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Perché la morte e non la nascita di Matilde di Canossa? Il primo motivo è che non conosciamo il compleanno della grancontessa ma la data della sua dipartita. Il secondo è che Mantova non è una città che ama i Canossa e Matilde men che meno. E’ la grande rivalità tra vecchio mondo e nuovo mondo, tra campagna e città, tra nobili e nuovi ricchi, i mercanti.
Ecco perché quando muore Matilde Mantova si sente libera e dopo questo evento arriverà il libero comune, le guerre contro l’imperatore e alla fine i Bonacolsi e i Gonzaga.
Matilde bambina a Mantova
Matilde di Canossa nasce a Mantova nel 1046 secondo la maggior parte degli storici. E’ probabilmente lei che vediamo bambina in braccio alla balia nell’affresco che racconta la seconda scoperta della reliquia dei Sacri Vasi (lo troviamo nella cappella di San Longino, la terza grande sulla destra). Matilde cresce a Mantova di fianco al padre Bonifacio che viene ucciso quando lei ha solo 6 anni. Questa morte che avrebbe potuto interrompere il rapporto con la città la porterà a costruire la Rotonda di San Lorenzo, una chiesa circolare che, nelle forme, ricorda il Santo Sepolcro di Gerusalemme e scioglie idealmente il voto del padre che avrebbe voluto recarsi in Terra Santa come pellegrino.
Mantova torna all’impero
Mantova non ama i Canossa e lo dimostra l’assassinio di Bonifacio. Perché questa avversione per Matilde e una predilezione per l’imperatore? Provo a spiegarlo con un paragonnoe forse troppo estremo ma efficace, almeno secondo me. E’ la differenza che passa nei rapporti tra dipendenti e titolare di una piccola azienda o di una multinazionale. Nel caso dell’amministratore delegato di una multinazionale possiamo pensare che il suo potere sia sì assoluto ma mediato da un consiglio di amministrazione e soprattutto dalla distanza rispetto alle filiali locali. Nel caso della piccola azienda invece il titolare è molto vicino ai lavoratori (anche troppo), lavora spesso insieme a loro e le sue decisioni vanno applicate subito, altrimenti te le ricorda ogni 10 minuti. In altre parole a Mantova preferivano essere governati da un potere distante che da una grancontessa vicina. Per questo nel 1091 la città cede all’imperatore Enrico IV e Matilde riuscirà a riconquistare la sua capitale solo nel 1114, un anno prima della morte.
Sabato 24 luglio 1115: la morte di Matilde alla vigilia della festa di San Giacomo Maggiore
Matilde muore il 24 luglio del 115 a Bondanazzo di Roncore. E’ la vigilia della festa di San Giacomo Maggiore e la grancontessa immobilizzata a letto si è fatta costruire una cappella dedicata al santo dei pellegrini proprio di fronte alla sua stanza, in modo da poter assistere alla messa. E’ una sorta di contrappasso: l’ultima erede dei Canossa, una dinastia legata al castello e alla montagna, muore nel bel mezzo della pianura padana; la donna che ha sempre viaggiato per i suoi dominii senza fermarsi mai è bloccata a letto dalla gotta. Le ultime volontà di Matilde sono di essere sepolta presso il monastero di San Benedetto in Polirone dove i monaci benedettini avrebbero cantato in eterno le sue lodi e pregato per la salvezza della sua anima.
Matilde sempre in viaggio, anche dopo la morte…
Matilde è davvero sempre in viaggio. Nel medioevo le persone importanti come i papi e gli imperatorisi spostavano continuamente anche per far vedere che erano ancora vivi e potevano esercitare il loro potere. Basti pensare che quando a Mantova arriva la falsa notizia della morte di Matilde i mantovani escono dalle mura della città e demoliscono il castello matildico di Rivalta sul Mincio come festeggiamento della fine del dominio canossiano. Quando invece si scopre che la grancontessa è viva e sta arrivando i mantovani impetrano il suo perdono tramite il vescovo. Ebbene dopo i viaggi in vita Matilde viaggerà anche dopo la morte con i vari spostamenti del suo corpo. La prima sepoltura sarà nel monastero di San Benedetto in Polirone nella cappella di Santa Maria dove i monaci cantavano le sue lodi e pregavano in eterno per la salvezza della sua anima. Poi Matilde sarà spostata in un sepolcro marmoreo posto di fianco alla sagrestia oggi vuoto perché la grancontessa riposa nella Basilica di San Pietro. Fu il papa Urbano VIII Barberini ad “acquistare” il corpo dai monaci del Polirone: quando le spoglie di Matilde arrivarono a Roma Bernini non aveva ancora completato il monumento funebre e la grancontessa fu temporaneamente collocata in Castel Sant’Angelo.
La storia si trova anche sugli scaffali del supermercato: Orval, la birra di Matilde
L’ultima storia è la più curiosa perché lega Matilde ad un prodotto che si trova sugli scaffali del supermercato: la Orval, una birra trappista. Si tratta di una vicenda leggendaria legata al periodo in cui l’erede dei Canossa si era sposata con Goffredo il Gobbo e viveva nel nord Europa. Durante un viaggio Matilde decise di rinfrescarsi con le acque di una fonte costruita nei pressi di un monastero benedettino. Scese da cavallo e mentre immergeva le mani nella fontana perse l’anello nuziale, scoppiando in un pianto a dirotto. Un pesce, secondo la leggenda una trota, impietosita dalla disperazione di Matilde recuperò l’anello e glielo riportò. Ancora oggi chi va ad Orval trova ancora la fonte vicino alle rovine dell’abbazia medioevale e nei pressi del nuovo monastero trappista costruito nel XIX secolo (e ancora abitato dai monaci). Se poi si reca allo spaccio del monastero può acquistare, pane, formaggio e soprattutto la famosa birra con una bottiglia dalla forma di birillo e un’etichetta a losanga con un pesce con un anello in bocca. E’ l’anello nuziale di Matilde che lega una birra trappista alla pianura e dimostra che la grande storia passa anche dagli scaffali di un supermercato.
Questo è il quarto appuntamento di una serie dedicata ai 10 giorni che hanno cambiato la storia di Mantova. Si tratta di una scelta personale che mi consente di raccontare Mantova in sintesi e in modo divertente e stimolante.
Eccovi la serie completa che sarà pubblicata a cadenza periodica.
I 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova
1. 1422 La fondazione di Mantova da parte di Manto
2. 15 ottobre 70 A.C. Il Compleanno di Virgilio
3. 804 la scoperta della reliquia del Sangue di Cristo (12 marzo 1048 – sabato)
4. 24 luglio 1115 la morte di Matilde di Canossa (sabato)
5. 1199 intervento di Alberto Pitentino
6. 16 agosto 1328 i Gonzaga prendono il potere (martedì)
7. 16 giugno 1465 Mantegna inizia a dipingere nella Camera degli Sposi (domenica)
8. 2 aprile 1530 la festa a Palazzo Te per Carlo V (sabato)
9. 18 luglio 1630 il Sacco di Mantova (giovedì)
10. 7 dicembre 1852 L’esecuzione dei Martiri di Belfiore (martedì)