Tag

, , , , , ,

La camera degli sposi di Andrea Mantegna non è una stanza da letto nuziale ma lo studiolo di Ludovico II Gonzaga. Qui il marchese lavorava e riceveva gli ambasciatori e qui dormiva in un letto da campo posto nell’angolo buio della sala. La scena che ci interessa oggi è quella della famiglia Gonzaga rappresentata mentre fa colazione (Ludovico II Gonzaga ha ancora ai piedi le pantofole), una scena privata cui sono presenti oltre alla moglie del signore di Mantova, Barbara di Brandeburgo, altre donne. Non sono gli unici personaggi femminili presenti nella stanza (basti guardare alle tre donne – o forse è la stessa – che si agghindano mentre osservano dalla balaustra dell’occhio dipinto) ma sono quelli più interessanti anche se non di tutte conosciamo il nome. Ecco allora  5 donne da osservare nella Camera degli Sposi, sopra il camino…

Barbara di Brandeburgo – è la marchesa di Mantova, moglie di Ludovico II e nipote dell’imperatore. I turisti di solito osservano che il marchese non è un Adone ma anche lei non scherza, soprattutto con questa acconciatura che garantisce la fronte alta (molto alla moda per l’epoca) ma sicuramente non le dona. Barbara era una donna intelligentissima, che aveva studiato alla scuola di Vittorino da Feltre dopo essere arrivata a Mantova a soli 11 anni. La suocera Paola Gonzaga la protegge e lei garantirà a Ludovico una numerosa prole. Barbara rimane al fianco del marito fino alla fine e quando il marchese morirà di peste nel 1478 interviene per risolvere il problema del testamento andato perduto. Sarà Barbara a raccontare le volontà di Ludovico dividendo il marchesato tra i figli.

Paola Gonzaga – è la bambina che regge in mano una mela e la offre alla madre. Paoletta è la piccola di famiglia, l’ultimogenita nata quando la marchesa Barbara aveva 41 anni. Non sembra una bellezza eppure anche per lei si aprirono le porte del matrimonio e nel 1478, a soli 15 anni andò in sposa al conte Leonardo di Gorizia, dove alla fine morì nel 1497 senza aver avuto figli maschi. La ragazzina è dipinta da Mantegna con una coroncina tra i capelli e di fianco al fratellino Ludovico (presente anche nella scena dell’incontro) e che sarà un futuro vescovo di Mantova. Chissà se è un caso che la mela in mano a Paoletta la si trovi anche stretta nel pugno di uno dei putti che giocano, si sporgono e occhieggiano dall’occhio della volta.

Barbarina Gonzaga – è la ragazza che in piedi dietro alla madre sembra voltarsi verso il richiamo di qualcuno che non si vede. E’ la bella di famiglia e andrà sposa al “Barbuto”, ovvero  Eberardo V di Württemberg, in uno di quegli scambi nord-sud che spesso si trovano nella famiglia Gonzaga. Anche lei come Paola non darà figli maschi al marito ma le lettere che si scambia con la madre che la consiglia e le suggerisce come comportarsi (lei tedesca in Italia) e le sue risposte sulle difficoltà di inserirsi in una corte tedesca (lei italiana trapiantata al nord) sono davvero interessanti. Nel ritratto della Camera ha un viso ancora fresco, incorniciato da due ciocche di capelli che sfuggono alla complessa acconciatura e le attribuiscono un non so che di sbarazzino.

La nutrice – con la sua cuffia in testa e lo sguardo abbassato che riflette su chissà cosa la nutrice la troviamo alle spalle di Barbarina. Forse è la persona che ha aiutato la marchesa di Mantova ad allevare le ragazze di casa (in alcune lettere il cardinale Ercole che vivrà quasi 70 anni dopo le definirà “le mandrie gonzaghesche”) ma sicuramente è una persona considerata di casa se ritenuta degna di essere raffigurata all’interno della Camera degli sposi. A differenza di Barbara di Brandeburgo con la fronte alta la nutrice indossa una fascia sotto la cuffia che la fa assomigliare ad una suora. Sembra quasi un personaggio shakespiriano, come la nutrice di Giulietta che la ama come una figlia e non sa resistere alle richieste della ragazza, nonostante debba rispettare il volere dei genitori (naturalmente non esiste un documento a suffragio del fatto che questo personaggio sia una balia o nutrice, ma la suggestione di Shakespeare e di Romeo e Giulietta è stata troppo forte).

La nana Lucia – è ai piedi della marchesa Barbara così come Rubino, il cane prediletto del Marchese, è sotto la sedia di Ludovico II. Una nanetta che faceva da dama di compagnia e che probabilmente si chiamava Lucia (qui trovate l’articolo del prof. Rodolfo Signorini che presenta la sua ricerca sull’identificazione del personaggio della Camera degli Sposi). E’ l’unico personaggio della Camera che guarda fuori dalla parete dipinta e ci invita a partecipare a questa scena. Anche lei con una cuffietta in testa che lascia trasparire i capelli e con un abitino fatto su misura e che la fa assomigliare ad una bambola (non bella però ma un tipo). E’ una dei tanti nani di corte che affollano la storia della famiglia Gonzaga e le pareti dipinte del Palazzo: da quello che si trova nel giuramento di Luigi Gonzaga a quello in armatura degli affreschi di Pisanello per arrivare al famoso appartamento dei Nani. Non a caso Gianni Rodari scrisse la famosa filastrocca I Nani di Mantova (per approfondire sempre su questo blog cliccate qui).

