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Affreschi Pisanello, Appartamento degli Arazzi, appartamento dei nani, Arazzi raffaelleschi, Galleria degli Specchi, Giardini Pensili, Giochi ottici
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Forse più di mille stanze e almeno 35.000 metri quadrati di superficie: bastano questi numeri a rendere il Palazzo ducale unico nel suo genere. I visitatori infatti sono disorientati davanti a queste dimensioni e spesso li si trova a vagare per il labirintico palazzo in cerca dell’uscita. Questo succedeva ancora più spesso prima del terremoto quando il complesso museale prevedeva un percorso lunghissimo e si arrivava alla Camera degli Sposi per un percorso interno (e non come oggi passando da Piazza Castello). Eccovi allora una microguida in 5 punti alle stranezze di Palazzo ducale tra arazzi, giardini pensili e i soliti nani.
I Giardini pensili – Giardini? Ebbene forse non tutti sanno che i giardini pensili di Palazzo ducale sono due. Il più famoso è quello che si trova di fianco alla Sala dei fiumi, un antico refettorio estivo con due finte grotte e una decorazione rococò che risale al periodo austriaco. Il secondo invece è in Corte nuova, ricavato nello spazio interno all’appartamento di Castello. Lo si intravede da una porta della sala dei Cavalli ed è meglio noto come giardino dei cani perché qui si trova la lapide di una delle cagnette di Isabella d’Este.
I giochi ottici della Galleria degli Specchi – la Galleria prende il nome dagli specchi posti sulle pareti in epoca austriaca. Oggi vi segnaliamo la curiosità dei giochi ottici degli affreschi seicenteschi: a metà galleria in una delle lunette della volta è rappresentato un personaggio femminile con in mano un anello d’oro. Se osservate l’affresco e l’anello spostandovi lateralmente vedrete che il braccio sembra seguirvi.
L’affresco ritrovato – con più di mille stanze una la si può perdere ed è il caso della sala del Pisanello. Si sapeva dell’esistenza degli affreschi ma si era persa la memoria della loro posizione. Fu il soprintendente Paccagnini all’inizio degli anni ‘70 che li riscoprì riportando alla luce non solo la superficie dipinta ma anche le sinopie, la preparazione dell’affresco. Si tratta di una delle più importanti scoperte realizzate a Palazzo ducale e ancora oggi gli affreschi di Pisanello colpiscono la fantasia dei visitatori.
Gli arazzi raffaelleschi – L’appartamento degli Arazzi è posto alla fine dell’attuale percorso di visita e forse per questo i visitatori ci arrivano stremati e non si accorgono di essere davanti a dei capolavori. Sono gli arazzi realizzati su cartoni di Raffaello e acquistati in Fiandra da parte del cardinale Ercole Gonzaga (la serie originale fu realizzata per la cappella Sistina). Una curiosità: le stanze dell’appartamento sono quattro per sedici pareti mentre gli arazzi originali sono solo nove. Le altre pareti sono pertanto decorate da finti arazzi (tele dipinte) realizzate nel settecento dal pittore Felice Campi.
L’appartamento dei Nani – l’appartamento dei nani (oggi escluso dal percorso di visita) è una delle stranezze di Palazzo ducale che più colpiscono i turisti. Anche il fatto che questi piccoli ambienti siano in realtà una riproduzione in scala minore della Scala santa di Roma non ha spento la fantasia. Le catacombe in corte, altro loro nome, rimangono per tutti la Casa dei nani come la chiamava il soprintendente Clinio Cottafavi agli inizi del novecento. Speriamo che presto i turisti possano tornare a vedere questo luogo e a ripercorrere quelle tre scale di cui il Touring scriveva nel 1914 “attenzione alla piccolezza dei gradini, gradini adatti ai nani”.