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Oggi si festeggia San Rocco, uno dei santi più venerati nel Medioevo dove si invocava la sua protezione contro la peste. La sua storia è molto particolare: nativo di Montpellier arrivò in Italia in pellegrinaggio verso Roma dove dimostrò la sua capacità taumaturgica sanando molti ammalati di peste.
Al rientro verso la Francia fu colpito dalla pestilenza nei dintorni di Piacenza ma si salvò grazie anche all’aiuto di un cane che divenne poi uno dei suoi simboli iconografici insieme alla piaga della peste sulla gamba, al mantello, alla conchiglia e al bordone da pellegrino. Morì a Voghera tra il 15 e il 16 agosto del 1379 (?).
Moltissime sono le chiese a lui dedicate e chiudiamo con tree segnalazioni:
1) San Rocco e la Madonna del Terremoto – a Mantova troviamo San Rocco a fianco della Vergine con il bambino detta del Terremoto in piazza Canossa. Lo si riconosce dalla conchiglia posta sul mantello (la cappa santa che troviamo anche sul mantello o cappello di San Giacomo Maggiore). L’immagine di copertina è quella della Vergine del Terremoto con San Rocco (a destra per chi guarda).
2) La Scuola Grande di San Rocco a Venezia – è una delle Scuole più importanti di Venezia ed è stata decorata da Jacopo Robusti detto il Tintoretto. Qui troviamo il famosissimo dipinto che raffigura il santo con uno scorcio molto ardito, inserito all’interno di un’ovale nel soffitto della Sala della Crocifissione. Lo potete vedere nell’immagine riportata qui sotto.

3) Vinicio Capossela e l’arco di San Rocco – in una delle sue canzoni più famose, Che coss’è l’amor, il cantautore cita la festa di San Rocco. Ecco i versi del testo e un video dove ascoltare la canzone.
“Ahi, permette signorina sono il re della cantina volteggio tutto crocco sotto i lumi dell’arco di San Rocco ma s’appoggi pure volentieri fino all’alba livida di bruma che ci asciuga e ci consuma”

Per approfondire
Un articolo su La Madonna del Terremoto
Il sito ufficiale della Scuola Grande di San Rocco
La pagina di Wikipedia dedicata a San Rocco