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Torniamo a raccontare Mantova e le sue meraviglie su MCG – Mantova Chiama Garda con una doppia pagina dedicata ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale.

Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Ottobre 2023

UN CROSSFIT CULTURALE A PALAZZO DUCALE
Cinque artisti spettacolari per un percorso speciale

Avete mai pensato ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale? Sapete cos’è il crossfit?

Si tratta di una disciplina ginnica consistente nell’eseguire movimenti tratti da vari sport (corsa, sollevamento pesi, arrampicata), al fine di esercitare il maggior numero di muscoli possibile. Se volete provare a fare un crossfit culturale a Palazzo Ducale potete mettere insieme 5 pittori diversi per una sorta di esercizio di stile che attraversa circa 3 secoli. Anche se le vendite gonzaghesche e il sacco di Mantova hanno derubato Mantova delle opere dei più grandi pittori italiani, è ancora possibile vedere opere di Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens.

Pisanello (1395-1450?)
Gli affreschi di Pisanello sono una delle curiosità di Palazzo Ducale. Fino al 1969 infatti si sapeva che il grande pittore aveva lavorato per i Gonzaga però per 5 secoli si era persa ogni traccia degli affreschi. Sarà il soprintendente Giovanni Paccagnini a riscoprire il Pisanello con una notizia che fece il giro del mondo. Con la tecnica dello strappo si riuscirono anche a recuperare le sinopie, ovvero i disegni preparatori degli affreschi realizzati. Pisanello dipinse un grande ciclo arturiano con un torneo cui partecipano i Gonzaga, che si riconoscono per i loro colori araldici: il bianco, il rosso e il verde. Alcuni misteri rimangono ancora irrisolti come ad esempio perché il ciclo non fu finito ma sicuramente è una delle opere più belle da vedere a Palazzo Ducale.

Andrea Mantegna (1431?-1506)
Erano molte le opere che Mantegna realizzò per i Gonzaga ma oggi a Palazzo Ducale ne rimane soltanto una: la Camera Picta, meglio conosciuta come Camera degli Sposi. Si tratta di un capolavoro dipinto da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474 all’interno del Castello di San Giorgio. In uno dei torrioni angolari il pittore dipinge una scena di famiglia con il marchese e la marchesa e una piccola nana e l’incontro tra Ludovico II e i figli il cardinale Francesco e l’erede Federico. Mantegna compie il suo capolavoro con l’occhio dipinto sulla volta che apre la vista verso un cielo solcato da nuvole leggere. Un’ultima curiosità: non si tratta di una camera matrimoniale (anche se Camera degli Sposi trae in inganno) ma di uno studiolo, il luogo di lavoro del marchese Ludovico II.

Raffaello (1483-1520)
Se dobbiamo essere sinceri non ci sono opere di Raffaello a Palazzo Ducale anche se gli arazzi fiamminghi sono tessuti utilizzando dei cartoni del pittore di Urbino. E’ una serie acquistata dal cardinale Ercole Gonzaga e che era esposta in Santa Barbara e fu portata nell’attuale collocazione durante il periodo austriaco (ricordiamo anche che dal 1866 fino al 1919 gli arazzi furono portati a Vienna e restituiti dopo la sconfitta dell’Austria nella Prima Guerra Mondiale). Raffaello realizzò i nove cartoni per il papa Leone X Medici che è raffigurato con una berretta rossa in testa dietro San Paolo che predica agli Ateniesi in uno degli arazzi. Un’ultima curiosità: i cartoni di Raffaello sono arrivati fino a noi (7 su 9) e sono esposti al Victoria and Albert Museum di Londra.

Giulio Romano (1499?-1546)
L’allievo prediletto di Raffaello arriva a Mantova nel 1524 grazie all’intervento di Baldassarre Castiglione e al servizio di Federico II Gonzaga. La prima opera a cui si dedica è la costruzione di Palazzo Te ma a Palazzo Ducale Giulio realizzerà l’appartamento ufficiale del marchese. La sala più famosa è la Sala di Troia che racconta gli episodi più importanti dell’Iliade e propone una volta con scene di battaglia che si sviluppano senza soluzione di continuità. Giulio Romano si ispira ai bassorilievi romani e mette la sua capacità scenografica e teatrale al servizio di Federico II, prima marchese e poi duca di Mantova. Una curiosità è che in questa sala si trova una delle prime immagini (o forse la prima in assoluto sopra il Po) della scultura del Laocoonte che l’artista aveva sicuramente visto a Roma dove era stata scoperta agli inizi del 1500.

Pietro Paolo Rubens (1577-1640)
Come mai un artista come Rubens decide di venire a Mantova alla fine del 1500? Sicuramente per molti motivi ma anche perché al Palazzo Ducale c’era una collezione di opere dei più grandi artisti italiani da studiare. Il fiammingo svolgerà per il duca Vincenzo I Gonzaga non solo il ruolo di pittore di corte ma anche quello di ambasciatore. Al Palazzo Ducale rimangono solo due sue opere: un piccolo bozzetto ma soprattutto il grande telero che rappresenta la famiglia Gonzaga in adorazione della Santa Trinità. Questa spettacolare pala d’altare era conservata all’interno della chiesa dei Gesuiti a Mantova insieme ad altre due opere che però sono state rubate dai napoleonici. La tela rimasta a Mantova fu tagliata in pezzi per prepararla al trasporto ma si riuscì a tenerla a Mantova: purtroppo furono tagliati frammenti della tela e oggi ha l’aspetto di un puzzle mal riuscito con alcuni pezzi esposti come opere autonome.

Mantovagando: tutte le pagine pubblicate

La rubrica Mantovagando su Mantova Chiama Garda propone in un’altra veste gli articoli già pubblicati su questo blog sotto la Rubrica de “Le 5 cose da sapere su Mantova e sui Mantovani”. La novità è che in questo caso i testi sono corredati da foto e questo rende gli articoli più facili ed efficaci per i lettori. Mantovagando è stata anche una trasmissione radiofonica andata in onda su Radio Base (qui potete ascoltare i podcast).
Di seguito potete leggere tutte le pagine uscite sul Magazine che trovate in versione integrale sul sito www.mantovachiamagarda.it.

19. Il duomo di Mantova, un cocktail architettonico – MCG Luglio 2023
18. I cinque dilemmi dei mantovani – MCG di Maggio 2023
17. I cinque luoghi cavallereschi – MCG di Dicembre 2022
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017