Giacomo Cecchin

(post modificato il 6 gennaio 2019 nella voce relativa alla nana della Camera degli Sposi sulla base delle ricerche del prof. Rodolfo Signorini. Qui di seguito trovate il testo originale.
<<La nana Diamantina – è ai piedi della marchesa Barbara così come Rubino, il cane prediletto del Marchese, è sotto la sedia di Ludovico II. Una nanetta che faceva da dama di compagnia e che probabilmente si chiamava Diamantina. E’ l’unico personaggio della Camera che guarda fuori dalla parete dipinta e ci invita a partecipare a questa scena. Anche lei con una cuffietta in testa che lascia trasparire i capelli e con un abitino fatto su misura e che la fa assomigliare ad una bambola (non bella però ma un tipo). E’ una dei tanti nani di corte che affollano la storia della famiglia Gonzaga e le pareti dipinte del Palazzo: da quello che si trova nel giuramento di Luigi Gonzaga a quello in armatura degli affreschi di Pisanello per arrivare al famoso appartamento dei Nani. Non a caso Gianni Rodari scrisse la famosa filastrocca I Nani di Mantova (per approfondire sempre su questo blog cliccate qui). (il nome Diamantina è un’ipotesi non suffragata da documenti d’archivio ma da un racconto contenuto nel testo Il Rinascimento italiano a piene mani . Questo scrivo per evitare che qualcuno citi questo piccolo testo divulgativo come un riferimento storicamente accertato)>>.

SUL TEMA DELLE 5 COSE POTETE ANCHE LEGGERE SU QUESTO BLOG:

