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Nel 2026 si arriva alla fine delle celebrazioni degli 8 secoli dalla morte di San Francesco e quindi potrebbe essere l’occasione migliore per organizzare un itinerario alla scoperta degli eremi francescani. Sono luoghi dove si respira un’atmosfera particolare: paesaggi rustici e solitari, costruzioni semplici e a misura d’uomo e a volte capolavori come le terracotte policrome dei Della Robbia.
Scendere da San Sepolcro verso Assisi e poi risalire per La Verna è davvero un viaggio nel tempo. San Francesco ha viaggiato moltissimo a piedi e a dorso d’asino e ripercorrere le sue tracce è davvero un’esperienza unica. Ecco alcune possibili tappe per un percorso tra gli eremi francescani che che ho descritto in questa doppia pagina pubblicata su MCG – Mantova Chiama Garda.
Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Ottobre 2025/Novembre 2025
ANDARE PER EREMI FRANCESCANI
Tre tappe in Appennino
Speciale Turismo
a cura di Giacomo Cecchin
Montecasale in Valtiberina: un affaccio sull’Alto Tevere
A pochi chilometri da Sansepolcro, in una piega boscosa dell’Appennino, il complesso di Montecasale prende forma attorno al 1212 sul tracciato della via regia di Ancona: un luogo solitario ma anche un crocevia nella logica francescana di essere separati dal mondo ma nel mondo.
La piccola chiesa introduce a un ambulacro ribassato e, tramite un passaggio scavato nella roccia, alla grotta dove Francesco pregava e riposava.
Il convento si appoggia al pendio con celle essenziali. La tradizione ricorda in questo luogo le soste di Sant’Antonio da Padova, grande predicatore, e di San Bonaventura da Bagnoregio che diventerà generale dell’Ordine francescano e sarà uno dei biografi di San Francesco.
Negli ultimi anni il calendario francescano è diventato una sequenza di anniversari: nel 2023 la Regola bollata e il Presepe di Greccio; nel 2024 otto secoli dalle Stimmate alla Verna; nel 2025 il Cantico delle creature e nel 2026 l’ottavo centenario della morte di Francesco.
È il momento giusto per un itinerario nei luoghi più cari a San Francesco: gli eremi, dove si respira ancora lo spirito delle origini tra devozione, silenzio e pellegrinaggio.
Proponiamo un itinerario breve che attraversa l’Appennino tra Toscana e Umbria: l’eremo di Montecasale, l’eremo delle Carceri e il santuario della Verna.
All’eremo di Montecasale la leggenda incontra la cronaca con l’episodio della “conversione” dei tre ladroni, narrato nei Fioretti e nello Speculum perfectionis. È la storia di un eremo che si confronta con il mondo e non gli volta le spalle.
Qui si possono osservare le cellette dei frati, la chiesa ampliata tra XV e XVI secolo con la statua mariana duecentesca e l’oratorio costruito al posto della cella di San Francesco, con tre reliquiari e la roccia che fu il suo letto, vero cuore mistico del romitorio.
Dalla terrazza del convento si domina l’Alta Valtiberina e si respira un’atmosfera che riporta ai francescani delle origini, che alternavano la predicazione e i pellegrinaggi alla penitenza in solitudine eremitica. Montecasale è spesso definita una “Verna in miniatura”, prologo ideale al grande santuario.
Eremo delle Carceri: un luogo d’incanto alle pendici del Subasio
Sopra Assisi, lungo una strada oggi percorribile in auto ma un tempo impervia e immersa nel bosco, si incontra l’eremo delle Carceri, piccolo convento nascosto nel lecceto del monte Subasio. Il nome rimanda alle grotte dove gli eremiti “si carceravano” per pregare.
La comunità si sviluppa nel Quattrocento con Bernardino da Siena, incorporando l’oratorio primitivo e la grotta attribuita a Francesco e ad alcuni suoi compagni, come Bernardo da Quintavalle.
È uno dei luoghi più suggestivi dell’esperienza francescana: vicino ad Assisi ma separato dalla città affollata di turisti.
Il suggerimento è di arrivare verso sera, quando la luce si fa lieve filtrando tra gli alberi e la pietra si accende nell’attesa del tramonto. Si scoprono un refettorio essenziale, corridoi scavati nella roccia, una scala lucidata da secoli di passaggi, celle tutte uguali e sobrie, il letto di pietra del santo e, all’esterno, la gola boscosa che si apre su improvvisi scorci della Valle Umbra e di Assisi: una contemplazione che non esclude il mondo ma lo riconosce come parte del creato.
La Verna: il crudo sasso tra Tevere e Arno
Sull’orlo del Casentino, la Verna appare come un blocco di roccia caduto dal cielo. L’accesso storico da Chiusi della Verna si apre su un pianoro ombroso di faggi e pini, da cui si diramano percorsi che, oltre le architetture cresciute nei secoli, riportano all’ossatura primitiva del romitorio.
