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Vi è mai capitato di canticchiare delle canzoni mentre entrate in un museo o passeggiate per una piazza? A me capita spesso e oggi voglio regalarvi una playlist personale da utilizzare la prossima volta che vi capiterà di entrare in 5 luoghi magici di Mantova.

Com’è nata la scelta? In alcuni casi perché il titolo ricorda un particolare della stanza, in altri perché la piazza ha un aspetto parigino oppure perché il tema dello zodiaco è legato per me alla notte di San Lorenzo, senza dimenticare che in uno degli ambienti è stato girato il video della canzone e da ultimo il personaggio che dà il titolo al pezzo è un divoratore e scrittore di libri.

Quindi si tratta di scelte assolutamente arbitrarie e non legate ad un ragionamento scientifico. D’altra parte le playlist sono forse l’approccio più personale alla musica che io conosca e cambiano nel tempo con il modificarsi dei gusti, dell’età e delle emozioni del momento.

Ecco allora la playlist che io ascolto (o immagino di ascoltare) ogni volta che entro in uno di questi luoghi magici o passeggio per piazza Canossa.

Il cielo in una stanza – Gino Paoli – La Camera degli Sposi

La Camera degli Sposi è un’illusione prospettica concepita da Andrea Mantegna per il marchese Ludovico II Gonzaga. Le pareti sembrano non esistere più, con le tende che si aprono a mostrare giardini e paesaggi. Senza dimenticare il famoso occhio al centro della volta che fa entrare “il cielo in una stanza”.

Per questo scelgo il brano di Gino Paoli con questo titolo. Una canzone del 1960 portata al successo da Mina. Ecco l’incipit: “Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti…”.

Per approfondire sulla Camera degli Sposi potete guardare su questo blog: Il cielo in una stanza: Giacomo Cecchin racconta la Camera degli Sposi su Mantova Segreta. Per Il Cielo in una Stanza invece ecco la pagina su wikipedia e di seguito la versione di Mina.

L’ombelico del mondo – Jovanotti – Il Camarone dei Giganti

Il Camarone dei Giganti a Palazzo Te è il colpo ad effetto di Giulio Romano per raccontare una storia conosciuta da tutti ma in modo assolutamente inedito. Chi entra si trova catapultato in un luogo che toglie ogni punto di riferimento con una volta che si collega al pavimento senza soluzione di continuità.

L’effetto doveva essere ulteriormente amplificato quando esisteva ancora il caminetto tra le due finestre che lanciava bagliori di fiamme sulle pareti e la copertura del pavimento era a sassi di fiume e concava, imponendo a chi entrava nella stanza un’andatura incerta e una posizione ancora più bassa rispetto ai giganti e alle divinità del Monte Olimpo. Se immaginiamo il marchese (e poi duca) Federico II Gonzaga e l’imperatore Carlo V in questa stanza possiamo pensare che il Camarone dei Giganti per la presenza della persona più importante del mondo e di Mantova diventi “L’Ombelico del Mondo”.

Per questo scelgo il brano del 1995 di Jovanotti “L’Ombelico del Mondo” il cui video viene girato proprio a Palazzo Te mostrando i giganti animarsi sulle pareti (ma non solo loro) per i colpi di luce e il ritmo della canzone. Senza dimenticare una delle frasi del testo perfetta per la villa concepita e realizzata da Giulio Romano e dalla sua bottega “dove le regole non esistono esistono solo le eccezioni”

Per approfondire sul Camarone dei Giganti su questo blog guardate L’Ombelico del Mondo a Palazzo Te tra Jovanotti e la Camera dei Giganti su Mantova Segreta . Per la canzone invece vi segnaliamo la pagina di wikipedia e di seguito il video ufficiale di Jovanotti.

Il suffirait de presque rien – Serge Reggiani – Piazza Canossa

Piazza Canossa per me è un frammento parigino nel centro di Mantova. Non so perché ma ogni volta che passo di qui questa è la mia sensazione. Mi manca solo l’ingresso liberty della metropolitana e un vero bistrot francese com’era il locale di fondo piazza quando era gestito dai fratelli Pasolini.

Provate anche voi a mettervi dal alto dell’edicola e a osservare questo fantastico palcoscenico, delimitato dallo scenografico portico a cinque aperture sullo sfondo e dalle quinte formate da Palazzo Canossa e dalla barocca chiesetta del terremoto. In questo luogo ci sono tutti gli elementi che mi fanno amare una piazza: il fondo di sassi di fiume, il bene FAI più piccolo al mondo, il miracolo della Vergine del Terremoto e una straordinaria casa editrice (la Sometti), senza dimenticare tutti i film che sono stati girati in questo angolo appartato del centro di Mantova. Piazza Canossa è il luogo delle storie.

