La salamandra (o il ramarro come sarebbe più corretto chiamarlo dal punto di vista araldico) è una delle imprese più note di Federico II Gonzaga, figlio di Isabella d’Este e del marchese Francesco II Gonzaga. Questo piccolo animaletto lo si trova un po’ dappertutto a Palazzo Te, la villa estiva realizzata da Giulio Romano poco fuori dalle mura di Mantova, sull’isola del Tejeto. A volte la salamandra sbuca dai soffitti oppure scende dai camini, la si trova affrescata sulle pareti oppure sul pavimento. Non sempre è accompagnata dal cartiglio che riporta il motto in latino “Quod huuic deest me torquet” (ciò che a lei manca mi tormenta). Ebbene perché non ci divertiamo a scoprire le 5 salamandre che occhieggiano nell’appartamento di Federico II Gonzaga a Palazzo Te? Ecco dove le potete trovare.
Sala dei Cavalli – è l’ambiente più imponente di tutto il palazzo, famoso per i cavalli affrescati sulle pareti. Qui fu accolto Carlo V durante il suo soggiorno mantovano e qui guardando in alto troviamo l’impresa della salamandra che si alterna a quella del Monte Olimpo (altro simbolo caro a Federico II). L’animaletto si ripete lungo tutto il perimetro del soffitto ed è contenuto negli spazi creati dall’intrecciarsi dei fregi lignei. La salamandra è anche circondata dal cartiglio che tuttavia non riporta il motto latino. Questa impresa è una specie di firma che accompagna il visitatore durante tutto il percorso all’interno del palazzo. Una curiosità della Sala dei Cavalli è che il pavimento che riprende il motivo decorativo del soffitto non è di epoca gonzaghesca ma viene realizzato negli anni ’50 e presenta notevolissime crepe (al contrario di quelli austriaci realizzati nel ‘700).
Camera di Amore e Psiche: soffitto – anche qui la salamandra la troviamo sul soffitto di quella che fu la sala da pranzo dell’appartamento di Federico II. L’animaletto è contenuto negli stretti spazi esagonali che stanno ai quattro angoli del quadrato centrale con il famoso scorcio di Giulio Romano e i due amanti (Amore e Psiche) che si danno la mano reggendosi in equilibrio sulle nuvole. La salamandra è circondata dal cartiglio su cui si leggono alcune delle parole del motto, il tutto posto sopra decorazioni floreali di colore dorato. Qui è molto dettagliato il particolare delle zampette del ramarro e del movimento sinuoso del corpo di questo piccolo rettile.
Camera di Amore e Psiche: affresco della parete del banchetto rustico – è forse il modo più divertente di presentare la salamandra che troviamo a Palazzo Te. La si nota in un affresco posto sopra la scena del banchetto rustico e sotto la lunetta che riporta le parole AD REPARANDAM. Si vedono alcuni putti volanti che giocano con la salamandra: uno la tiene per la coda mentre un altro la stuzzica con una torcia accesa. L’animale si gira verso la fiamma senza particolare timore. Nel Rinascimento si pensava infatti che la salamandra fosse insensibile al fuoco e da qui deriva anche uno dei significati attribuiti a questa impresa che viene definita “impresa per contrasto”. Infatti mentre questo rettile non è toccato dal fuoco, Federico II è invece bruciato dal fuoco d’amore. Non dimentichiamo inoltre il putto tiene il piccolo rettile per la coda: come sanno bene i ragazzini cresciuti in campagna se tieni una lucertola per la coda a volte questa si stacca per poi ricrescergli.
Camera dei Venti – per trovare la salamandra qui occorre guardare il camino. Proprio di fianco ad un tondo che circonda un marmo pregiato troviamo due piccoli rettili che si muovono circondati da una decorazione floreale. Si tratta di due salamandre realizzate in bassorilievi a stucco, colorate e ben sagomate, che sembrano bloccate proprio nel momento del loro movimento zigzagante. Qui troviamo inoltre anche l’impresa del monte Olimpo (così come nella sala dei Cavalli) proprio al centro del soffitto in un bassorilievo in stucco brunito per farlo sembrare di bronzo.
Camera delle Aquile – ancora una volta per trovare le salamandre dobbiamo cercare sul camino. Qui però invece di essere sulla fronte della cappa le troviamo ai due angoli mentre scivolano elegantemente con la bocca spalancata verso il basso. Le due salamandre sono sinuosamente allungate e sembrano riprese mentre all’erta osservano degli insetti pronte a scattare nella loro cattura. Il cartiglio con il motto lo ritroviamo realizzato a stucco proprio sopra il camino. Il nastro si attorciglia attorno al fregio punteggiato dalle piccole aquile e se ne possono scorgere alcune delle parole che fanno intuire il motto dell’impresa.
(Salamandre si trovano anche nella camera delle imprese, nella camera dei Cesari e su alcuni dei pavimenti all’interno dell’appartamento segreto o della Grotta).
