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1328 i Gonzaga prendono il potere, 1459 Il papa Pio II a Mantova, 1530 Mantova l’ombelico del mondo, 1866 Mantova diventa italiana, 804 la scoperta della reliquia, Il sangue di Cristo, l'imperatore Carlo V a Mantova, La Cacciata dei Bonacolsi, La dieta di Mantova, Terza Guerra di Indipendenza

Nelle vicende delle città ci sono eventi che ne cambiano la storia in modo positivo o negativo. Perché allora non pensare a quei momenti storici in cui sarebbe stato bello essere a Mantova per partecipare all’euforia dei cittadini per un avvenimento importante? Ho provato a individuare 5 accadimenti fondamentali per la storia della nostra città assolutamente da non perdere. Oggi è un semplice gioco ma se inventassero la macchina del tempo…E voi? Quali scegliereste?
804 la scoperta della reliquia
Il 12 marzo dell’804 a Mantova si scopre la reliquia del Sangue di Cristo, la più preziosa di tutta la Cristianità. La notizia appare nelle cronache di corte dell’imperatore Carlo Magno. Il papa Leone III arriva a Mantova e certifica l’autenticità della Reliquia, portandone un frammento a Carlo (questa porzione finirà alla Sainte Chapelle, la chiesa costruita sull’isola di Notre Dame da Luigi IX il Santo per la corona di spine). Questo avvenimento rappresenta per Mantova una svolta epocale. Si nomina un conte carolingio e a breve arriverà un vescovo che porterà la fondazione della Diocesi. Mantova inizia il suo sviluppo urbanistico che la porterà a diventare una capitale del piccolo dominio gonzaghesco (lo vedremo nella prossima storia).
1328 i Gonzaga prendono il potere
E’ il 16 di agosto del 1328 quando Luigi Corradi de Gonzaga pone fine al potere di Passerino Bonacolsi in nome del popolo di Mantova. In realtà Luigi, spalleggiato dagli armigeri di Cangrande della Scala, lavora per la sua famiglia che governerà la città fino al 1707. Quattro secoli di fasti e cadute iniziati proprio in una notte dell’estate mantovana celebrata da Domenico Morone nel quadro dal titolo “La Cacciata dei Bonacolsi”. Grande operazione di immagine voluta dal marchese Francesco II Gonzaga: un colpo di stato a sangue freddo trasformato in una ribellione contro la dittatura a favore della libertà.
1459 il papa Pio II a Mantova
E’ il 27 maggio del 1459 quando il papa senese Pio II Piccolomini arriva a Mantova per aprire la Dieta che avrebbe dovuto rilanciare la crociata contro i turchi e liberare Costantinopoli, caduta nel 1453. La città si trasforma e per alcuni mesi è una capitale vera e propria. I Gonzaga lasciano al papa e al suo seguito gli spazi del Palazzo del Capitano spostandosi in castello di San Giorgio dove Mantegna dipingerà la Camera degli Sposi. Leon Battista Alberti, in città per la dieta come abbreviatore del papa, progetterà per Mantova la chiesa di S.Sebastiano e la basilica di S.Andrea. Francesco, secondogenito di Ludovico II Gonzaga, diventa cardinale. La città medievale si trasforma in centro del Rinascimento.
1530 Mantova l’ombelico del mondo
Tra il 25 marzo e il 19 aprile l’imperatore Carlo V soggiorna a Mantova dopo essere stato incoronato a Bologna dal papa Clemente VII, il pontefice che aveva visto saccheggiare Roma dalle truppe imperiali. Mantova in quei giorni è l’ombelico del mondo e Palazzo Te, la villa realizzata da Giulio Romano per il marchese Federico II, è il fulcro dei festeggiamenti. Grazie al sostegno finanziario e politico offerto all’imperatore e ad un’organizzazione perfetta del suo soggiorno a Mantova Federico II ottiene finalmente il titolo di duca. Nella primavera del 1530 la città vive pertanto uno sei suoi periodi più splendidi.
1866 Mantova diventa italiana
Il 4 novembre del 1866 Mantova entra a far parte del Regno d’Italia insieme al Veneto a seguito del plebiscito. Come spesso accade i mantovani arrivano un po’ dopo rispetto agli altri ma quando arrivano…Siamo l’unica provincia in Italia che ha potuto festeggiare i 150 anni dall’Unità per due volte: nel 2011 e nel 2016. Dopo tutte le battaglie del Risorgimento (molte delle quali combattute in provincia di Mantova) e dopo l’esecuzione dei Martiri di Belfiore i festeggiamenti per Mantova italiana saranno stati fantastici. Una notazione la III guerra di indipendenza per l’Italia fu poco fortunata con le sconfitte di Lissa e Custoza (seconda volta dopo quella del 1848). Il solo Giuseppe Garibaldi vinse con i suoi Cacciatori delle Alpi a Bezzecca e fu fermato da La Marmora ottenendo la famosa risposta telegrafica: Obbedisco.
Giacomo Cecchin
#Mantova2016
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