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Govone chi? E’ questa la risposta di quasi tutti quando gli si parla del generale Giuseppe Govone. E’ per questo che con lo storico Marco Scardigli abbiamo provato a raccontare la vita di questo protagonista del Risorgimento.
Oggi 26 gennaio 2022 cadono infatti i 150 anni dalla morte del generale, a soli 47 anni, dopo aver vissuto avventure e vicende che basterebbero a riempire 5 vite.
Per questo ho pensato di chiedere a Marco Scardigli, autore di un bellissimo libro su Govone (ne ho parlato qui), di provare a sintetizzare chi era questo generale, cosa ha significato per il Risorgimento italiano e perché la battaglia di Custoza (1866) rappresenta le sue “sliding doors”.
Govone chi? Perché pochi conoscono Giuseppe Govone
Vi invito pertanto ad ascoltare questa intervista, una cavalcata tra le tre guerre di indipendenza che ci spiega perché siamo più risorgimentali che rinascimentali e a cosa serve studiare la storia, soprattutto quella di uomini come Giuseppe Govone.
Marco Scardigli sull’anniversario di Giuseppe Govone (dal suo profilo Facebook)
<<Ognuno ha i suoi anniversari particolari e anch’io ho una mia personale giornata di memoria.150 anni fa moriva il generale Giuseppe Govone, probabilmente uno dei migliori militari che l’Italia abbia avuto e soprattutto, a mio soggettivissimo parere, una di quelle brave persone che si rovinano l’esistenza perché sono estremamente competenti e profondamente oneste in un mondo (o una nazione) che non premia competenza e onestà. Qualcuno li ha definiti “santi laici” e sono abbastanza d’accordo.Govone ha avuto una vita straordinariamente piena e intensa: al suo confronto, quelle più movimentate dei nostri tempi sembrano una giornata alla pensione Belvedere.In 47 anni di vita è stato militare, diplomatico, parlamentare e ministro e ha partecipato a quattro guerre: tre d’indipendenza e una fra Balcani e Crimea (dove è stato uno dei Seicento di Balaklava). Ha combattuto con durezza il brigantaggio meridionale, prendendosi però la briga di denunciare la corruzione dei politici post-borbonici e la condizione delle campagne, dove la povera gente moriva letteralmente di fame, costretta a rubare per sopravvivere. Credo che la stragrande maggioranza di voi non lo abbia mai sentito nominare, eppure nelle sue mani è passato il destino d’Italia. Nel 1866 durante la battaglia di Custoza, condotta con il massimo grado di incapacità e incompetenza, fu l’unico a tentare la mossa giusta che, probabilmente, avrebbe potuto rovesciare il disastro. Non riuscì perché il suo superiore, il generale Della Rocca, detto Macigno, rispose alle sue richieste di rinforzi: “Ch’ai dia al so general ch’as rangia!”. Dica al suo generale che s’arrangi. Della Rocca era al comando di un corpo d’armata in quanto amico d’infanzia del sovrano. Mi piace pensare che se invece di un raccomandato, al posto di Macigno, ci fosse stato un generale scelto per le capacità, la storia d’Italia avrebbe preso una piega molto differente. Ma questo sarebbe un discorso lungo e scivoloso.Govone ha finito i suoi giorni suicida, dopo essere stato violentemente attaccato dai suoi colleghi militari per aver accettato, come ministro della Guerra, i tagli ai finanziamenti dell’esercito. Erano i tempi “della lesina” e dei risparmi per evitare il fallimento (oggi si direbbe più elegantemente default) dello Stato.Io a Govone ho dedicato quasi due anni di vita per scriverne la biografia e ancora oggi considero “Lo scrittoio del generale” uno dei miei libri migliori; in casa mi prendono in giro chiamandolo Zio Giuseppe. Però non sono solo: sparsi per l’Italia ci sono altri govoniani, pochi, ma buoni, e con uno di loro, Giacomo Cecchin, ottimo storico di Mantova, ho fatto una piccola rievocazione della figura di questo personaggio.>> Marco Scardigli
Per chi volesse approfondire il generale Govone su questo blog:
– Ricordati del generale Govone: un bellissimo libro risorgimentale
– La Custoza del Generale Govone: una lezione magistrale di Marco Scardigli, domenica 24 giugno 2018
– Quando il Mincio mormorava: una splendida serata risorgimentale
Per chi volesse approfondire il Risorgimento su questo blog:
– A Curtatone e Montanara morì l’ideale del Risorgimento popolare: oggi 29 maggio 1848
– Il viaggiatore di battaglie di Marco Scardigli: per un turismo tra storia, storie e coraggio
– Due vini e tre battaglie: perché il Lugana é meglio del Custoza
– Il Mincio mormorava: un fiume e tre guerre per l’Unità d’Italia
Per approfondire la conoscenza di Giuseppe Govone sul web:
– Giuseppe Govone su wikipedia
– Giuseppe Govone sulla Treccani
– Il Museo del Risorgimento a Palazzo Carignano (Torino), deposito dell’Archivio Govone