Tag
La scalinata di San Lorenzo, Le salite mozzafiato, Le salite mozzafiato a Mantova, Salita di Santa Barbara, Via Cairoli, Via Massari, Via Tazzoli, Via Teatro Vecchio, Vicolo ducale

Mantova è una città di pianura e le montagne si vedono in alcuni dei pochi giorni limpidi, soprattutto dopo giornate di pioggia e vento. In particolare il monte Baldo che si eleva in lontananza come un Monte Fuji col cappello imbiancato. Eppure anche a Mantova ci sono salite e discese che, in altri luoghi sarebbero poca cosa, ma per noi mantovani sono piccoli gran premi della montagna. Eccone almeno 5 con l’aggiunta di una scalinata cui sono particolarmente legato. E voi? Ne conoscete delle altre?
Via Teatro Vecchio e vicolo ducale – è una salita con tornante quando via Teatro vecchio da pianeggiante si infila nell’area di Palazzo ducale e inizia a inerpicarsi per terminare in piazza Paradiso, davanti al cancello che chiude il Giardino dei Semplici. Il fondo a sassi di fiume non aiuta la salita ma a chi di voi sorride della scarsa pendenza consiglio di provare a farla a passo rapido: vi ritroverete trafelati in cima. Una vista particolare del dislivello percorso si avrebbe se si potesse entrare nel cortile dell’intendenza di finanza: da qui si potrebbero osservare in alto gli archi che chiudono il giardino dei semplici.
Via Tazzoli – Se la si percorre partendo da Piazza Sordello è in lieve salita per poi scollinare e scendere verso piazza Arche passando davanti alla torre dello Zuccaro. Questa via marca il limite della città vecchia e ne evidenzia la differenza di livello rispetto a Via Accademia dove correva il vecchio fossato difensivo detto “dei Buoi”. Pensate che un progetto non realizzato prevedeva di aprire una breccia tra la cortina ininterrotta di case verso via Accademia creando una scalinata che collegasse le due vie. Il progetto non fu realizzato e ancora oggi il dislivello di circa tre metri che separa le due vie è percepibile solo da chi abita in palazzi con ingressi dall’una e dall’altra parte.
Salita di Santa Barbara – dal sagrato di Santa Barbara si ascende attraverso una rampa a Piazza Paradiso (e mai nome fu più adatto). E’ una salita ripida che evidenzia come la zona di Palazzo Ducale sia non solo la più alta della città ma anche quella più movimentata. Una sensazione che si percepisce chiaramente anche all’interno del Palazzo Ducale. Dalla Galleria della Mostra posta al primo piano del cortile della Cavallerizza si arriva senza dislivello all’Appartamento delle Metamorfosi a piano terra allo stesso livello del Giardino dei semplici. Questo porta i turisti a chiedere se quest’ultimo sia uno dei giardini pensili di Palazzo Ducale.
Via Cairoli – Partendo da Piazza Sordello si fiancheggia il Duomo e si scende verso Piazza Virgiliana. Piazza Sordello è il luogo più alto della città, quasi 19 metri sul livello del mare e a scriverlo vengono quasi le vertigini. La discesa è lieve, lieve ma comunque percettibile e ricorda che nella zona oggi occupata dai giardini creati durante l’occupazione francese c’era l’ancona di S.Agnese, uno dei vari porticcioli che punteggiavano la città. Ancora negli anni cinquanta quando c’erano le alluvioni la città dimostrava il suo essere a livelli diversi confermando il detto padano per cui “l’aqua la va ala basa” (l’acqua va in basso) e solo alcune zone del centro rimanevano asciutte.
Via Massari – ve ne siete mai accorti? Percorrendo via Massari da Via Corridoni verso via Frattini si scende leggermente di livello. La pendenza si nota soprattutto se si guarda al ponte di via Massari dalla loggia delle Pescherie. Anche qui non si tratta certo di un gran premio della montagna ma si marca la differenza di livello tra la città della seconda cerchia e la città della terza cerchia di mura, sviluppatasi soprattutto con l’intervento di Giulio Romano. Le salite e le discese nella città di Mantova sono d’altra parte come tutte le cose mantovane lievi e gentili.
Scalinata della Rotonda di San Lorenzo – La scalinata del sagrato della Rotonda di San Lorenzo non è una vera e propria discesa eppure per i bambini mantovani è il punto migliore per correre, saltare e rincorrersi. Che sia una salita basta chiederlo ai genitori che inseguono i figli affannandosi al su e giù. La differenza di livello con Piazza Erbe marca non solo i 200 anni di storia che dividono il Palazzo della Ragione (1250) dalla Rotonda di San Lorenzo (1083) ma forse anche un dislivello vero e proprio esistente in questa parte della città.
