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Quando si avvicina il Natale anche Mantova si riempie di presepi: ogni chiesa fa a gara per avere il migliore. Eppure ci sono presepi che possiamo vedere tutto l’anno, altri che vengono allestiti sotto un’antica torre e perfino dei presepi viventi. La natività ha degli elementi fissi come la Sacra Famiglia, l’asino e il bue, i Re Magi, eppure ogni pittore, ogni artista ma anche ogni bambino mette in scena un presepe diverso.
Sono passati 8 secoli da quando San Francesco allestì il presepe di Greccio eppure la magia della natività non cambia e ci sarà sempre finché qualcuno proverà emozione nel collocare il bambinello dentro la mangiatoia. Ecco allora alcuni presepi da non perdere che ho descritto in questa doppia pagina pubblicata su MCG – Mantova Chiama Garda.
Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Dicembre 2025/Gennaio 2026
GIROVAGANDO PER PRESEPI
Alla scoperta di curiosità e storie sul Natale
di Giacomo Cecchin
I personaggi del presepe sono sempre gli stessi e per questo gli artisti gareggiano in creatività. Quando ero bambino a Mantova c’era la tradizione di fare il giro per le chiese della città per scoprire quale fosse il presepe più bello. Oggi le cose sono cambiate, ma a Natale è ancora possibile compiere un percorso a tappe alla scoperta di alcune immagini della Natività tra sculture, dipinti e anche un presepe vivente.
Ogni presepe è diverso dall’altro pur presentando gli stessi protagonisti: la Sacra Famiglia con la Vergine, il Bambino e San Giuseppe, l’asino e il bue, i pastori, gli angeli, la stella cometa e i Magi che arrivano puntuali il 6 gennaio per la festa dell’Epifania. È per questo che gli artisti hanno fatto a gara di creatività per rappresentare la Natività in forme diverse, utilizzando posture, gesti, giochi di luce, ambientazioni che oscillano tra stalla e grotta, fino agli abiti splendenti dei Magi che rimandano all’Oriente.
Ecco allora alcuni suggerimenti per vivere appieno il Natale senza arrivare fino a Betlemme.
Prima, però, due piccole curiosità sulla presenza dell’asino e del bue e sui nomi dei Magi. Siamo abituati a vedere questi due animali accanto alla mangiatoia, ma i Vangeli canonici non li menzionano. La loro presenza deriva da testi apocrifi, in particolare dal Vangelo dello Pseudo-Matteo, che descrive l’asino e il bue come custodi del Bambino e interpreti della profezia di Isaia: “Il bue conosce il suo padrone e l’asino la mangiatoia del suo signore”. Da qui la loro presenza costante nella scena della Natività.
L’altra curiosità riguarda i Re Magi. I Vangeli parlano semplicemente di “alcuni Magi d’Oriente” e citano tre doni — oro, incenso e mirra — simboli rispettivamente della regalità, della divinità e dell’umanità di Cristo. Non dicono però né che fossero tre né come si chiamassero. I loro nomi compaiono solo dal VI secolo in poi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. È la tradizione a costruirne l’identità, attribuendo età diverse e provenienze simboliche.
Duomo di Mantova – La scultura della Natività
All’interno del Duomo, nella navatella destra, si incontra una scultura che rappresenta una delle più antiche raffigurazioni del Natale in città. Gli elementi ci sono tutti: Maria seduta accanto alla mangiatoia, il Bambino avvolto in fasce e scaldato dall’asino e dal bue. La scena è essenziale ma ricca di dettagli, come la piccola stella cometa visibile in alto a sinistra sul tetto della capanna.
Palazzo Ducale – L’Adorazione dei pastori di Girolamo Bonsignori
Nel percorso museale del Palazzo Ducale, al piano terra del Castello di San Giorgio, si trova un’Adorazione dei pastori di Girolamo Bonsignori, acquisita recentemente dal museo. La scena è ricchissima di particolari: i raggi della stella cometa entrano da un foro nel tetto di paglia, San Giuseppe osserva con attenzione il Bambino che dorme, mentre la Madonna asciuga i panni del parto accanto a un fuoco acceso. Non mancano l’asino, il bue, le pecore e un curioso cagnolino che osserva la scena con attenzione.
Basilica di Sant’Andrea – L’Adorazione dei pastori (copia da Giulio Romano)
Nella basilica concattedrale, nella terza cappella grande sulla destra, si incontra l’Adorazione dei pastori, copia del dipinto di Giulio Romano oggi conservato al Louvre. Accanto alla scena della Natività compaiono due santi: San Giovanni Evangelista, riconoscibile dal calice con i serpenti, e San Longino con la lancia, il soldato romano che ferirà Cristo sulla croce e che porterà la reliquia del suo sangue a Mantova.
