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Una delle celle del Castello di San Giorgio che accolsero i Martiri di Belfiore

Lo sapevate che a Mantova durante il Risorgimento c’erano più carceri che alberghi?

E che c’era anche il Palazzo del Diavolo?

Nella cinquina numero 22 del libro Mantova, 5 cose che so di lei, vi facciamo fare un viaggio nella Mantova oscura, quella della periferia, quella dei delitti e delle pene.

Tutti sanno che all’ultimo piano del Castello di San Giorgio c’erano le carceri dei Martiri di Belfiore ma forse pochi conoscono il nome del Carcere della Mainolda, che si trovava nella via omonima. Per chi passa da quelle parti basta alzare gli occhi e vedere la lapide che lo ricorda.

Se ci fosse stata una classificazione delle prigioni austriache con le stelline, il carcere della Mainolda ne avrebbe prese cinque visto dal lato dei secondini e 0 per i prigionieri.

Se invece volete sapere dov’era il Palazzo del Diavolo, questa volta non vi sveliamo niente, dovrete trovare le informazioni sul libro!

Per approfondire:
5 carceri storiche a Mantova tra Gonzaga, Austriaci e conventi
5 altri luoghi che rendono la storia di Mantova un po’ più oscura
Giacomo Cecchin racconta le Carceri dei Martiri di Belfiore su Mantova Segreta
I Martiri di Belfiore sulla Treccani on-line