sparafucile1915Marzo 2015 e Giornate di primavera FAI: oggi si visita la Rocchetta di Sparafucile, ultima parte rimasta del sistema difensivo del ponte di San Giorgio, poi ostello e adesso con un futuro tutto da inventare. Quello che colpisce tuttavia è il nome Sparafucile, l’oste-sicario tra i protagonisti dell’opera Rigoletto di Giuseppe Verdi, cui si aggiungono in città la casa di Rigoletto, la cattedrale e il palazzo del Duca di Mantova (attuale Palazzo ducale). Mantova città verdiana per eccellenza?
Forse non tutti sanno che Rigoletto non doveva essere ambientato a Mantova ma a Parigi e la storia era tratta da un dramma di Victor Hugo “Le roi s’amuse” che vedeva come protagonista Francesco I di Francia.
Tutto inizia nel 1851 quando Giuseppe Verdi ottiene l’incarico per scrivere un’opera nuova per il Teatro La Fenice di Venezia. Il maestro di Bussetto scrive la musica su un libretto di Francesco Maria Piave tratto proprio da Il re si diverte di Hugo. Il titolo originale dell’opera doveva essere “La maledizione”.
La censura austriaca tuttavia blocca il progetto definendo il dramma con queste parole ““…libretto di una ributtante moralità e oscena trivialità”. Verdi non si perde d’animo e sposta la scena dalla Francia all’Italia del medesimo periodo storico: il XVI secolo. Sceglie Mantova e il suo duca (senza citare la famiglia Gonzaga forse per timore di ulteriori problemi dalla censura) e tutti i personaggi cambiano nome:

La Maledizione          Rigoletto
Francesco I il Duca di Mantova
Tribolet Rigoletto, il buffone di corte
Blanche Gilda, la figlia di Rigoletto
Saltabadil Sparafucile, l’oste-sicario
Maguelonne Maddalena, la sorella di Sparafucile
Marot Marullo, il cortigiano
Saint Vallier Monterone, il cortigiano che maledice Rigoletto

Mantova diventa allora città verdiana per eccellenza con i laghi che diventano lo scenario per l’esito tragico del dramma: Rigoletto in mezzo alla nebbia sta per gettare nel lago il sacco che lui pensa contenga il corpo del duca di Mantova. In quel momento sente provenire dalla locanda di Sparafucile la celebre aria “La donna è mobile…” e aprendo il sacco scopre la terribile verità di Gilda che si è sostituita al suo amato duca.
Per chi volesse approfondire ulteriormente ecco un sito da visitare

http://www.filarmonici.it/Trame_delle_opere/Rigoletto%20note%20critiche.htm

Un’ultima curiosità: la rocchetta di San Giorgio oggi Sparafucile appare nell’unico paesaggio reale dipinto da Andrea Mantegna durante la sua vita a Mantova. E’ nello sfondo della Morte della Vergine, dipinto attualmente conservato al Prado a Madrid.

Particolare Morte della Vergineail-