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Un tempo ai bambini e alle bambine si dava il nome del santo del giorno in cui nascevano creando a volte abbinamenti alquanto impegnativi cui si suppliva con un secondo nome. Altre volte si sceglievano nomi molto diffusi a livello di famiglia per esserlo stato di nonni, bisnonni o addirittura padri (e questo è il mio caso).
Oggi invece la scelta nasce più semplicemente dal fatto che il nome piaccia ai genitori e l’onomastico in realtà non è così festeggiato.
Tuttavia durante la seconda serata del ciclo di appuntamento sui santi che si sta svolgendo a Casa Andreasi (trovate qui il programma) ho inviato i partecipanti a riscoprire il proprio santo di riferimento che nel mio caso è San Giacomo Maggiore che si festeggia proprio domani 25 luglio.
Giacomo è un santo importante per la storia della chiesa e non solo perché è il fratello maggiore di Giovanni Evangelista, ma anche perché è uno dei tre apostoli che ha assistito alla Trasfigurazione ed è stato chiamato a vegliare nel giardino del Getsemani.
Fu il primo apostolo a subire il martirio per decapitazione fuori dalle mura di Gerusalemme. Cosa mi ha sempre colpito di San Giacomo? Che il Cristo lo definisse “figlio del tuono” per la sua capacità di predicare (e a me dicono che parlo troppo) e per il suo essere patrono dei pellegrini (e a me piace molto viaggiare).
So che possono sembrare banalità ma in realtà sono un invito a riscoprire le caratteristiche del vostro santo di riferimento*.
Domani pertanto io festeggio San Giacomo Maggiore in attesa di compiere il pellegrinaggio a Santiago de Compostela, uno dei miei obiettivi futuri, magari durante l’anno Giacobeo del 2021.

* La scelta è importante perché ci sono molti santi omonimi. Nel mio caso ad esempio avrei potuto scegliere anche l’apostolo Giacomo il Minore che si festeggia insieme all’apostolo Filippo il 3 maggio. Nel caso invece di mio figlio Filippo abbiamo scelto come onomastico quello di San Filippo Neri che si ricorda il 26 maggio, un santo famoso per la sua ironia e per il celebre “State buoni, se potete” che fu anche il titolo di un film con Johnny Dorelli.
** L’immagine che ho scelto per questo post è di Giuseppe de Ribera, un pittore seicentesco spagnolo che in quest’opera dimostra la sua adesione allo stile di Caravaggio. Il quadro si trova a Francoforte sul Meno allo Städel Museum. Qui trovate un articolo in inglese sull’opera.

L’articolo pubblicato su Gazzetta di Mantova di giovedì 26 luglio sulla processione a San Giacomo Po.

Per approfondire su questo blog
La chiesa di San Giacomo a Mantova
Le serate sui santi a Casa Andreasi

La pagina dedicata a San Giacomo dal sito Santi e Beati
Giacomo di Zebedeo dal sito della Comunità di Bose
La pagina UNESCO dedicata al Cammino
Il sito del Cammino di Santiago
La basilica di Santiago sul sito della Galizia