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In quest’estate troppo calda e che invita a rallentare perchè non riscoprire alcune curiosità su Palazzo Te, la villa di Federico II Gonzaga dedicata all’ozio creativo. Ecco allora sull’ultimo numero di MCG (lo potete sfogliare qui) la rubrica Mantovagando dedicata alle 5 curiosità che non conoscevi di Palazzo Te.

Palazzo Te ha da sempre un grande fascino nei confronti dei mantovani e dei turisti. Circondato dagli alberi dei giardini appare quasi per magia un po’ come doveva avvenire per chi ci si avvicinava in passato, uscendo dalle mura di Mantova e attraversando il ponte che collegava l’isola del Te alla città. Palazzo Te è la villa dedicata “all’honesto ocio” di Federico II Gonzaga, costruita in soli 10 anni da Giulio Romano e dalla sua bottega e ancora splendidamente conservata, con un ciclo di affreschi unico al mondo. Ma il modo migliore per avvicinarsi alla storia di Palazzo Te è partire da 5 curiosità tra cavalli, grotte e giardini segreti.

L’origine del nome – solo i turisti possono pensare che il nome di Palazzo Te derivi dalla bevanda nazionale inglese. Ma allora da dove deriva questo appellativo? Abbiamo solo delle ipotesi e una delle più accreditate fa risalire il Te alla T formata da due strade che si incrociavano al centro dell’isola su cui sarebbe sorto il Palazzo. Le altre ipotesi fanno riferimento al fatto che Te sia una contrazione di Tejetum, termine utilizzato in passato per questa località. Nel frattempo il nome continua a garantire al palazzo un alone di mistero.

I triglifi cadenti del cortile d’onore – una delle curiosità più particolari di Palazzo Te si trova nel cortile d’onore.  Se infatti osserviamo l’architrave del cortile vediamo il particolare dei triglifi che scivolano verso il basso e comunicano un’idea di assoluta instabilità, visto che se lo scivolamento fosse reale il Palazzo crollerebbe all’istante. E’ uno dei “lucidi inganni” di cui il palazzo è pieno.

Le peschiere – Quando si attraversa il ponte che collega la monumentale loggia di Davide al giardino si notano le peschiere di Palazzo Te. Oggi questa è l’unica acqua rimasta a ricordare il fatto che la villa fosse interamente circondata dal quarto lago di Mantova e che il giardino fosse vivacizzato da fontane e giochi d’acqua. Chissà se risponde al vero il fatto che queste vasche fossero utilizzate come vivai per l’allevamento degli storioni che diventavano pietanze prelibate per i banchetti gonzagheschi.

La sala dei Cavalli – Quando si entra nella sala si rimane colpiti dagli splendidi destrieri dipinti sulle pareti, che sembrano emergere dal fondo come dei monumenti equestri. Non si tratta di cavalli idealizzati ma di esemplari reali, provenienti dalle scuderie dei Gonzaga che erano sull’isola prima del Palazzo e di cui resta anche il nome (basti osservare alla base di quello alla destra dell’ingresso dove ancora si può leggere Morel Favorito). Vasari descrive la zona come “aveva [il marchese Federico II]un luogo e certe stalle, chiamato il T, in mezzo a una prateria, dove teneva la razza de’ suoi cavalli e cavalle…”

La grotta del Giardino segreto – è uno dei particolari che attirano di più i visitatori che arrivano fino al Giardino segreto, sul lato sinistro dell’esedra. La grotta risale ad un epoca successiva alla costruzione del Palazzo Te. Prova ne sia il fatto che il primo accenno è in un documento del 1595. Questo strano ambiente è da attribuirsi pertanto alla volontà e fantasia del duca Vincenzo I Gonzaga di cui si vedono le imprese all’interno delle nicchie. L’ambiente ha subito pesanti danni con l’asportazione delle conchiglie che ne ornavano le pareti, insieme a concrezioni rocciose e mosaici, e con la scomparsa dei giochi d’acqua che sorprendevano i visitatori.

Qui trovate le uscite precedenti:
1. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
2. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
3. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
5. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
6. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
7. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017