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Ferdinando è il secondogenito di Vincenzo I e Eleonora de’ Medici avviato alla carriera ecclesiastica come prevedevano le consuetudini della famiglia Gonzaga. E’ quello tra i fratelli più simile al padre, amante del lusso e dello sfarzo. Parla molte lingue e diventa cardinale a soli 20 anni conducendo a Roma una vita mondana molto intensa.

Quando muore il fratello Francesco IV il cardinale lascia la tonaca e decide di assumere il titolo di duca di Mantova portando con sè artisti come Domenico Fetti, architetti come Nicolò Sebregondi e investendo in una politica di sfarzo dimentica dei gravi guai finanziari della corte mantovana.

Ferdinando non si farà mancare nulla: da un finto matrimonio segreto alla costruzione della villa La Favorita, dall’Appartamento dei Nani ad un processo per stregoneria contro la cognata Isabella da Novellara: Vincenzo sarebbe stato fiero di lui.

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.

Cardinale a 20 anni

Nella linea della tradizione di famiglia, il secondogenito Ferdinando viene avviato alla carriera ecclesiastica e diventa cardinale a soli 20 anni il 10 dicembre del 1607, nominato dal papa Paolo V. Il su primo titolo sarà di cardinale di Santa Maria in Domnica mentre poi opterà per Santa Maria in portico Octaviae. A Roma Ferdinando viveva una vita molto intensa tra feste, amori e relazioni con alcuni tra i pittori più famosi come ad esempio Caravaggio, che fece assolvere dall’accusa di omicidio nel 1610 e Domenico Fetti.

Il nuovo duca e l’Appartamento dei Nani

Alla morte del fratello Francesco IV Ferdinando assume la reggenza di Mantova ma poi deciderà di abbandonare la tonaca (21 ottobre 1613) per assumere il titolo di duca il 6 gennaio 1616. Molti saranno gli interventi all’interno di Palazzo Ducale come quello di chiudere la loggia dell’appartamento del padre Vincenzo trasformandola nel cosiddetto Logion Serato (l’attuale Galleria degli Specchi) oppure la costruzione dell’Appartamento dei Nani. Si tratta di ambienti minuscoli che all’inizio del 1900 furono considerati le stanzette riservate ai nani di corte. Uno studio di Renato Berzaghi invece scoprì che si trattava di una riproduzione ridotta del Sancta Sanctorum della Scala Santa, che si trova a Roma nei pressi di San Giovanni in Laterano.

Un finto matrimonio

Ferdinando è un degno erede del padre Vincenzo sia per l’amore per lo sfarzo e per l’arte ma anche per il sesso femminile. Dopo molte avventure romane Ferdinando si invaghisce di Camilla Faà, una ragazza monferrina appena quindicenne, e la sposa in segreto con un finto matrimonio. Quando però la ragion di stato si fa sentire il duca denuncia la nullità del matrimonio con Camilla e prende in moglie Caterina de’ Medici. Il destino lo punisce e lui avrà solo un figlio naturale da Camilla Faà che chiamerà Giacinto e nessun erede legittimo da Caterina. Alla sua morte sarà il fratello a prendere il suo posto con il nome di Vincenzo II Gonzaga.

La Favorita che anticipa Versailles

Nonostante la grave crisi economica del ducato, Ferdinando investe in una politica di sfarzo e lusso. Ma il suo progetto più ambizioso sarà la costruzione della villa della Favorita ad opera dell’architetto Niccolò Sebregondi. E’ una sorta di anticipazione di Versailles, un edificio grandioso con giardini e fontane. Oggi purtroppo poco rimane di questa villa che rappresenta l’ultima fiammata di una famiglia che sente avvicinarsi una crisi irreversibile. Dopo la morte di Ferdinando infatti alla vendita della quadreria gonzaghesca si aggiungerà anche il Sacco di Mantova del 1630.

Tra Caravaggio, Fetti e Marino

Ferdinando è uguale al padre in quanto appassionato d’arte e amico degli artisti. Sarà lui, ancora cardinale, a far assolvere Caravaggio dall’accusa di omicidio (purtroppo il pitttore muore prima di riuscire a tornare a Roma). Il duca avrà come pittore di corte Domenico Fetti e farà liberare il poeta Marino dal suo carcere torinese.

Per approfondire – le pagine dedicate a Ferdinando Gonzaga sul sito della Treccani e di wikipedia

I precedenti ritratti pubblicati
1. Luigi, il capostipite e il late bloomer
2. Guido, il panchinaro che aspetta il suo turno
3. Ludovico I, un fratricida per bene
4. Francesco I Gonzaga e il mal della pietra
5. Gianfrancesco, ovvero quanto costa un marchesato?
6. Ludovico II, il primo della classe
7. Federico I, il marchese che inventò il crowdfunding
8. Francesco II, il marito di Isabella d’Este
9. Federico II, lo storytelling che fa diventare duca
10. Francesco III, il duca che rimase un ragazzino
11. Guglielmo Gonzaga, un duca per caso ma un grande duca
12. Vincenzo, un duca da leggenda tra donne, arte e guerra
13. Francesco IV, il duca “spending review” ma non troppo

Giacomo Cecchin