Qui si incontrano la grotta di Francesco con il letto di pietra, il corridoio delle Stimmate, il Precipizio e soprattutto il Sasso Spicco, macigno sospeso dove la tradizione colloca il confronto tra il santo e il demonio.
Nel 1224 la “quarantena” di Francesco tra l’Assunta e San Michele segna la storia francescana con il sigillo delle Stimmate, ricordato anche da Dante nella Divina Commedia.
Il percorso nel convento offre capolavori come le terrecotte di Andrea della Robbia, reliquie del santo e la processione quotidiana dei frati che ne custodisce la memoria.
La Verna è un luogo a metà tra natura e religione, una delle soste più amate da San Francesco e un convento che ancora oggi consente un viaggio nel tempo, alle origini del carisma francescano.
Tre eremi, tre suggestioni
Montecasale insegna che la santità passa dalla strada; la Verna che l’Appennino può farsi teologia; le Carceri che l’austerità non è ritiro ma alleanza con il reale.
Percorrerli in sequenza — Valtiberina, Casentino, Subasio — significa attraversare un itinerario breve e densissimo, un giornale di pietra dove ogni pagina è una soglia.
Gli anniversari hanno acceso i riflettori; il resto lo fa il silenzio.ALLA SCOPERTA DEL PARADISO NELLA
Mantovagando: tutte le pagine pubblicate
La rubrica Mantovagando su Mantova Chiama Garda propone in un’altra veste gli articoli già pubblicati su questo blog sotto la Rubrica de “Le 5 cose da sapere su Mantova e sui Mantovani”. La novità è che in questo caso i testi sono corredati da foto e questo rende gli articoli più facili ed efficaci per i lettori. Mantovagando è stata anche una trasmissione radiofonica andata in onda su Radio Base (qui potete ascoltare i podcast).
Di seguito potete leggere tutte le pagine uscite sul Magazine che trovate in versione integrale sul sito www.mantovachiamagarda.it.
29. Alla scoperta del paradiso nella cupola di Sant’Andrea, MCG – ottobre-novembre
28. Un santuario mariano tra stranezze e curiosità, MCG – agosto-settembre 2025
27. La Madonna del Terremoto, una storia di devozione popolare, MCG – Luglio 2025
26. San Benedetto in Polirone, una chiesa tutta da scoprire, MCG – maggio 2025
25. La Basilica di Santa Barbara, nascosta in Palazzo Ducale, MCG Marzo 2025
24. 5 anni da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo, su MCG – Ottobre 2024
23. 5 chiese dedicate a Maria, MCG – Aprile-Maggio 2024
22. Camminare a Mantova, MCG – Febbraio-Marzo 2024
21. Rubens a Mantova, MCG – Dicembre 2023
20. Un crossfit culturale a Palazzo Ducale, MCG – Ottobre 2023
19. Il duomo di Mantova, un cocktail architettonico – MCG Luglio 2023
18. I cinque dilemmi dei mantovani – MCG di Maggio 2023
17. I cinque luoghi cavallereschi – MCG di Dicembre 2022
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017
Walking Through Franciscan Hermitages: Three Stops in the Apennines
This article proposes a concise yet meaningful itinerary through three key Franciscan hermitages in the Apennines: Montecasale in the Valtiberina, the Eremo delle Carceri near Assisi, and the Sanctuary of La Verna. Set against the backdrop of important Franciscan anniversaries, the journey explores places where solitude, prayer, and contact with the world coexist. Each site reveals a different aspect of Franciscan spirituality: Montecasale as a place where sanctity meets everyday life, the Carceri as an alliance between austerity and creation, and La Verna as a dramatic landscape where theology, nature, and history converge. Moving between Tuscany and Umbria, this itinerary offers a spiritual and cultural experience rooted in silence, pilgrimage, and the enduring legacy of Saint Francis.
Sur les pas de François d’Assise : trois ermitages franciscains dans les Apennins
Cet article présente un itinéraire bref mais dense à travers trois ermitages emblématiques du franciscanisme dans les Apennins : Montecasale en Valtiberina, l’Eremo delle Carceri sur les pentes du Subasio, et le sanctuaire de La Verna. À la lumière des récents anniversaires franciscains, le parcours met en valeur des lieux où se conjuguent solitude, prière et relation au monde. Montecasale évoque une sainteté qui passe par la route et l’accueil, les Carceri illustrent une austérité ouverte au réel, tandis que La Verna apparaît comme un espace où la montagne devient théologie. Entre Toscane et Ombrie, ces étapes composent un voyage spirituel et culturel, marqué par le silence, la contemplation et la mémoire vivante de saint François.