Tag

, , , , , , ,

Era un sabato il 18 gennaio del 1919 quando i vincitori della Grande Guerra si ritrovarono a Parigi per aprire la Conferenza di Pace che avrebbe dovuto sistemare le cose dopo il conflitto e avrebbe dovuto impedire il nascere di nuove guerre.
“Il est plus facile de faire la guerre que la paix.” E’ la frase attribuita a Georges Clemenceau, il primo ministro francese e che rappresenta molto bene i risultati della pace di Parigi.
Si trattò di un trattato che, lungi dal risolvere i problemi, ne creò degli altri e, anzi, fu una delle cause che portò alla scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Per questo è istruttivo approfondire gli avvenimenti di quei sei mesi del 1919 in cui Parigi divenne il centro del mondo e i 4 vincitori tentarono di portare a casa il massimo vantaggio per il loro Paese mettendo a nudo le loro capacità ed evidenziando i loro difetti.
Stiamo parlando di Georges Clemenceau (Francia), David Lloyd George (Regno Unito), Wodrow Wilson (Stati Uniti) e Vittorio Emanuele Orlando (Italia).
Suggerisco alcuni libri per chi volesse leggere qualcosa per provare a intuire le dinamiche che guidarono questi quattro paesi nei negoziati e come si arrivò a quella che viene chiamata “la pace mancata”: La Conferenza di Parigi e gli anni dal 1919 al 1939 diventano quindi l’intervallo di una guerra mondiale in due fasi ovvero in un primo tempo (1914-1918) e in un secondo tempo (1939-1945).
Eccoli qui:
1. Fare la pace: vincitori e vinti in Europa
Sergio Valzania (Salerno 2011)
2. La pace mancata: la Conferenza di Parigi e le sue conseguenze
Franco Cardini-Sergio Valzania (Mondadori 2018)
3. Sei mesi che cambiarono il mondo: Parigi 1919
Margaret MacMillan – (Il Giornale 2009) 

Giacomo Cecchin