Che bello tornare al Mast Castel Goffredo (www.mastcastelgoffredo.it) per parlare di Mantova. E’ un luogo magico ed emozionante e dimostra come l’Italia sia davvero museo diffuso.
Ecco il programma completo del percorso MANTOVAVVENTURA:
1. I 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova – mercoledì 12 aprile 2023 ore 20.30 Perché ci sono giorni nella vita di una città che costituiscono delle vere e proprie “sliding doors”. Un modo di raccontare la storia in breve per imparare divertendosi.
Perché la morte e non la nascita di Matilde di Canossa? Il primo motivo è che non conosciamo il compleanno della grancontessa ma la data della sua dipartita. Il secondo è che Mantova non è una città che ama i Canossa e Matilde men che meno. E’ la grande rivalità tra vecchio mondo e nuovo mondo, tra campagna e città, tra nobili e nuovi ricchi, i mercanti.
Ecco perché quando muore Matilde Mantova si sente libera e dopo questo evento arriverà il libero comune, le guerre contro l’imperatore e alla fine i Bonacolsi e i Gonzaga.
Matilde bambina a Mantova
Matilde di Canossa nasce a Mantova nel 1046 secondo la maggior parte degli storici. E’ probabilmente lei che vediamo bambina in braccio alla balia nell’affresco che racconta la seconda scoperta della reliquia dei Sacri Vasi (lo troviamo nella cappella di San Longino, la terza grande sulla destra). Matilde cresce a Mantova di fianco al padre Bonifacio che viene ucciso quando lei ha solo 6 anni. Questa morte che avrebbe potuto interrompere il rapporto con la città la porterà a costruire la Rotonda di San Lorenzo, una chiesa circolare che, nelle forme, ricorda il Santo Sepolcro di Gerusalemme e scioglie idealmente il voto del padre che avrebbe voluto recarsi in Terra Santa come pellegrino.
E se la reliquia dei Sacri Vasi fosse stata scoperta a Rivalta sul Mincio? E’ una domanda che sembra senza senso eppure sarebbe piaciuta a mons. Brunelli. Don Roberto era convinto che fosse stata proprio la scoperta del Sangue di Cristo a Mantova a cambiare la storia della città. E ne sono convinto anch’io: per questo ho scelto l’804 come data fondamentale per Mantova.
Grazie alla reliquia più importante della cristianità a Mantova arriva un conte carolingio e con l’arrivo di un vescovo viene forse fondata la diocesi. Mantova che fino a quel momento era famosa solo per aver dato i natali a Virgilio diventa così importante che arriva un papa Leone III e porta un frammento della reliquia all’imperatore Carlo Magno.
La tradizione della reliquia: la più antica tra quelle conosciute
La reliquia dei Sacri Vasi viene fatta risalire all’arrivo a Mantova di Longino, il soldato che ferì Cristo crocifisso al costato. Questo legionario fu colpito dal sangue misto ad acqua di Gesù e guarì da una malattia agli occhi. Per questo si convertì e raccolse la terra del Calvario imbevuta del Sangue di Cristo e arrivò a Mantova spinto dalla voglia di predicare il Vangelo. Secondo la tradizione Longino fu martirizzato nella zona della chiesa del Gradaro e fece appena in tempo a nascondere la reliquia. Fino all’804 se ne persero le tracce e quando venne scoperta la notizia fu considerata così importante da essere citata nei documenti dell’impero carolingio.
La reliquia perduta e ritrovata il 12 marzo del 1048
Se volessimo un giorno preciso per continuare il gioco delle date dovremmo però andare al 12 marzo del 1048. In quel sabato infatti a Mantova si riscopre la reliquia che era stata perduta ma non dimenticata. I mantovani infatti ricordavano che la reliquia fosse nella loro città ma non sapevano dove fosse celata. Durante il X secolo si decise infatti di nascondere la reliquia per sottrarla ad un possibile furto da parte degli Ungari, i barbari terribili che imperversavano per l’Europa. La nascosero così bene che si dimenticarono il luogo (un po’ come succede quando si parte per le vacanze e la moglie dice al marito dove ha nascosto gli ori salvo poi scoprire al ritorno che tutte e due hanno dimenticato il nascondiglio).
