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Archivi tag: Indigestione urbana

Giacomo Cecchin parla di indigestione urbana ovvero quando gli edifici del passato si ripropongono: la settima puntata di Mantova Segreta

10 lunedì Dic 2018

Posted by mantovastoria in le 5 cose..., Mantova Segreta

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Tag

Campanile imprigionato, Campanile imprigionato di Santa Caterina, Giacomo Cecchin, Indigestione urbana, Mantova palinsesto, Mantova Segreta, palinsesto, Telemantova

Giacomo Cecchin prosegue nel suo viaggio alla riscoperta di Mantova andando a caccia di particolari che non tutti notano.
Qui potete vedere l’intera puntata mentre di seguito riportiamo l’incipit:
“Bentornati a Mantova Segreta per andare insieme alla scoperta di particolari che spesso sono sotto gli occhi di tutti ma di cui pochi si accorgono. Oggi parliamo di quelli che mi piace definire esempi di indigestione urbana. Nelle città con una lunga storia come Mantova gli edifici hanno subito modifiche continue, sono stati ricostruiti e hanno quindi inglobato delle costruzioni precedenti. Ebbene se si sa dove guardare e si è attenti osservatori a volte si scopre che sono rimaste parti di questi palazzi o delle costruzioni precedenti. E’ come se la nuova costruzione che ha ingoiato quella precedente non sia riuscita a digerirla. Ecco perché mi piace parlare di esempi di indigestione urbana. Nella nostra passeggiata di oggi andremo alla ricerca di questi particolari e iniziamo proprio da qui, in Piazza Mantegna, dalla Basilica di Sant’Andrea…

5 esempi di indigestione urbana tra chiese, palazzi e vicoli

09 domenica Apr 2017

Posted by mantovastoria in Itinerari, le 5 cose...

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Tag

Cattedrale di Mantova, Duomo, Giacomo Cecchin, Indigestione urbana, Palazzo del Podestà, palinsesto, Via Leon d'Oro, Vicolo Carmine, Vicolo Prato

Duomo Cattedrale di Mantova

A volte le città sembrano inghiottire alcuni edifici che scompaiono senza lasciare traccia. A volte invece questa digestione urbana non è completa e allora rimangono elementi architettonici, finestre, muri e altri indizi che raccontano cosa c’era in precedenza. Non è facile vederli, ci si capita di fronte per caso e lasciano un attimo interdetti ma poi scatta la voglia di saperne di più. Mantova è ricca di queste indigestioni urbane allora eccovene 5 da riscoprire tra chiese, palazzi e vicoli del centro (cinquina ispirata da Maria Cristina Novellini).

Vicolo Prato

Questo vicolo senza uscita che inizia da via Pomponazzo proprio di fronte a dove sbocca via Ardigò offre una sorpresa a chi vi entra. Proprio sulla destra, guardando verso il fondo, si trova uno dei resti della chiesa di Santo Stefano. Il muro in mattoni a vista vede al suo culmine un piccolo rosone gotico e la tipica cornice medievale in cotto tipica di tante altre chiese mantovane. Questa chiesa, molto antica (secondo le fonti la fondazione risale all’828), fu parrocchia e poi convento delle Carmelitane scalze teresiane per essere demolita dopo la soppressione del 1782 ad opera dell’imperatore Giuseppe II. Chissà se qualche parte della sua struttura si trova anche all’interno dell’edificio da cui sbuca questo particolare.

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