
Sabbioneta, la città ideale di Vespasiano Gonzaga, colpisce i visitatori che la vedono immutata rispetto al tempo del fondatore. Eppure anche “la piccola Atene” o “nova Roma” ha subito le vicissitudini del tempo con modifiche molto evidenti (come ad esempio le due brecce nelle mura all’inizio del novecento con cui i suoi abitanti volevano rompere l’incantesimo del blocco) oppure lo spostamento delle statue cittadine (da un luogo all’altro della cittadina o addirittura da Sabbioneta a Mantova durante il periodo austriaco).
Prendiamo ad esempio la staua di Pallade Atena o Minerva che dir si voglia posta al centro della Piazza d’Armi.