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Mantova è una città il cui centro storico sembra, in alcune zone, ancora come ai tempi del Rinascimento. In realtà molte cose sono cambiate a partire per esempio dalla demolizione delle mura nel secolo scorso. I cambiamenti sono legati alle motivazioni più diverse come ad esempio per la cinta muraria la volontà di allargare la città o a progetti di miglioramento urbano come nel caso del Rio ma soprattutto delle demolizioni del Ghetto. Ecco alcuni spunti per un percorso nella zona del quartiere riservato agli ebrei che costituiva nei secoli scorsi il centro finanziario della città, visto che il divieto per i cristiani del prestito ad interesse.

Di seguito trovate il testo completo dell’articolo uscito sull’ultimo numero della rivista MCG (qui potete sfogliare tutto il numero).

Qui trovate le uscite precedenti:

21. 5 case tra mercanti, pittori, santi ed eretici – MCG ottobre/novembre 2020
20. 5 particolari da non perdere degli Arazzi di Raffaello – MCG agosto-settembre 2020
19. 5 date da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo – MCG di giugno/luglio 2020
18. Escursioni da preparare per quando si potrà uscire – MCG di aprile/maggio 2020
17. Mozart a Mantova: sulle tracce del genio – MCG di febbraio/marzo 2020
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017

Ecco qui anche i testi e le foto.

5 LUOGHI FINANZIARI DA RISCOPRIRE A MANTOVA, LA MANHATTAN PADANA

Mantova è una città il cui centro storico sembra, in alcune zone, ancora come ai tempi del Rinascimento. In realtà molte cose sono cambiate a partire per esempio dalla demolizione delle mura nel secolo scorso. I cambiamenti sono legati alle motivazioni più diverse come ad esempio per la cinta muraria la volontà di allargare la città o a progetti di miglioramento urbano come nel caso del Rio ma soprattutto delle demolizioni del Ghetto. Ecco alcuni spunti per un percorso nella zona del quartiere riservato agli ebrei che costituiva nei secoli scorsi il centro finanziario della città, visto che il divieto per i cristiani del prestito ad interesse.

Rotonda di San Lorenzo – oggi pochi tra i turisti (ma forse anche tra i mantovani) sanno che la Rotonda di San Lorenzo scomparve per oltre tre secoli inglobata tra le case del Ghetto ebraico. La chiesa viene chiusa nel 1580 per volere del duca Guglielmo Gonzaga e diventa un “centro commerciale”, visti i negozi che si trovavano attorno al cortile a cielo aperto ricavato dalla demolizione della cupola. Una curiosità: il nome di piazza Concordia deriva dall’abbattimento dei cancelli del ghetto e dalla “concordia” tra gentili ed ebrei.

Il Monte di Pietà – ci sono ancora gli affreschi all’interno del Monte di Pietà, edificio che si trova all’angolo tra via Giustiziati e via Dottrina Cristiana e oggi occupato da un’attività commerciale che fa rima con pietà. Il monte era una banca etica che funzionava con il prestito su pegno e fu creata dai francescani per contrastare la piaga dell’usura e dell’indebitamento dei poveri.

Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po – l’edificio viene costruito nello stile degli edifici degli inizi del secolo scorso. Anche qui decorazioni studiate nei minimi dettagli per una istituzione fondamentale per Mantova. Oggi infatti sembra che ci ricordiamo dei consorzi di bonifica solo quando ci arriva il bollettino da pagare ma in realtà la loro attività è insostituibile per evitare che il territorio vada sott’acqua. Una curiosità è l’enorme spazio destinato al balcone che occupa un intero angolo al primo piano dell’edificio.

Banca d’Italia – Il palazzo della Banca d’Italia (chiusa nel 2009) oggi è la sede di un’importante società mantovana. Un edificio fondamentale per il centro di Mantova realizzato dall’architetto Moretti di Milano tra il 1914 e il 1923 con chiara ispirazione modernista e con una logica di organizzazione degli spazi che segue quella adottata da Andreani per la Camera di Commercio. Gli spazi pubblici sono curati nei minimi dettagli con scelta di marmi particolari, lampadari di Venini e decorazioni originali. Sistemazioni spartane e minimaliste invece per gli uffici e per la parte del seminterrato dove ancora si trovava il caveau.

Camera di Commercio – è uno dei tre edifici che nascono dal progetto di “risanamento” del Ghetto di Mantova (una specie di city nel centro cittadino): quale miglior sede per la Camera di Commercio che si spostava dalla storica sede di Piazza Broletto (si possono ancora vedere i capitelli dei portici con il simbolo camerale). Il progetto è dell’architetto Aldo Andreani ed è una rivisitazione  in senso eclettico del medioevo, scelta di materiali eterogenei e grande impiego di ferro battuto. E’ un edificio di grandi contrasti: spazi pubblici enormi come la loggia del Grano destinata al mercato; spazi minimali e ridottissimi per gli uffici operativi.

Giacomo Cecchin