Il dibattito sulla città ideale nasce durante il Rinascimento italiano ed è una riflessione che vede impegnati architetti come Leon Battista Alberti, artisti come Mantegna o personaggi come il papa Pio II Piccolomini.
Ma la città ideale è davvero un posto in cui sarebbe bello vivere?
Sabato 20 gennaio alle 15.00 presso la sede della Società per il Palazzo Ducale in piazza Sordello Giacomo Cecchin racconterà vita, morte e miracoli del sogno di costruire il paradiso in terra partendo da esempi come Pienza, Palmanova o Sabbioneta per arrivare ai monasteri e alle città della modernità.

Bel libro questo di Fabio Isman inserito all’interno di una collana del Mulino dal titolo Ritrovare l’Italia (ci torneremo in futuro per altri volumi). Si tratta di un viaggio tra le città ideali che punteggiano l’Italia e che nascono dall’idea tutta rinascimentale di realizzare luoghi a misura d’uomo. Nel testo si parte dalle più famose e note come ad esempio la nostra Sabbioneta (forse però uno dei capitoli più deboli del libro*), Pienza o Palmanova per arrivare a luoghi meno noti ma altrettanto ricchi di fascino come ad esempio Terra del Sole (in Romagna nel comune di Castrocaro) o villaggi operai come quelli di San Leucio a Caserta, Crespi d’Adda oppure Rosignano Solvay.