Il presepe sotto il campanile di San Domenico
Nei pressi dell’antico campanile di San Domenico, unica parte superstite di uno dei più grandi conventi di Mantova, si trova un presepe allestito ogni anno dall’Associazione per i monumenti domenicani, legata a Casa Andreasi. La Natività, realizzata con pannelli lignei, prende come modello un’opera del Beato Angelico. Accanto alla Sacra Famiglia compaiono due santi domenicani e una curiosità: il Bambino è deposto sulla paglia, mentre l’asino e il bue continuano a mangiare tranquillamente nella mangiatoia.
Il presepe vivente di San Biagio e il richiamo a Greccio
La chiusura dell’itinerario porta fuori città, al presepe vivente di San Biagio, giunto alla sua trentaduesima edizione. Per una sera la frazione di Bagnolo San Vito si trasforma nel villaggio di Betlemme: botteghe, artigiani, musiche, animali veri e figuranti ricreano la narrazione evangelica con sorprendente immediatezza. È un modo per tornare idealmente a otto secoli fa, quando San Francesco a Greccio volle “toccare con mano” la nascita di Gesù in una stalla.
L’invito è quello di proseguire il viaggio a Mantova e in provincia alla scoperta dei presepi, una delle rappresentazioni più suggestive e poetiche della magia del Natale.
Mantovagando: tutte le pagine pubblicate
La rubrica Mantovagando su Mantova Chiama Garda propone in un’altra veste gli articoli già pubblicati su questo blog sotto la Rubrica de “Le 5 cose da sapere su Mantova e sui Mantovani”. La novità è che in questo caso i testi sono corredati da foto e questo rende gli articoli più facili ed efficaci per i lettori. Mantovagando è stata anche una trasmissione radiofonica andata in onda su Radio Base (qui potete ascoltare i podcast).
Di seguito potete leggere tutte le pagine uscite sul Magazine che trovate in versione integrale sul sito www.mantovachiamagarda.it.
29. Alla scoperta del paradiso nella cupola di Sant’Andrea, MCG – ottobre-novembre
28. Un santuario mariano tra stranezze e curiosità, MCG – agosto-settembre 2025
27. La Madonna del Terremoto, una storia di devozione popolare, MCG – Luglio 2025
26. San Benedetto in Polirone, una chiesa tutta da scoprire, MCG – maggio 2025
25. La Basilica di Santa Barbara, nascosta in Palazzo Ducale, MCG Marzo 2025
24. 5 anni da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo, su MCG – Ottobre 2024
23. 5 chiese dedicate a Maria, MCG – Aprile-Maggio 2024
22. Camminare a Mantova, MCG – Febbraio-Marzo 2024
21. Rubens a Mantova, MCG – Dicembre 2023
20. Un crossfit culturale a Palazzo Ducale, MCG – Ottobre 2023
19. Il duomo di Mantova, un cocktail architettonico – MCG Luglio 2023
18. I cinque dilemmi dei mantovani – MCG di Maggio 2023
17. I cinque luoghi cavallereschi – MCG di Dicembre 2022
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017
Walking Through Franciscan Hermitages: Three Stops in the Apennines
This article proposes a concise yet meaningful itinerary through three key Franciscan hermitages in the Apennines: Montecasale in the Valtiberina, the Eremo delle Carceri near Assisi, and the Sanctuary of La Verna. Set against the backdrop of important Franciscan anniversaries, the journey explores places where solitude, prayer, and contact with the world coexist. Each site reveals a different aspect of Franciscan spirituality: Montecasale as a place where sanctity meets everyday life, the Carceri as an alliance between austerity and creation, and La Verna as a dramatic landscape where theology, nature, and history converge. Moving between Tuscany and Umbria, this itinerary offers a spiritual and cultural experience rooted in silence, pilgrimage, and the enduring legacy of Saint Francis.
Sur les pas de François d’Assise : trois ermitages franciscains dans les Apennins
Cet article présente un itinéraire bref mais dense à travers trois ermitages emblématiques du franciscanisme dans les Apennins : Montecasale en Valtiberina, l’Eremo delle Carceri sur les pentes du Subasio, et le sanctuaire de La Verna. À la lumière des récents anniversaires franciscains, le parcours met en valeur des lieux où se conjuguent solitude, prière et relation au monde. Montecasale évoque une sainteté qui passe par la route et l’accueil, les Carceri illustrent une austérité ouverte au réel, tandis que La Verna apparaît comme un espace où la montagne devient théologie. Entre Toscane et Ombrie, ces étapes composent un voyage spirituel et culturel, marqué par le silence, la contemplation et la mémoire vivante de saint François.