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Castagne, Estate di San Martino, Fare sanmartino, Giosuè Carducci, Indian Summer, Pellegrinaggio, San Martino di Giosuè Carducci, San Martino di Tours, traslochi, Vino nuovo
Anche quest’anno sembra sia arrivata l’estate di San Martino. Il sole di questi giorni di novembre sembra scaldare di più rispetto a quello di ottobre e accende i colori delle foglie regalando spettacoli davvero incantevoli.
L’estate di San Martino nei paesi di lingua inglese diventa invece Indian Summer, ma il periodo è lo stesso e anche i segnali della natura non cambiano.
San Martino è un santo importantissimo per la Chiesa Cattolica ed è considerato il primo santo non martire. Nel Medioevo Tours, la città nel nord della Francia di cui fu vescovo, divenne meta di importanti pellegrinaggi, al pari di Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela (qui trovate alcune informazioni aggiuntive sul santo).
A Mantova gli hanno dedicato una chiesa in via Trieste e sulla facciata c’è proprio la statua del santo a cavallo nell’atto di dividere il suo mantello con un povero. E forse questa espressione di Estate di San Martino deriva anche da questo episodio: in alcune versioni Martino, che era un soldato romano, divide a metà il suo mantello con un povero infreddolito. Proseguendo Martino si imbatte in un altro povero e gli dona l’altra parte del mantello: in quel momento il tempo freddo e tempestoso si placa e arriva un piacevole tepore.
Per San Martino si mangiano le castagne e soprattutto si faceva trasloco tanto che nel dialetto locale “far San Martino” vuol proprio dire cambiare casa. Il fatto era legato al termine di rinnovo dei contratti agricoli che costringevano spesso le famiglie degli affittuari o dei mezzadri a spostarsi da una fattoria all’altra.
Per approfondire su San Martino, sull’estate e sull’Indian Summer trovate alcuni link di seguito:
– San Martino di Tours su wikipedia
– L’estate di San Martino
– L’Indian Summer
– La chiesa di San Martino a Mantova
– La Basilica di San Martino a Tours
* L’immagine di copertina è quella di una tela di Paolo Farinati.
E’ conservata su uno degli altari laterali della cappella del Santissimo Sacramento nel Duomo di Mantova.
** Manca nel testo il riferimento al vino nuovo. Lo si trova nella famosa poesia San Martino di Giosuè Carducci. Ecco la strofa che fa riferimento al vino.
“ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.”
Qui trovate il testo completo che inizia con il famoso verso “la nebbia agli irti colli”…
Giacomo Cecchin11