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Buca del Suggeritore, Dietro le quinte, Dietro le quinte del Teatro Sociale, Foyer, Giacomo Cecchin, Golfo Mistico, La Scala di Mantova, Loggia, Loggione, Mantova Segreta, Palcoscenico, Ridotto, Sipario, Sottopalco, Teatro di tradizione, Teatro Sociale, Telemantova
Giacomo Cecchin porta Mantova Segreta nel dietro le quinte del Teatro Sociale (qui potete vedere tutta la puntata) in un itinerario inconsueto che passando dal sottopalco ed infilandosi nella buca del suggeritore, sbuca nel golfo mistico e sale dalla platea, su su fino al loggione per poi salire sul palcoscenico e sentire l’emozione degli attori che vedono aprirsi il sipario. Eccovi l’incipit della puntata:
“Bentornati a Mantova Segreta, una Trasmissione Che prova a raccontare i lati meno conosciuti della città Oppure quelli che sono sotto gli occhi di tutti Per questo Spesso Non si conoscono . Oggi parliamo di teatri in una città che che ne ha più di quelli che pensate e ci andremo a scoprire quelli più piccoli ma non per questo più importanti. Abbiamo deciso di partire dal più grande e dal più scenografico il Teatro Sociale, la Scala dei mantovani. La facciata è inconfondibile posta al termine di corso Pradella con queste colonne che reggono un timpano triangolare e che richiamano l’antica grecia. Fu l’architetto Luigi Canonica a progettare il teatro nel 1822 e ancora oggi il Sociale, come familiarmente lo chiamano mantovani, è uno dei teatri di tradizione italiani come la Scala appunto, il regio di Parma, il comunale di Bologna o il San Carlo di Napoli. Ma perché nel 1822 decidono di costruire il teatro in questa parte della città, poco prima del Rio che scorreva proprio qui davanti…” Continua a leggere