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15 ottobre 70 A.C., Andes, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova, Il compleanno di Virgilio, Mantua me genuit, Monumento di Piazza Virgiliana, Pietole

“Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc /
Parthenope; cecini pascua, rura, duces“
E’ la frase che si trova scritta sul sepolcro di Publio Virgilio Marone a Napoli ed è quella che certifica che uno dei più grandi poeti della latinità è nato a Mantova. Possiamo tradurlo così “Mantova mi generò, la Calabria (il Salento) mi rapì, e ora mi tiene Napoli; cantai i pascoli, le campagne, i condottieri”
Il compleanno di Virgilio
Conosciamo anche il compleanno di Virgilio anche se si tratta di una data ipotetica: però in passato era una ricorrenza molto sentita a Mantova. Virgilio nasce ad Andes (che molti identificano con l’attuale Pietole) il 15 ottobre del 70 A.C. e muore a Brindisi il 21 settembre del 19 A.C.
Che a Mantova sia nato Virgilio non cambia il destino della città in epoca romana. Anzi la città che era piccola e molto meno importante delle vicine Verona o Cremona viene punita per essere stata dalla parte di Bruto e subisce la centuriazione. Anche i genitori di Virgilio perdono le loro terre nonostante il poeta abbia cercato di evitarlo (ne ho parlato qui).
Turisti illustri a Mantova sulle tracce di Virgilio: Dante e Petrarca
La mantovanità di Virgilio cambia il destino della città quando nel medioevo molti scrittori vengono a Mantova sulle tracce del poeta. Pensiamo a Dante che forse passò per Mantova ma che sicuramente scelse Virgilio come guida nella Divina Commedia indicandolo come: “Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore, tu se’ solo colui da cu’ io tolsi lo bello stilo che m’ha fatto onore“.
Senza dimenticare la descrizione della fondazione di Mantova che troviamo nel XX canto dell’Inferno e che ancora oggi emoziona i mantovani che vi ritrovano un paesaggio immutato da 7 secoli.
Pensiamo poi a Francesco Petrarca che viene sicuramente a Mantova per ritrovare il paesaggio cantato da Virgilio e compra qui un codice virgiliano (sul soggiorno mantovano del poeta aretino ho scritto qui).
Le statue di Virgilio: il monumento di Piazza Virgiliana
L’importanza di Virgilio per Mantova è testimoniata anche dai numerosi monumenti che lo ritraggono: dalla statua di piazza Broletto (la potete vedere qui a tu per tu) a quella del Giardino di Palazzo Cavriani, dal busto di Bosco Virgiliano al Virgilio ligneo del Teatro Bibiena (qui potete rivedere la puntata di Mantova Segreta dedicata alle statue di Virgilio).
In questo post vorrei però raccontare del monumento di Piazza Virgiliana. Partiamo dal presupposto che nella città di Virgilio fino all’arrivo di Napoleone e del generale Miollis non esisteva una piazza dedicata al poeta. I francesi colmano la lacuna in tutti i sensi, interrando l’Ancona di Santa Agnese, e creando la prima piazza giardino di Mantova. Lì innalzano una colonna con un busto di Virgilio il 30 ventoso del IX anno dalla rivoluzione (per i comuni mortali sabato 21 marzo 1801).
Il monumento nella versione francese dura poco perché viene smontato al rientro degli austriaci nel 1814. I pezzi ci sono ancora: il busto di Virgilio è conservato nel municipio a Mantova, la colonna è stata riutilizzata a Gazzuolo per il monumento ai caduti.
Si torna a parlare di un monumento in piazza Virgiliana dopo che Mantova è diventata italiana nel 1866. Come spesso accade in Italia si costituisce un Comitato nel 1877 che inizia a raccogliere fondi per erigere la statua. Il progetto riprende vigore in epoca fascista quando nel 1924 si apre il concorso di idee per il monumento che sarà realizzato da Emilio Quadrelli (la statua bronzea di Virgilio) e da Giuseppe Menozzi (le due statue ai lati del monumento che rappresentano la poesia epica e quella pastorale).
E’ questo il monumento che vediamo attualmente in piazza Virgiliana e che è stato inaugurato giovedì 21 aprile 1927 nella data dei natali di Roma. Ed è forse il monumento meno amato dai mantovani tra quelli dedicati a Virgilio. Forse il mio preferito (considerando che “la vecia” il Virgilio di piazza Broletto è fuori concorso) è quello del Giardino Cavriani che immagino fischiettare la marsigliese nelle notti d’estate, visto che è stato voluto da un giacobino come Federico Cavriani.
Questo è il secondo appuntamento di una serie dedicata ai 10 giorni che hanno cambiato la storia di Mantova. Si tratta di una scelta personale che mi consente di raccontare Mantova in sintesi e in modo divertente e stimolante.
Eccovi la serie completa che sarà pubblicata a cadenza periodica.
I 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova
1. 1422 La fondazione di Mantova da parte di Manto
2. 15 ottobre 70 A.C. Il Compleanno di Virgilio
3. 804 la scoperta della reliquia del Sangue di Cristo (12 marzo 1048 – sabato)
4. 24 luglio 1115 la morte di Matilde di Canossa (sabato)
5. 1199 intervento di Alberto Pitentino
6. 16 agosto 1328 i Gonzaga prendono il potere (martedì)
7. 16 giugno 1465 Mantegna inizia a dipingere nella Camera degli Sposi (domenica)
8. 2 aprile 1530 la festa a Palazzo Te per Carlo V (sabato)
9. 18 luglio 1630 il Sacco di Mantova (giovedì)
10. 7 dicembre 1852 L’esecuzione dei Martiri di Belfiore (martedì)