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balconi angolari, Giacomo Cecchin, Palazzo Aliprandi, Palazzo Arrivabene, Palazzo Castiglioni, Palazzo di Via Roma, Palazzo Magnaguti

Ci sono particolari di Mantova che segnaliamo in questa rubrica non per una valenza storica o turistica ma anche solo per invitarvi a passeggiare con gli occhi all’insù. E’ il caso di questa cinquina che evidenzia i balconi angolari, ovvero quelli che consentono una visione delle due vie su cui affaccia l’angolo di un palazzo. Ebbene anche a Mantova ce ne sono alcuni, a partire da quelli tipicamente medievali come il più famoso (che è quello di Palazzo Castiglioni) fino ad arrivare a quelli più moderni e smussati come quello che si trova all’inizio di via Roma. Senza dimenticarne uno “quasi angolare” e molto particolare che trovate sul fianco della chiesa di San Martino, verso via Corridoni. Eccovi allora 5 balconi angolari da osservare in una delle prossime passeggiate in città.
Palazzo Castiglioni
E’ il più osservato e ambito. Il balcone angolare di Palazzo Castiglioni si trova all’angolo con vicolo Bonacolsi. E’ un balconcino molto elegante, di regola sempre coronato di fiori, e che consente una delle viste più belle di piazza Sordello, del Palazzo ducale e del Duomo. Senza dimenticare che se si gira l’angolo, appunto, si vede anche vicolo Bonacolsi con il cavalcavia che collega i due palazzi e soprattutto la casa torre medievale dei Castiglioni, oggi sede anche della Voce di Mantova. Un balconcino con la mensola in marmo sorretta da supporti in pietra decorati e con una balaustra in ferro battuto incorniciata da rampicanti. I fortunati utilizzatori sono i componenti dell’Orchestra da Camera di Mantova. Il punto migliore da cui assistere ai concerti sulla piazza.
Palazzo Arrivabene
Un altro bellissimo palazzo del quattrocento mantovano con una torre angolare che ancora mette in soggezione. Si tratta della dimora che apparteneva alla famiglia Arrivabene e che presenta un altro dei nostri balconi angolari proprio sull’angolo tra Via Arrivabene e via Fratelli Bandiera. Un balconcino che ricorda molto quello di Palazzo Castiglioni. Lo spazio è circondato da una balaustra in ferro battuto, bombata alla base e che aumenta la sensazione di leggerezza dell’insieme. All’angolo del balconcino un portabandiera, elemento tipico dei balconi e delle facciate mantovane, poco utilizzato negli ultimi tempi anche nelle feste comandate.
Palazzo Magnaguti
Un altro bel palazzo che fronteggia via Giulio Romano e che apparteneva almeno dal XVIII secolo alla nobile famiglia dei Magnaguti. Molto interessanti sono gli affreschi dei primi del ‘900 dove in quello che fu lo studio del Conte Alessandro si rappresenta non solo una veduta di Mantova ma si cita anche la lettera di Niccolò Machiavelli dall’esilio (qui ne potete leggere il testo). A noi oggi interessa tuttavia il balcone angolare che trovate all’angolo con via Isabella d’Este. E’ finora il più grande tra quelli che abbiamo citato e il meno alto. Le mensole che sorreggono il piano sono squadrate mentre la balaustra in ferro battuto è molto elegante, decorata da ghirigori floreali e con tre piccole pigne e a marcare i tre angoli del balcone. Una curiosità: al di sotto del balcone si trova la colonnina angolare con dedica ai Magnaguti.
Palazzo Aliprandi
Arriviamo ora al balconcino di Palazzo Aliprandi che trovate all’angolo tra corso Vittorio Emanuele II e via Corrado. Qui i passanti sono molto più colpiti dalla lesena angolare con capitello corinzio attribuita a Luca Fancelli. Eppure il balconcino angolare ha un suo fascino particolare perché, posto su una delle vie più trafficate della città, consente di osservare il corso e la facciata del Teatro Sociale ma anche la piccola via Corrado, elegante e signorile. Forse presenta la balaustra più normale ed una asimmetria che porta a privilegiare in lunghezza la vista su Corso Vittorio Emanuele. Non perdetevi tuttavia i particolari della lesena: per chi osserva con attenzione c’è addirittura l’uccellino che porta il cibo ai suoi pulcini che lo aspettano nel nido.
Palazzo di via Roma
Siamo all’incrocio tra via Roma e via Corridoni. E’ il più moderno tra i palazzi che abbiamo descritto in questa cinquina e il balcone più che angolare è semicircolare, perché accompagna la facciata arcuata di questo edificio. Forse costruito durante le demolizioni che interessarono la bonifica della zona del Rio oggi ospita un negozio al piano terra e questo balcone al primo piano. E’ il poggiolo più lungo ma anche il meno elegante tra quelli che ospitiamo in questa cinquina. Eppure anche lui ha un suo fascino perché consente di avere una vista che spazia da via Roma e dalla cupola di S.Andrea a quella di piazza Martiri per arrivare poi a via Corridoni, uno dei percorsi più caratteristici del centro città, con andamento curvilineo e in leggera pendenza.
Da ultimo citiamo il balcone che forse non possiamo definire angolare ma che è sicuramente particolare che troviamo sul fianco della facciata della Chiesa di San Martino dalla parte di via Corridoni. E’ un balconcino, piccolo e lieve, che non sembra avere funzione alcuna se non di ingentilire questo spazio e offrire un punto di vista inusuale.
Giacomo Cecchin
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