Giacomo Cecchin
#Mantova2016
Pingback: Mantova 2017:5 papi a Mantova tra Sangue di Cristo, crociate e san Luigi Gonzaga | mantovastoria
Pingback: Mantova2017: 5 balconi da cui osservare Mantova città tra grate, giardini e mercati | mantovastoria
Pingback: Mantova2017: 5 libri da leggere prima di venire a Mantova tra mondo piccolo, matrimoni e segreti di stato | mantovastoria
Pingback: Mantova2017: 5 esempi di indigestione urbana tra chiese, palazzi e vicoli | mantovastoria
Pingback: 5 immagini di San Longino tra cavalieri, basiliche e cappelle private | mantovastoria
Pingback: 5 libri da leggere dopo essere stati a Mantova tra guide artistiche, rosse e definitive | mantovastoria
Pingback: 5 modi di riscoprire Mantova al Louvre tra Mantegna, Giulio Romano e Caravaggio | mantovastoria
Pingback: 5 chiese mantovane dedicate a Maria tra santuari, coccodrilli e miracoli vari | mantovastoria
Pingback: 5 luoghi di Palazzo Ducale per ascendere al Paradiso | mantovastoria
Pingback: 5 storie di musica e musicisti legate a Mantova per ascoltare, sognare e scoprire | mantovastoria
Pingback: 5 linee urbane a Mantova da non perdere tra profili, contrasti e storie da non perdere | mantovastoria
Pingback: 5 autobus da prendere a Mantova tra profili, contrasti e storie da non perdere | mantovastoria
Pingback: 5 facciate da osservare a Mantova tra cani, diamanti e candelabri | mantovastoria
Pingback: La fedeltà è una virtù: 5 cani da osservare nella Camera degli Sposi | mantovastoria
Pingback: 5 gatti o particolari felini a Mantova tra egizi, quadri e palazzi | mantovastoria
Pingback: 5 porte che chiudevano Palazzo ducale tra Lanzichenecchi, Teatri e Giardini | mantovastoria
Pingback: 5 balconi angolari in una Mantova da osservare con gli occhi all’insù | mantovastoria
Pingback: 5 luoghi “finanziari” da riscoprire a Mantova tra Ghetto, Rotonda e credito (la city della Manhattan padana) | mantovastoria
Pingback: 5 ramarri o salamandre a Palazzo Te tra soffitti, camini e affreschi | mantovastoria
Pingback: 5 luoghi per ritrovarsi in una Mantova oscura | mantovastoria
Pingback: 5 stranezze o curiosità sul Santuario delle Grazie | mantovastoria
Pingback: 5 location mantovane del film La Marcia su Roma | mantovastoria
Pingback: 5 altri luoghi che rendono la storia di Mantova un po’ più oscura | mantovastoria
Pingback: Libri, libri e ancora libri: da trovare, da leggere e da sfogliare prima e durante il Festivaletteratura | mantovastoria
Pingback: Come sembrare mantovano in 5 semplici mosse durante il Festivaletteratura | mantovastoria
Pingback: 5 particolari da osservare a Mantova passeggiando con il naso all’insù | mantovastoria
Pingback: 5 passi sulle tracce di Matilde di Canossa a Mantova | mantovastoria
Pingback: 5 scorci da osservare a Mantova guardando in basso | mantovastoria
Pingback: 5 speziali mantovani tra veleni, frecce e giardini | mantovastoria
Pingback: 5 donne da osservare nella Camera degli Sposi tra marchese, nutrici e nanette | mantovastoria
Pingback: 5 vicoli a Mantova dove alzare gli occhi è una sorpresa | mantovastoria
Pingback: 5 piazze di Palazzo Ducale per un percorso all’insegna del “visto da fuori” | mantovastoria
Pingback: Auguri di Natale con la cinquina sui tortelli di zucca: la numero 100! | mantovastoria
Pingback: 5 teatri o luoghi di spettacolo che forse non sapevate esistessero a Mantova | mantovastoria
Pingback: 5 modi diversi per guardare la Camera degli Sposi | mantovastoria
Pingback: Nel giorno di San Lorenzo 5 anni fondamentali per la Rotonda | mantovastoria
Pingback: Tutto il mondo è palcoscenico e Mantova è il teatro: trekking urbano mercoledì 31 ottobre | mantovastoria