Quanti libri leggete all’anno? Siete di quelli che “tutto è meglio piuttosto che leggere un libro” oppure “Quanto mi piacerebbe leggere, ma non ho tempo” o infine “Mi chiedo spesso come occupano il tempo le persone che non leggono”.
Io appartengo alla terza categoria e alla fine dell’anno provo a selezionare le letture che mi hanno colpito di più.
Eccovi la selezione 2018 con uno sguardo al 2019. Si parte. Saggio – In questo mondo di leader (Alessandro Obino) (B) – Caporetto (Alessandro Barbero) (B) Romanzi – Quando il cielo era il mare e le nuvole balene (Guido Conti) (B) Teatro – Animali da Bar (Carrozzeria Orfeo) – Canto di Natale (adattamento di Chiara Prezzavento, interpretazione Accademia Campogalliani – qui ne trovate una recensione) Varie – Senza bagaglio a mano – Gabriele Romagnoli (B) – Norvegian Wood – Lars Mytting (B) Riletture – L’Isola del Tesoro – Robert Louis Stevenson (B) Blog – Ninja Marketing Il classico da leggere per il 2019 – Mi riprometto ancora di leggere Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust (prima o poi ce la farò!). L’anno prossimo mi dedicherò anche alle letture su Leonardo (cinquecentenario dalla morte) e mi piacerebbe leggere Anna Karenina.
Qui trovate le mie liste degli anni passati: 2017, 2016, 2015 e 2014.
L’immagine del post è presa dalla Biblioteca di Coimbra, un luogo fantastico dove la lotta agli insetti che mangiano la carta è fatta utilizzando dei pipistrelli che vivono dentro la biblioteca.
La (B) indica che il testo si può trovare nella biblioteca Baratta di Mantova o in una delle biblioteche della provincia di Mantova.
A Natale a volte si vuole regalare un libro ma magari le idee sono poche, i volumi in uscita tantissimi e non si sa cosa scegliere. Ebbene io regalerò e regalerei l’ultimo libro di Guido Conti*: Quando il cielo era il mare e le nuvole balene**. E’ un libro che mi ha conquistato e appassionato ma soprattutto mi ha commosso come non mi accadeva da tempo***.
Già il titolo mi aveva colpito perché ti costringe ad un punto di vista diverso e ti porta indietro nel tempo, il tempo delle favole, apparentemente, e quello delle origini della pianura padana. Sì, perché dentro questo libro c’è una pianura infinita, c’è il mondo piccolo di Guareschi e la Luzzara di Zavattini, c’è la storia delle nostre campagne: una piccola storia che si intreccia con la grande storia della seconda guerra mondiale e ne esce vincitrice. Continua a leggere →