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Raffaello_Perugino

Splendida idea quella che a Brera mette a confronto i due Sposalizi della Vergine di Perugino e Raffaello. Non solo perchè è la prima volta che accade ma anche perchè ci raccontano una storia di creatività e innovazione che potrebbe insegnare molto anche ai nostri imprenditori.


Perugino e Raffaello: due sposalizi a confronto per la prima volta
E’ la prima volta che le due opere sono messe fianco a fianco da quando sono state create: l’opera di Perugino concepita per la Cattedrale di Perugia fu asportata dai francesi nel 1797 e spedita a Parigi per poi finire al Museé di Beaux Arts di Caen.
Il dipinto di analogo tema di Raffaello, realizzato per la chiesa di San Francesco a Città di Castello, subì la stessa sorte del primo ad opera delle truppe napoleoniche ma finì a Milano per arrivare a Brera nel 1806.

perugino
raffaello

Una lezione di innovazione e creatività
L’elemento che rende questo “dialogo” imperdibile è proprio la possibilità di vedere come i due artisti interpretino in modo speculare eppure estremamente diverso lo stesso tema:quello dello sposalizio della Vergine. Perugino, l’artista più famoso e affermato al momento, riprende alcune sue composizioni precedenti (la consegna delle chiavi della Cappella Sistina) e realizza un’opera ancora pienamente quattrocentesca. Raffaello invece, su indicazione del suo committente Filippo Albizzini, “copia” lo Sposalizio della Vergine riuscendo a realizzare un quadro che invece apre alle novità del cinquecento. E’ la prima opera firmata da Raffaello ed è una storia che si ripete anche oggi quando si parla di creatività e innovazione a livello imprenditoriale: la capacità di “copiare” rielaborando in modo personale (come diceva Picasso “Sono i geni che copiano, i mediocri che imitano”).
Sono i particolari a fare la differenza: Perugino dispone i suoi personaggi tutti in fila in primo piano in pose irrigidite e pone sullo sfondo un edificio che appartiene più alla teoria dell’architettura che alla realtà. Raffaello invece disegna un edificio simile a quelli che si potevano trovare sulle piazze italiane e crea un semicerchio con i protagonisti della scena, conferendo profondità e movimento al quadro.
Un ultimo particolare: il personaggio che spezza la verga indispettito perchè è stato scelto Giuseppe come sposo della Vergine (qui trovate alcune indicazioni sull’iconografia dello Sposalizio) lo fa in due modi completamente diversi nelle due opere. Per Perugino, il pittore di una realtà ideale, la verga viene spezzata facendo leva sulla coscia (e chi volesse provare sa quanto sia difficile farlo nella realtà ma soprattutto quanto sia doloroso). Per Raffaello invece il giovane fa leva mettendo il ramo sotto il ginocchio e tirando le due estremità verso di sè come chiunque di noi ha fatto preparando la legna da ardere. E’ anche da questi particolari che si giudica un pittore (parafrasando De Gregori).

Per approfondire
Pinacoteca di Brera
I Dialoghi a Brera
IL Museo di Belle Arti a Caen
Lo Sposalizio della Vergine nei Vangeli Apocrifi

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INFORMAZIONI
Accanto alle due opere verrà esposto a Brera anche un terzo Sposalizio della Vergine, quello realizzato da Jean-Baptiste Wicar nel 1825 per sostituire il dipinto di Perugino sottratto alla cattedrale di Perugia.

Pinacoteca di Brera, via Brera 28, Milano
Dal 17/03/2016 al 26/06/2016
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 8:30 alle 19:15