Giacomo Cecchin
SUL TEMA DELLE 5 COSE POTETE ANCHE LEGGERE SU QUESTO BLOG:
- 5 luoghi “finanziari” da riscoprire a Mantova tra Ghetto, Rotonda e credito (la city della Manhattan padana)
- 5 balconi angolari in una Mantova da osservare con gli occhi all’insù
- 5 porte che chiudevano Palazzo ducale tra Lanzichenecchi, Teatri e Giardini
- 5 gatti o particolari felini a Mantova tra egizi, quadri e palazzi
- 5 cani da osservare nella Camera degli Sposi
- 5 facciate da osservare a Mantova tra cani, diamanti e candelabri
- 5 autobus da prendere a Mantova tra profili, contrasti e storie da non perdere
- 5 storie di musica e musicisti legate a Mantova per ascoltare, sognare e scoprire
- 5 luoghi di Palazzo Ducale per ascendere al Paradiso
- 5 chiese mantovane dedicate a Maria tra santuari, coccodrilli e miracoli vari
- 5 modi di riscoprire Mantova al Louvre tra Mantegna, Giulio Romano e Caravaggio
- 5 nomi di vie o piazze legate al lavoro tra gioielli, pescivendoli e lattonai
- 5 luoghi a Mantova dove raccontare storie d’amore, non sempre a lieto fine
- 5 libri da leggere dopo essere stati a Mantova tra guide artistiche, rosse e definitive
- 5 immagini di San Longino tra cavalieri, basiliche e cappelle private
- 5 esempi di indigestione urbana tra chiese, palazzi e vicoli
- 5 libri da leggere prima di venire a Mantova tra mondo piccolo, matrimoni e segreti di stato
- 5 balconi da cui osservare Mantova tra grate, giardini e mercati
- 5 papi a Mantova tra Sangue di Cristo, crociate e san Luigi Gonzaga
- 5 stranezze da non perdere a Palazzo ducale tra nani, arazzi e giardini pensili
- 5 palazzi con panchine incorporate tra vescovi, alberghi e marchesi
- 5 storie d’amore a San Valentino tra Gonzaga, Shakespeare e Rigoletto
- 5 case mantovane tra mercanti, architetti e pittori per non parlar di santi ed eretici
- 5 domande da non fare ad una guida mantovana tra Gonzaga, reliquie e geografia
- 5 palazzi con i merli ciechi tra Luca Fancelli, podestà e massari
- 5 poeti passati per Mantova tra cavalieri, crociate e fiabe
- 5 musei particolari tra monete, armature e giardini segreti
- 5 cinema ancora attivi a Mantova tra multisale, cinema d’essai e gallerie scomparse
- 5 fumetti dove si cita Mantova tra Topolino, Shakespeare e la Pimpa
- 5 spettri da cercare in giro per la città tra esecuzioni, duelli e frecce avvelenate
- 5 cose da fare a Mantova in una notte nebbiosa tra fantasmi, pozzi e conventi scomparsi
- 5 campanili medievali tra conventi, condominii e lievi pendenze
- 5 particolari da non perdere nella Camera degli Sposi tra mele, scritte e un indice isolato
- 5 carceri storiche a Mantova tra Gonzaga, Austriaci e conventi
- 5 piccoli sagrati tra Spoon river, gesuiti e Napoleone
- 5 luoghi “naneschi” a Palazzo ducale tra scale sante, camera degli sposi e cavalieri
- 5 luoghi di spettacolo dove si faceva cinema e che non ci sono più
- 5 santi da festeggiare a Mantova tra porcellini, mantelli e martirii
- 5 reliquie della passione tra sangue, spugna e pietra dell’unzione
- 5 donne gonzaghesche da ricordare tra esecuzioni, testamenti mancati e matrimoni non riusciti
- 5 luoghi dove si fa cinema, musica o teatro nella capitale dello spettacolo
- 5 fontane mantovane da assaporare tra piazze, giardini e nasi
- 5 opere d’arte rubate da Napoleone tra Mantegna, Giulio Romano, Veronese e Rubens
- 5 porti della città vecchia tra ponti, catene e torri
- 5 luoghi del libro vissuto tra bancarelle, libracci e biblioteche
- 5 capitelli da osservare tra Gonzaga, Bonacolsi, Visconti e damnatio memoriae
- Altri 5 film mantovani tra Shakespeare, Verdi e nudi integrali
- 5 film girati a Mantova tra portaborse, condottieri e una storia personale
- 5 tappe per un pellegrinaggio alle Grazie tra domenicani, francescani e miracoli lacustri
- 5 luoghi napoleonici a Mantova tra santi, fortezze e appartamenti imperi
- nella notte di San Lorenzo 5 zodiaci mantovani da non perdere
- 5 altre biblioteche mantovane tra musica, enciclopedie e opere d’arte
- 5 luoghi incantati tra libri, lettere e documenti
- Altri 5 passaggi segreti urbani tra sacri vasi, lavandaie e Charles Dickens
- 5 Gonzaga da non dimenticare tra colpi di stato, cardinali e prove di virilità
- 5 animali gonzagheschi a Palazzo Te tra stemmi, imprese e camini
- 5 particolari lascivi da cercare a Palazzo Te tra selfie, cigni e lato B
- 5 ulteriori passaggi segreti urbani tra mura, ferrovie e giardini
- 5 coccodrilli tra santuari, Gonzaga e musei naturalistici
- 5 labirinti in cui perdersi tra Gonzaga, canneti e siepi
- 5 statue erranti tra santi, poeti, eroi e martiri di Belfiore
- 5 madonne miracolose tra maggio, terremoti e assedi
- 5 momenti storici in cui sarebbe stato meglio non essere a Mantova
- 5 soste per fare una pausa nel corso della giornata
- 5 luoghi visitati da Shakespeare a Mantova durante il viaggio in Italia
- 5 luoghi frequentati da Romeo nel suo esilio mantovano
- 5 torri tra sale, zucchero e gabbie
- 5 momenti storici dove sarebbe stato bello essere a Mantova
- 5 escursioni fuori porta
- 5 laghi a Mantova
- 5 statue di Virgilio
- 5 modi per arrivare alla riva del Rio
- 5 cappelle o chiese in Palazzo ducale
- 5 piazze create dal caso
- 5 ponti sul Rio
- 5 cavalcavia da osservare
- 5 salite mozzafiato
- 5 scorciatoie da scoprire
- 5 piazze da incorniciare
- 5 posti del cuore