Ecco perché ho scelto un brano di Serge Reggiani dal titolo “il suffirait de presque rien” del 1968. Racconta di una storia d’amore difficile per la differenza di età e c’è un verso che a me ricorda quando si andava a bere al bar Canossa: “Que je te prenne par la main/Pour t’emmener à Saint-Germain,/T’offrir un autre café-crème”.

Per approfondire su questo blog su Piazza Canossa guardate Piazza Canossa al cinema su Mantova Segreta: scoprite i film girati nella piazzetta. Ecco la pagina dedicata alla canzone su wikipedia e di seguito la versione di Serge Reggiani.

Cirano – Francesco Guccini – Biblioteca Baratta

Uno dei miei luoghi del cuore a Mantova è la Biblioteca Baratta. Quando ho bisogno di staccare o di sentirmi a casa vengo qui, mi perdo tra gli scaffali, scelgo a caso qualcuna delle novità e scambio qualche parole con gli splendidi ragazzi e ragazze del banco prestiti.

Se non l’avete mai fatto provateci: entrate e fermatevi nel cortile all’ombra sedendovi su una panchina, oppure entrare e accarezzate i dorsi dei libri che vi osservano dagli scaffali o leggete i quotidiani del giorno nell’emeroteca. E’ una sensazione energizzante ed entusiasmante quella di avere a portata di mano tutte le storie possibili.

E’ così che ci si sente creativi e che si è pronti a conquistare il mondo o anche solo a trovare il coraggio di dichiararsi all’amore della tua vita.

Per questo ho scelto il brano Cirano di Francesco Guccini del 1996 dove si racconta la storia di questo cadetto di Guascogna che non riesce a dichiarare il suo amore alla cugina Rossana e si rifugia nelle lettere e nella poesia. Cirano è un uomo di naso, di libri e di parole e la sua storia è una delle più romantiche di sempre. Ecco i versi che mi piacciono di più “Amo senza peccato, amo, ma sono triste/Perché Rossana è bella, siamo così diversi/A parlarle non riesco/Le parlerò coi versi/Le parlerò coi versi”.

Per approfondire su Cyrano su questo blog No grazie, no grazie, no grazie. Nella giornata mondiale del teatro sulle tracce di Cyrano e Le Bret. Ecco la pagina di wikipedia dedicata all’album di Guccini che contiene Cirano mentre di seguito potete ascoltare una versione live della canzone

La notte dei desideri – Jovanotti – Sala dello Zodiaco

Palazzo d’Arco è un luogo dalle mille sorprese: si passa dagli ambienti arredati che ricordano Gozzano e la nobiltà di fine ottocento alla cucina alla Downtown Abbey, dal museo naturalistico alla Sala dello Zodiaco, gioiello rinascimentale del Falconetto. E’ proprio a questo luogo che faccio riferimento per la playlist di oggi.

E’ un grande salone posto al primo piano di una palazzina quattrocentesca staccata dagli altri edifici della dimora dei Conti d’Arco. Qui Falconetto decora le pareti con tutti i 12 segni dello zodiaco, inserendo storie, animali, personaggi mitologici e chi più ne ha più ne metta.

E’ davvero un luogo unico e la prossima volta che andate a Palazzo d’Arco non perdetevelo ma soprattutto fatevi spiegare tutto dei simboli che raccontano il vostro segno zodiacale a meno che non si tratti della bilancia: qui infatti un camino inserito successivamente ha coperto completamente l’affresco, lasciandone visibile solo l’elemento identificativo.

Per lo zodiaco, le stelle e la fortuna qui ho scelto il brano del 2011 “La notte dei desideri” di Jovanotti perché per me è quella del 10 agosto quando dal cielo cadono le stelle. Tra l’altro in uno degli affreschi di Palazzo d’Arco c’è un personaggio con delle chiavi in mano che mi ricorda proprio uno dei versi della canzone: “Ho due chiavi per la stessa porta/Per aprire al coraggio e la paura”.

Per approfondire su Palazzo d’Arco su questo blog 5 curiosità su Palazzo d’Arco, la Downton Abbey mantovana, tra cucina, zodiaco e museo naturalistico e sulla notte di San Lorenzo San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti…. Ecco invece la pagina di wikipedia dedicata alla canzone e di seguito il video ufficiale di Jovanotti