E’ una notizia minore, di quelle che finiscono a pagina 14 sulla Gazzetta di Mantova, in basso a sinistra, in una posizione poco evidente.
Il titolo dice “Statua abbattuta in Piazza Pallone” e solo chi leggesse il testo capirebbe a chi appartiene il busto in questione.
Si tratta di Clinio Cottafavi, un nome d’altri tempi, intendente di finanza e direttore onorario del Palazzo Ducale agli inizi del 1900 ma soprattutto uno dei protagonisti del recupero del complesso museale insieme all’architetto Achille Patricolo.
E’ grazie a uomini come lui che a Mantova oggi possiamo ancora renderci conto del fasto della corte gonzaghesca, passeggiando tra le immense sale e i grandi cortili.
Chissà se chi ha fatto la scelta di quale busto abbattere in Piazza Pallone conosceva l’importanza di questo personaggio per la storia della città…ne dubito, ma da sempre (almeno dai tempi della Rivoluzione) abbattere le statue è visto come un atto liberatorio, anche se in questo caso mi sembra solo un vandalismo stupido e assurdo.
Clinio Cottafavi fu anche uno dei fondatori della Società per il Palazzo Ducale.
Ecco cosa trovate scritto alla base del busto:
CLINIO COTTAFAVI – ANIMATORE DI SPIRITI E DI MURA
LA SOCIETA’ DEL PALAZZO DUCALE QUI VOLLE PRESENTE
LE SUE SUPREME BENEMERENZE CON IMPERITURA GRATITUDINE
RICORDANDO SETTEMBRE 1937
Per chi volesse approfondire:
Sito della Società per il Palazzo Ducale
http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0250-00785/
da La Reggia – pag. 12
Robert Musil, scrittore e filosofo austriaco, disse che spesso le statue e i monumenti pubblici sono come gli spartitraffico, passano inosservati, sono blocchi di pietra sbucati fuori dal cemento e nessuno sa più quando, come e perché vi sono stati posti.
È proprio così: i segreti di una città sono sotto gli occhi di tutti.