sarà compito di un agguerrito Pubblico Ministero portare argomentazioni a sostegno dell’accusa per giungere ad un verdetto di condanna. Testimoni di ambo le parti si alterneranno portando esperienze e testimonianze al banco dei testimoni, tenendo fino alla sentenza pronunciata dal giudice il verdetto ed il pubblico in sospeso”.
L’imputata è assolta con formula piena: la sentenza
Ed ecco il testo della sentenza di assoluzione della sbrisolona con formula piena:
“Nella causa promossa in primo grado con citazione notificata nei giorni scorsi all’imputata SBRISOLONA, che attualmente gode di libertà in contumacia, e dibattuta oggi 15 Ottobre 2022 con rito ordinario abbreviato (anche troppo) che ha impegnati
l’eno-avvocato EDOARDO RASPELLI quale parte civile,
e il gastro-avvocato STEFANO SCANSANI, nominato dall’imputato quale difensore di fiducia,
dopo l’opportuna ricostruzione dei fatti e lo svolgimento del processo, anche attraverso l’audizione di numerosi e autorevoli testimoni, espletati gli atti di istruttoria e consultati i relativi fascicoli,
la Camera di Consiglio qui riunita,
presieduta dal Giudice vostro onore GIACOMO CECCHIN,
letti e analizzati i capi d’imputazione, le motivazioni degli avvocati e le testimonianze prodotte,
così dispone:
l’imputato è ASSOLTO CON FORMULA PIENA per non aver commesso il fatto, o meglio avendolo commesso, per fortuna, fin da tempi antichi,
ma sempre con il consenso e l’apprezzamento di tutti,
arrecando pochi e consapevoli danni,
dispensando invece piaceri sopraffini,
procurando indubitabile gusto al palato e favorendo la socialità tra le persone. Tutto ciò evidenziato dalla fase dibattimentale avvenuta in Mantova alla presenza di folto pubblico.
Avendo l’accusa possibilità di ricorrere in appello e ritenendo certa la sussistenza di recidiva si raccomanda la custodia cautelare dell’imputata, (possibilmente presso l’abitazione del giudice).
Ecco la notizia apparsa sulla Gazzetta di Mantova
