Tag
Brigadoon, Chicca Gagliardo, Come sembrare mantovani in 5 semplici mosse durante il Festivaletteratura, festivaletteratura, Giacomo Cecchin, I mantovani e il Festivaletteratura, Magliette blu, mantovani di Mantova centro, Quelli che il Festival, Volontario al Festivaletteratura

Ecco un’altra edizione di Festivaletteratura ed eccomi qui ancora a pensare a quanto sia complesso il rapporto tra Mantova, il Festival e i Mantovani. Come mi diceva mia nonna “Non si può piacere a tutti” ed è così anche per il Festivaletteratura.
Io ci sono legato perché sono un lettore compulsivo e quindi se, durante l’anno, riconosco gli altri “pazienti” in biblioteca, durante il Festivaletteratura sembra abbiano aperto le porte e fatto uscire dalle “farmacie dell’anima” (che è la mia definizione di biblioteche) tutti i malati.
Quest’anno non ho seguito un calendario festivaliero ma fieristico (ero qui) ma ho provato a camminare per Mantova, andarci in bicicletta, fermarmi a parlare con le persone, gli autori e gli altri lettori.
E poi ho deciso di fare un post tipo quelli delle serie televisive americane quando sono a corto di fantasia e tutti raccontano di ricordi utilizzando scene già girate.
Il mio particolare punto di vista sul Festivaletteratura
– Il Volontario: ho fatto il volontario per due Festival, agli esordi e mi sono divertito molto. Ero già adulto e non ho frequentato la mensa ma mettersi al servizio della propria città è stato fantastico. Ricordo soprattutto un pomeriggio solitario a Palazzo Te, troppo fuori dal centro per essere meta dei lettori, molto vicino alla villa di Giulio Romano per diventare un info-point. (leggete un articolo sui volontari, le magliette blu, di Stefano Scansani).
– L’editoriale sul Festivaletteratura: è stato il mio primo editoriale pubblicato sul secondo quotidiano di Mantova su due, La Voce di Mantova. Ricordo ancora che sono arrivato in redazione è ho chiesto del direttore che all’epoca era Davide Mattellini. Gli ho presentato il pezzo, gli è piaciuto e l’ha pubblicato. Una soddisfazione enorme che può capire solo chi ama i giornali. Ho riletto di recente il pezzo e devo dire che non lo cambierei granché. Il tema dell’editoriale era proprio il Festivaletteratura. (qui potete leggere l’editoriale nella versione originale)
– La spalla dell’autore ovvero entrare nel programma di Festivaletteratura: mi hanno chiamato perché avevo scritto un post sulle “statue erranti mantovane” e alla scrittrice Chicca Gagliardo serviva qualcuno che facesse parlare le statue. Così per caso sono entrato nell’edizione del ventennale, mi sono alzato alle 5.00 del mattino e ho camminato per Mantova ascoltando i monologhi delle statue. L’esperienza più divertente in mensa quando ho conosciuto il poeta americano Philip Schultz. Non lo conoscevo e alla mia domanda su quali poesie scrivesse mi rispose “Spero buone” (che da un premio Pulitzer è una bella lezione di umiltà). Qui trovate la mia scheda autore sul sito del Festivaletteratura mentre potete scoprire l’evento che mi ha visto spalla al Festival cliccando qui.
– Le cinquine sul Festivaletteratura: ho scritto due cinquine sul Festival e su come i mantovani lo vivono. Sono tra quelle che riscuotono più successo quando le condivido sui social la prima settimana di settembre. Mi sono divertito molto a scriverle perché parlare di Mantova unendo la leggerezza all’ironia è la cosa più bella che ci sia. Ecco le due cinquine: Come sembrare mantovano in 5 semplici mosse durante il Festivaletteratura; Quelli che il Festival…
– I Mantovani di Mantova Centro: è l’ultima cinquina che ho scritto su noi mantovani. Il successo del Festival si deve anche noi nativi che siamo unici e inimitabili. Soprattutto i veri mantovani sanno prendersi in giro e si divertono quando i turisti fanno domande improbabili. Forse l’unico punto su cui sono davvero suscettibili sono i tortelli di zucca perché su questo piatto non c’è nulla da discutere: è dolce, è salato, è colorato, è divertente e sorprendente. Ha tutte quelle caratteristiche che trovate in chi si sente cittadino di Mantova. Purtroppo i 5 giorni del Festivaletteratura sono pochi perché si possa davvero diventare dei cittadini di Mantova. (qui potete leggere il testo della cinquina)
Per approfondire su questo blog:
– 2016-2021: 5 progetti da ricordare tra blog, libri, spettacoli teatrali, trasmissioni televisive e Festivaletteratura
– I mantovani durante il Festivaletteratura e come distinguerli dai turisti
– Libri, libri e ancora libri: da trovare, da leggere e da sfogliare prima e durante il Festivaletteratura
– Mantova 2016: è il momento di uscire dalla sindrome di Brigadoon
– Festivaletteratura 2016 – Parlerò con le statue – Sabato 10 e domenica 11 settembre – ore 6.00
Per approfondire in rete:
– La mia scheda autore sul sito del Festivaletteratura
– La passeggiata con le statue (20esima edizione 2016)
– Il sito ufficiale del Festivaletteratura