1411980600_hamlet_poster_____Shakespeare e impresa: un binomio apparentemente lontano e in realtà produttivo di stimoli e suggestioni. Giovedì 4 dicembre al Teatro Sociale di Mantova Apindustria ha portato in scena un’idea di Giacomo Cecchin per legare imprenditoria e personaggi scespiriani (Amleto, Macbeth e Enrico V) oltre a Cyrano de Bergerac di Rostand. Sul palco Claudio Soldà, Eros Tugnoli, Davide Foroni e Giacomo Cecchin.

Di seguito trovate l’intervento conclusivo dello spettacolo e l’articolo uscito sulla Gazzetta di Mantova.E alla fine il filo conduttore di questa storia è l’uomo, con le sue sconfitte e le sue vittorie. Tutto il mondo è palcoscenico dice lo zio Will e noi, uomini e donne, semplicemente attori. I personaggi di Shakespeare e di Rostand parlano ancora oggi al nostro cuore e alla nostra mente.
Amleto che non sa decidere e muoiono tutti.
Macbeth che decide male e muoiono tutti.
Enrico V che decide bene e muoiono gli altri i suoi nemici.

SPOILER Amleto e Macbeth sono soli. Enrico fa rete e convince del suo progetto i soldati. Dove vedono il pericolo. Lui vede opportunità.
Dove i generali vedono la sconfitta lui pensa ad una battaglia più gloriosa.
E’ pronto a morire con loro e per loro.
Ma è Cyrano quello che è pronto a sacrificare tutto per la sua libertà.

E’ questa la caratteristica che vediamo nei nostri imprenditori.

Hanno scelto di essere imprenditori perché possono scegliere i propri obiettivi, possono costruire il proprio futuro e dicono NO GRAZIE a tutti quelli che tentano di fargli perdere la voglia di impegnarsi. A chi gli dice:
Prendi le scorciatoie NO GRAZIE!
Non rispettare i patti NO GRAZIE!
Sfrutta gli altri NO GRAZIE, NO GRAZIE, NO GRAZIE!
Questa è la storia che raccontano ogni giorno le nostre imprese. Una storia fatta di tenacia, di impegno, di sacrificio di coraggio.
Una storia, dieci storie, mille storie che messe una a fianco dell’altra ci raccontano un Paese completamente diverso da quello che descrivono giornali e televisione.
Un Paese vivo, che ha voglia di fare, fatto di uomini e donne e delle loro storie, della loro creatività, della loro concretezza.
Abbiamo bisogno di un Paese che sappia ascoltare gli imprenditori, abbiamo bisogno di una politica che possa supportare le imprese, abbiamo bisogno di un William Shakespeare che le sappia raccontare.
Perché solo così potremo capire il loro esempio di coraggio, forza e libertà.

Api, gli auguri da Shakespeare – Articolo dalla Gazzetta di Mantovaestratto_gdm(full permission)

Anche quelli di Shakespeare erano tempi di crisi. Le banche non davano facilmente credito. A Londra i banchieri erano chiamati “lombardi”, Lombard Street era ed è la via della banche. Il povero Shakespeare dovette ingegnarsi non poco per diventare quell’imprenditore che fu. Le sue opere lui non le pubblicava, se le teneva care e le faceva fruttare nei teatri: erano il capitale della sua azienda. Altri beni erano il teschio (simbolo della morte, Amleto), la corona (il potere, Enrico V) e così via. E poi – lui che era un provinciale, veniva dalla cittadina di Stratford – aveva messo su un teatro a Londra, il Globe. Non c’è quindi da stupirsi se ieri sera Apindustria ha adottato Shakespeare e lo ha portato al Teatro Sociale per celebrare i 450 anni dalla sua nascita. Un modo intelligente per fare gli auguri di Natale, un brindisi scespiriano per gli imprenditori dell’associazione delle piccole e medie industrie di Mantova e provincia e per le loro famiglie. Un colpo di genio a cominciare dagli attori che erano sul palco. Un solo vero attore, Claudio Soldà, mentre gli altri tre erano musicantore, narrattore e formattore. Nel senso che Davide Foroni era un mix di musico e cantore, Giacomo Cecchin di narratore e attore e Eros Tugnoli un docente che fa formazione e si diverte a recitare. Testi ridotti e rielaborati per l’occasione presi da Amleto, Macbeth e Enrico V, due tragedie e un dramma storico. «Shakespeare ha saputo cogliere nelle sue opere la drammaticità e la forza dell’uomo, in un contesto difficile è riuscito a creare entusiasmo, che è quello che le nostre imprese cercano di fare», ha detto il presidente Apindustria Francesco Ferrari nella prolusione allo spettacolo. Insomma la forza dell’immaginazione per promuovere lo sviluppo culturale e anche quello economico. Alla fine del “viaggio alla scoperta dei valori d’impresa” attraverso Shakespeare c’è stato il brindisi nel foyer. Gilberto Scuderi