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Oggi 8 agosto è la festa di San Domenico e allora perché non fare un percorso alla scoperta della Mantova domenicana?  Purtroppo oggi in città sono rimasti solo i terziari domenicani* e non più i frati e le suore ma non bisogna pensare che siano scomparse tutte le tracce della presenza tra noi dell’Ordine dei frati predicatori (questo il nome ufficiale).
Ecco allora un itinerario in poche stazioni per ripercorrere a Mantova la storia dei domenicani e per chi non avesse voglia di uscire qui trovate il percorso realizzato durante una puntata di Mantova Segreta.
1. La torre di San Domenico: un campanile distratto – forse non tutti sanno che la torre solitaria che troviamo sul Lungo Rio era il campanile della chiesa del convento di San Domenico. Il convento dei domenicani era uno dei più grandi della città e occupava lo spazio tra il Rio, Via Mazzini, Via Madonna dell’Orto e Via Principe Amedeo. Nella chiesa furono sepolti tra gli altri la Beata Osanna Andreasi e Giovanni dalle Bande Nere. Per approfondire leggete l’articolo sul campanile
2. La strada dei domenicani: da via XX settembre a via Frattini – uno degli ingressi laterali della chiesa di San Domenico si apriva sull’attuale via XX settembre che insieme a via Frattini costituisce una vera e propria strada dei domenicani. Vi troviamo infatti vicolo Terziarie dove c’era una casa di terziarie domenicane, la casa della Beata Osanna Andreasi, anch’essa terziaria domenicana e il convento domenicano femminile di San Vincenzo Ferrer (esiste ancora traccia del chiostro nel cortile della scuola media Sacchi e la sala del Capitolo all’interno della sede della Provincia).
3. La Casa della Beata Osanna – un’oasi di spiritualità domenicana – la casa della Beata Osanna è una dimora del quattrocento mantovano perfettamente conservata. Qui oggi ha sede la Fraternita domenicana e l’Associazione per i monumenti domenicani. Visitare la casa è un’esperienza da non perdere non solo per respirare un’atmosfera mistica ma anche per godere di uno dei giardini segreti più incantevole di Mantova. Per approfondire il sito di Casa Andreasi
4. In Duomo: memorie di beati domenicani – dopo la demolizione della chiesa di San Domenico il corpo della Beata Osanna Andreasi arriva in Duomo e si aggiunge al beato Giacomo Benfatti e alla beata Caterina Carreri, sempre domenicani. La Beata Osanna riposa nell’altare nell’angolo a sinistra del Duomo, vicino all’ingresso della cappella del Santissimo Sacramento mentre gli altri due beati si trovano nella prima cappella a destra nella chiesa dell’Incoronata. Per approfondire sui corpi incorrotti in duomo.
5. La chiesa di Santa Maria degli Angeli – la chiesa degli Angeli era parte di un convento domenicano. E’ una visita da fare non solo perché si trova in una splendida posizione sulla riva del Lago Superiore ma anche per rendersi conto delle tappe che punteggiavano il percorso dei pellegrini che andavano verso il Santuario delle Grazie (che era un convento retto dai francescani). Per approfondire sull’itinerario dei pellegrini.

Da ultimo citiamo anche la Rotonda di San Lorenzo che diventa parte della storia dei domenicani per un caso della provvidenza. Agli inizi del 1900 la chiesa romanica, appena restaurata, avrebbe dovuto essere abbattuta e si salva per l’intervento di Padre Celestino Battaglia, il cappellano dei terziari domenicani a Mantova. Per approfondire sulla Rotonda di San Lorenzo.

Per approfondire sui rapporti tra domenicani e francescani
8 secoli di domenicani e francescani tra pregiudizi, inquisizione e il Nome della Rosa

Giacomo Cecchin