Di questo secondo ritrovamento (la seconda inventio) si trova un’immagine nella basilica di Sant’Andrea, nella cappella di San Longino. Qui tra i personaggi che assistono alla riscoperta troviamo anche una Matilde di Canossa in braccio alla balia (la futura Grancontessa aveva solo 2 anni).
“Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc / Parthenope; cecini pascua, rura, duces“
E’ la frase che si trova scritta sul sepolcro di Publio Virgilio Marone a Napoli ed è quella che certifica che uno dei più grandi poeti della latinità è nato a Mantova. Possiamo tradurlo così “Mantova mi generò, la Calabria (il Salento) mi rapì, e ora mi tiene Napoli; cantai i pascoli, le campagne, i condottieri”
Il compleanno di Virgilio
Conosciamo anche il compleanno di Virgilio anche se si tratta di una data ipotetica: però in passato era una ricorrenza molto sentita a Mantova. Virgilio nasce ad Andes (che molti identificano con l’attuale Pietole) il 15 ottobre del 70 A.C. e muore a Brindisi il 21 settembre del 19 A.C.
Che a Mantova sia nato Virgilio non cambia il destino della città in epoca romana. Anzi la città che era piccola e molto meno importante delle vicine Verona o Cremona viene punita per essere stata dalla parte di Bruto e subisce la centuriazione. Anche i genitori di Virgilio perdono le loro terre nonostante il poeta abbia cercato di evitarlo (ne ho parlato qui).
Proseguono le camminate per Mantova alla scoperta di storie, personaggi e curiosità. Ecco le prossime due previste per il fine settimana di sabato 5 marzo e domenica 6 marzo (potete iscrivervi qui)
SABATO 5 MARZO ORE 15.00 >> I 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova- (ritrovo in Piazza Virgiliana di fronte al Monumento a Virgilio)
Se doveste scegliere 10 giorni che hanno cambiato la storia di Mantova voi quali scegliereste? io ho scelto i miei e ci sono compleanni e funerali, battaglie e reliquie, donne di polso e uomini senza nerbo, artisti, ingegneri e imperatori e una città in continuo movimento. Partiremo dai laghi e attraverseremo tutta Mantova in un percorso che durerà al massimo 2 ore e trenta e proverà a regalarvi un nuovo punto di vista su luoghi e storie che forse conoscete già ma che è sempre bello sentirsi raccontare. (durata al massimo 2 ore e trenta) massimo 20 partecipanti Quota di partecipazione – 15 euro a testa – Sabato 5 marzo – Ore 15.00 Iscrivetevi qui https://forms.gle/Nahfnt4TozkNCSGE6
Domenica 6 marzo ore 15.00 >> Mantova, la città delle due cattedrali – (ritrovo davanti al Palazzo Vescovile)
Se parlate con 10 mantovani di Mantova centro e gli chiedete quale cattedrale preferiscono tra il Duomo e Sant’Andrea 9 su 10 voteranno per la basilica di Leon Battista Alberti. Io invece preferisco il duomo. Se volete scoprire perché vi propongo un itinerario che collega le due cattedrali raccontandone vicende e curiosità per provare a scoprire che se Sant’Andrea lascia senza fiato, conoscere il duomo vuol dire non riuscire più a considerarlo una chiesa minore. Un percorso tra santi, pittori e cardinali per una serie continua di sorprese. (durata al massimo 2 ore e trenta) massimo 15 partecipanti
“Manto fu, che cercò per terre molte; poscia si puose là dove nacqu’io; onde un poco mi piace che m’ascolte.”
XX canto dell’Inferno – Divina Commedia
Non conosciamo il giorno in cui Manto morì e gli uomini fondarono Mantova sulla sua tomba. Questo racconta Virgilio a Dante nel XX canto dell’Inferno. Ecco i versi più famosi: “Li uomini poi che ’ntorno erano sparti s’accolsero a quel loco, ch’era forte per lo pantan ch’avea da tutte parti.
Fer la città sovra quell’ossa morte; e per colei che ’l loco prima elesse, Mantua l’appellar sanz’altra sorte”.Però conosciamo l’anno o almeno quello che viene indicato da Stefano Gionta e da Raffaello Toscano che scrivono in versi: “Questa bella del lago alma reina fu pria di 60 anni edificata ch’avesse Troia l’ultima rovina.”