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Albergaccio, Francesco Vettori, il segretario, Lettera a Francesco Vettori, Marcello Simonetta, Niccolò Machiavelli, non mi sbigottisce la morte, non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, Sant'Andrea in Percussina, sdimentico ogni affanno, traggo il cervello di muffa, Villa dell'Albergaccio
In questi giorni difficili dove fare tutto è difficile e dove è difficile trovare un appiglio per uscire da questo stato di abulia, io provo a fare come Niccolò Machiavelli, in esilio nella villa di famiglia dell’Albergaccio, a Sant’Andrea in Percussina, a circa venti chilometri da Firenze.
Il segretario fiorentino racconta le sue giornate in una famosa lettera all’amico Francesco Vettori (trovate qui il testo integrale) dove si parla di “Trarre il cervello di muffa”, di passeggiate, di partite a carte, di imprecazioni, di una vita quotidiana poco interessante per chi era stato al centro della politica di Firenze.
E poi Machiavelli descrive la fine della sua giornata, la parte che più mi interessa da lettore. Continua a leggere
Quanti di noi/voi risponderebbero Rinascimento se gli venisse chiesto di scegliere un’epoca in cui tornare per un viaggio nel tempo? Molti direi. Ma forse solo perché innamorati di un’immagine ideale di quel periodo e non per una conoscenza effettiva.
Oggi i segretari e le segretarie sono passate di moda: si parla di assistente di direzione oppure di office manager quasi che la parola segretario sia quasi una deminutio.