  1. 5 discese a rotta di collo a Mantova da provare almeno una volta in bicicletta
  2. 5 teatri o luoghi di spettacolo che forse non sapevate esistessero a Mantova
  3. 5 speziali mantovani tra veleni, frecce e giardini
  4. 5 viste da non perdere passeggiando per le vie del centro
  5. 5 scorci da osservare a Mantova guardando in basso
  6. 5 passi sulle tracce di Matilde di Canossa a Mantova
  7. 5 particolari da osservare a Mantova passeggiando con il naso all’insù
  8. 5 modi diversi per guardare la Camera degli Sposi
  9. Come sembrare mantovano in 5 semplici mosse durante il Festivaletteratura
  10. 5 altri luoghi che rendono la storia di Mantova un po’ più oscura
  11. 5 location mantovane del film La Marcia su Roma
  12. 5 stranezze o curiosità sul Santuario delle Grazie
  13. 5 luoghi per ritrovarsi in una Mantova oscura
  14. Nel giorno di San Lorenzo 5 anni fondamentali per la Rotonda
  15. 5 commenti su Mantova che non trovate su Trip Advisor
  16. 5 ramarri o salamandre a Palazzo Te tra soffitti, camini e affreschi
  17. 5 luoghi “finanziari” da riscoprire a Mantova tra Ghetto, Rotonda e credito (la city della Manhattan padana)
  18. 5 balconi angolari in una Mantova da osservare con gli occhi all’insù
  19. 5 porte che chiudevano Palazzo ducale tra Lanzichenecchi, Teatri e Giardini
  20. 5 gatti o particolari felini a Mantova tra egizi, quadri e palazzi
  21. 5 cani da osservare nella Camera degli Sposi
  22. 5 facciate da osservare a Mantova tra cani, diamanti e candelabri
  23. 5 autobus da prendere a Mantova tra profili, contrasti e storie da non perdere
  24. 5 storie di musica e musicisti legate a Mantova per ascoltare, sognare e scoprire
  25. 5 luoghi di Palazzo Ducale per ascendere al Paradiso
  26. 5 chiese mantovane dedicate a Maria tra santuari, coccodrilli e miracoli vari
  27. 5 modi di riscoprire Mantova al Louvre tra Mantegna, Giulio Romano e Caravaggio
  28. 5 nomi di vie o piazze legate al lavoro tra gioielli, pescivendoli e lattonai
  29. 5 luoghi a Mantova dove raccontare storie d’amore, non sempre a lieto fine
  30. 5 libri da leggere dopo essere stati a Mantova tra guide artistiche, rosse e definitive
  31. 5 immagini di San Longino tra cavalieri, basiliche e cappelle private
  32. 5 esempi di indigestione urbana tra chiese, palazzi e vicoli
  33. 5 libri da leggere prima di venire a Mantova tra mondo piccolo, matrimoni e segreti di stato
  34. 5 balconi da cui osservare Mantova tra grate, giardini e mercati
  35. 5 papi a Mantova tra Sangue di Cristo, crociate e san Luigi Gonzaga
  36. 5 stranezze da non perdere a Palazzo ducale tra nani, arazzi e giardini pensili
  37. 5 palazzi con panchine incorporate tra vescovi, alberghi e marchesi
  38. 5 storie d’amore a San Valentino tra Gonzaga, Shakespeare e Rigoletto
  39. 5 case mantovane tra mercanti, architetti e pittori per non parlar di santi ed eretici
  40. 5 domande da non fare ad una guida mantovana tra Gonzaga, reliquie e geografia
  41. 5 palazzi con i merli ciechi tra Luca Fancelli, podestà e massari
  42. 5 poeti passati per Mantova tra cavalieri, crociate e fiabe
  43. 5 musei particolari tra monete, armature e giardini segreti
  44. 5 cinema ancora attivi a Mantova tra multisale, cinema d’essai e gallerie scomparse
  45. 5 fumetti dove si cita Mantova tra Topolino, Shakespeare e la Pimpa
  46. 5 spettri da cercare in giro per la città tra esecuzioni, duelli e frecce avvelenate
  47. 5 cose da fare a Mantova in una notte nebbiosa tra fantasmi, pozzi e conventi scomparsi
  48. 5 campanili medievali tra conventi, condominii e lievi pendenze
  49. 5 particolari da non perdere nella Camera degli Sposi tra mele, scritte e un indice isolato
  50. 5 carceri storiche a Mantova tra Gonzaga, Austriaci e conventi
  51. 5 piccoli sagrati tra Spoon river, gesuiti e Napoleone
  52. 5 luoghi “naneschi” a Palazzo ducale tra scale sante, camera degli sposi e cavalieri
  53. 5 luoghi di spettacolo dove si faceva cinema e che non ci sono più
  54. 5 santi da festeggiare a Mantova tra porcellini, mantelli e martirii
  55. 5 reliquie della passione tra sangue, spugna e pietra dell’unzione
  56. 5 donne gonzaghesche da ricordare tra esecuzioni, testamenti mancati e matrimoni non riusciti
  57. 5 luoghi dove si fa cinema, musica o teatro nella capitale dello spettacolo
  58. 5 fontane mantovane da assaporare tra piazze, giardini e nasi
  59. 5 opere d’arte rubate da Napoleone tra Mantegna, Giulio Romano, Veronese e Rubens
  60. 5 porti della città vecchia tra ponti, catene e torri
  61. 5 luoghi del libro vissuto tra bancarelle, libracci e biblioteche
  62. 5 capitelli da osservare tra Gonzaga, Bonacolsi, Visconti e damnatio memoriae
  63. Altri 5 film mantovani tra Shakespeare, Verdi e nudi integrali
  64. 5 film girati a Mantova tra portaborse, condottieri e una storia personale
  65. 5 tappe per un pellegrinaggio alle Grazie tra domenicani, francescani e miracoli lacustri
  66. 5 luoghi napoleonici a Mantova tra santi, fortezze e appartamenti imperi
  67. nella notte di San Lorenzo 5 zodiaci mantovani da non perdere
  68. 5 altre biblioteche mantovane tra musica, enciclopedie e opere d’arte
  69. 5 luoghi incantati tra libri, lettere e documenti
  70. Altri 5 passaggi segreti urbani tra sacri vasi, lavandaie e Charles Dickens
  71. 5 Gonzaga da non dimenticare tra colpi di stato, cardinali e prove di virilità
  72. 5 animali gonzagheschi a Palazzo Te tra stemmi, imprese e camini
  73. 5 particolari lascivi da cercare a Palazzo Te tra selfie, cigni e lato B
  74. 5 ulteriori passaggi segreti urbani tra mura, ferrovie e giardini
  75. 5 coccodrilli tra santuari, Gonzaga e musei naturalistici
  76. 5 labirinti in cui perdersi tra Gonzaga, canneti e siepi
  77. 5 statue erranti tra santi, poeti, eroi e martiri di Belfiore
  78. 5 madonne miracolose tra maggio, terremoti e assedi
  79. 5 momenti storici in cui sarebbe stato meglio non essere a Mantova
  80. 5 soste per fare una pausa nel corso della giornata
  81. 5 luoghi visitati da Shakespeare a Mantova durante il viaggio in Italia
  82. 5 luoghi frequentati da Romeo nel suo esilio mantovano
  83. 5 torri tra sale, zucchero e gabbie
  84. 5 momenti storici dove sarebbe stato bello essere a Mantova
  85. 5 escursioni fuori porta
  86. 5 laghi a Mantova
  87. 5 statue di Virgilio
  88. 5 modi per arrivare alla riva del Rio
  89. 5 cappelle o chiese in Palazzo ducale
  90. 5 piazze create dal caso
  91. 5 ponti sul Rio
  92. 5 cavalcavia da osservare
  93. 5 salite mozzafiato
  94. 5 scorciatoie da scoprire
  95. 5 piazze da incorniciare
  96. 5 posti del cuore