Tag

, , , , , , , , , , , ,

In una città come Mantova anche le case hanno un nome soprattutto quelle che appartengono agli artisti o ad altri personaggi che hanno lasciato il segno. Se osserviamo la pianta della città vediamo che alcune sono collocate in prossimità del percorso che collega Palazzo ducale a Palazzo Te (l’asse privato del Principe). Visitare queste case (quando siano aperte al pubblico come nel caso di Casa Andreasi o di quella del Mantegna) o osservarne le facciate è un modo di approfondire la conoscenza di chi le ha costruite e commissionate. Eccovi allora 5 suggerimenti per un tour cittadino di case da scoprire o riscoprire.
Di seguito trovate il testo completo dell’articolo uscito sull’ultimo numero della rivista MCG (qui potete sfogliare tutto il numero).

Qui trovate le uscite precedenti:

20. 5 particolari da non perdere degli Arazzi di Raffaello – MCG agosto-settembre 2020
19. 5 date da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo – MCG di giugno/luglio 2020
18. Escursioni da preparare per quando si potrà uscire – MCG di aprile/maggio 2020
17. Mozart a Mantova: sulle tracce del genio – MCG di febbraio/marzo 2020
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017

Ecco qui anche i testi e le foto.

5 CASE MANTOVANE TRA MERCANTI, PITTORI, SANTI ED ERETICI

In una città come Mantova anche le case hanno un nome soprattutto quelle che appartengono agli artisti o ad altri personaggi che hanno lasciato il segno. Se osserviamo la pianta della città vediamo che alcune sono collocate in prossimità del percorso che collega Palazzo ducale a Palazzo Te (l’asse privato del Principe). Visitare queste case (quando siano aperte al pubblico come nel caso di Casa Andreasi o di quella del Mantegna) o osservarne le facciate è un modo di approfondire la conoscenza di chi le ha costruite e commissionate. Eccovi allora 5 suggerimenti per un tour cittadino di case da scoprire o riscoprire.

Casa di Giulio Romano – Via Carlo Poma 18 – la casa di Giulio Romano che arriva a Mantova nel 1524 è un biglietto da visita tridimensionale per la sua professione di architetto. La facciata riprende gli elementi distintivi del suo stile. Oggi è una dimora privata e pertanto non visitabile ma sicuramente merita una sosta per osservarne le stranezze e le curiosità. Ecco cosa scrive Vasari: “Fabbricò Giulio per sè una casa in Mantova dirimpetto a San Barnaba, alla quale fece di fuori una facciata fantastica, tutta lavorata di stucchi coloriti…”

Casa di Giovan Battista Bertani – Via Trieste, n. 8 – l’architetto mantovano Giovan Battista Bertani cresce all’ombra di Giulio Romano e come lui diventa prefetto delle fabbriche ducali, architetto, pittore. I suoi committenti sono Ercole Gonzaga e il duca Guglielmo che lo salvano da un’accusa di eresia. Ma è la facciata “parlante” della sua casa che sorprende con una vera e propria lezione di architettura.

Casa di Andrea Mantegna – Via Giovanni Acerbi, 47 – il pittore Andrea Mantegna arriva a Mantova nella seconda metà del quattrocento come pittore di corte per il marchese Ludovico II Gonzaga. Sarà proprio lui a donargli un terreno su cui l’artista costruirà la sua casa a partire dal 1476. L’esterno si presenta con una facciata a pietra a vista e nasconde la vera sorpresa dell’edificio: un cortile circolare davvero unico che ripropone l’idea dell’occhio della Camera degli Sposi e della geometria del cerchio inserito nel quadrato.

Casa della Beata Osanna Andreasi – Via Frattini, 9 – un gioiello nascosto è la casa della Beata Osanna Andreasi mantenuta intatta dopo la sua beatificazione nel 1515 (uniche modifiche le decorazioni pittoriche e la realizzazione di un salone di rappresentanza). Molto interessante anche la facciata tipicamente quattrocentesca e con il ritmo delle finestre che riprende gli stilemi di Luca Fancelli. Oggi la casa è visitabile ed è la sede dell’Associazione Monumenti domenicani e della Fraternita. Da non perdere la cappella e la cella dove secondo la tradizione morì la beata, le stanze affrescate dell’ultimo piano e il giardino retrostante.

Casa del Mercante – Piazza Erbe 26 – posta in un punto cruciale del tessuto urbanistico cittadino la casa di Boniforte da Concorezzo attira da sempre gli sguardi dei passanti. La casa-bottega viene costruita dal mercante milanese nel 1455 realizzando una splendida facciata in stile gotico fiorito con decorazioni in terracotta (che oggi han perso i colori originali). Boniforte sceglie bene la posizione e fa un’operazione di marketing importante costruendo l’abitazione di fianco a Piazza Erbe, quella del mercato, e aggiungendo un’insegna pubblicitaria medioevale: sotto il portico un’architrave scolpita presenta prodotti come cucchiai, coltelli, speroni… 

Giacomo Cecchin