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E’ bello ogni anno provare a trovare un modo nuovo per farvi gli auguri di Pasqua. E’ sempre un invito a camminare per Mantova e a scoprire qualcuno dei suoi tesori o delle curiosità. Per questo 2024 ho pensato di proporvi una passeggiata sulle tracce dei Sacri Vasi.

Il punto di partenza è la chiesa di Santa Maria del Gradaro e quello di arrivo la basilica palatina di Santa Barbara. Per tutto il percorso ci sono dettagli, curiosità e storie che rimandano alla reliquia dei Sacri Vasi. E’ come se fosse un pellegrinaggio, un viaggio alla scoperta della storia di Mantova.

In futuro sarebbe bello pensare a costruire una sorta di Via Crucis che attraverso la città consenta di recuperare la memoria della reliquia, costruendo una serie di formelle in terracotta appese ai muri che costituiscano delle tappe del cammino.

Eccovi una descrizione del percorso e per i più tecnologici qui trovate l’itinerario su komoot .

Santa Maria del Gradaro

Santa Maria del Gradaro è una delle chiese più antiche di Mantova e proprio qui la tradizione vuole che sia stato martirizzato Longino, il soldato che ferisce Cristo al costato. Questo centurione o legionario romano si converte e dopo aver raccolto della terra del calvario imbevuta del sangue del redentore viene a Mantova dove predica il vangelo e incontra il martirio.

La Colonna di San Longino

Proprio nell’attuale parcheggio del Conad era posta la colonna di Longino che oggi si trova nel cortile di Santa Croce a Palazzo Ducale (è quella che si vede nella copertina di questo post). Ci spostiamo poi fiancheggiando il cantiere dell’ex ceramica in via Cappadocia. Un nome antico della toponomastica cittadina che ricorda la zona di origine di Longino. Prendiamo via Schivenoglia e attraverso via Santa Marta attraversiamo un piccolo prato salendo verso vicolo Maestro. Proseguiamo verso Porto Catena.

Porto Catena

Chi lo sa se Longino arrivò a Mantova via acqua ma sicuramente per via fluviale Venezia spedì al duca Guglielmo una reliquia di Santa Barbara per la sua basilica palatina che è alla fine del nostro percorso. Dirigiamoci verso via Cardone e in direzione via Trieste prendiamo sulla destra vicolo canove, girando poi a sinistra. Quando usciamo dal sottoportico provate a guardare in alto e proprio sopra il voltone vedrete una formella dei Sacri Vasi. Girate a destra in direzione chiesa di San Martino e attraversate il ponte degli Arlotti, l’ultimo ponte sul Rio prima della costruzione di quello ciclopedonale a Porto Catena.

I resti del convento carmelitano

Per i più avventurosi a questo punto si può fare una piccola deviazione dal percorso girando a destra per vicolo stretto e subito a sinistra per via corridore. Alla fine di questo vicolo che chiude l’isolato di Palazzo Sordi vi troverete di fronte ai resti della chiesa del convento carmelitano dove era sepolto tra gli altri Battista Spagnoli. Riprendiamo il nostro percorso per via Bertani e arriviamo in piazza Concordia dietro la Rotonda di San Lorenzo.

La Rotonda di San Lorenzo

E’ uno dei punti focali dell’itinerario. Qui si può fare un viaggio di 1000 anni senza muoversi di un passo: dalla costruzione della Rotonda di San Lorenzo (1083) fino al cupolone di Sant’Andrea (metà del settecento). La Rotonda è legata alla reliquia dei Sacri Vasi perché qui fu conservata la reliquia durante il cantiere per la ricostruzione della Basilica di Sant’Andrea su progetto di Leon Battista Alberti.

La basilica di Sant’Andrea

Arriviamo poi davanti alla Basilica di Sant’Andrea dove almeno a partire dal 1048 sono sempre stati conservati i Sacri Vasi. Qui i volontari della Basilica vi racconteranno tutta la storia della reliquia ed è possibile scendere nella cripta per avvicinarsi all’altare cassaforte dove è conservata la cassa che custodisce il sangue di Cristo.

Il portico del Palazzo della Ragione

Torniamo verso piazza Erbe e andiamo sotto il portico del Palazzo della Ragione. Qui si trova un’altra formella dei Sacri Vasi, non in rilievo ma scolpita nel marmo e qui posta come ex voto per grazia ricevuta durante l’assedio napoleonico di fine settecento.

La formella di via Accademia

Passiamo attraverso il sottoportico dei Lattonai e attraverso vicolo commercio sbuchiamo in via Accademia dove sotto un balcone troviamo una formella gemella di quella che abbiamo già visto in via Trieste.

Il duomo o cattedrale di San Pietro

Attraversiamo piazza Sordello ed entriamo in Duomo dove la reliquia dei Sacri Vasi è ricordata dai fregi sull’architrave della navata principale, con i putti che tengono tra le mani le reliquie della passione. Anche nell’abside dove troviamo Cristo, il Battista e la Vergine gli angioletti espongono tutti gli elementi della via crucis. Prendiamo a sinistra e imbocchiamo il corridoio verso il santuario dell’Incoronata. Se guardiamo a destra verso la sagrestia, osserviamo l’altare sul fondo e qui era conservata una parte della reliquia del sangue di Cristo portata in duomo nel XV secolo.

La basilica palatina di Santa Barbara

Usciamo dall’ingresso destro e sbuchiamo sul lato del Palazzo Ducale, entriamo in piazza Castello e dirigiamoci verso la basilica palatina di Santa Barbara. Entrate in chiesa, salite sul presbiterio e a destra troverete una piccola cappella con una grata dove il duca Guglielmo fece portare una parte della reliquia.

Una passeggiata non troppo lunga e abbastanza agevole per vivere la storia dei Sacri Vasi come se fosse un pellegrinaggio. Provate a farla, eventualmente anche in senso opposto e quindi da Santa Barbara al Gradaro, non ve ne pentirete perché ogni svolta, ogni via e ogni vicolo nasconde una sorpresa.

Per approfondire su questo blog

Gli auguri di Pasqua degli anni scorsi:
Auguri di buona Pasqua con gli affreschi dell’abside del Duomo di Mantova
Auguri di Pasqua con la Crocifissione dipinta da Rinaldo Mantovano nella Basilica di Sant’Andrea
Buona Pasqua con una Resurrezione ritrovata: scoperte mantegnesche tra Bergamo, Princeton e Mantova
Buona Pasqua da Mantovastoria con una tavola di Andrea Mantegna, da Copenaghen
Buona Pasqua: quando la Resurrezione di Piero salvò Sansepolcro

Per approfondire sul web

I Sacri Vasi sul sito della Diocesi

La chiesa di Santa Maria del Gradaro

La basilica palatina di Santa Barbara