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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Canal Grande di Mantova

Se Mantova fosse Venezia, il Rio sarebbe il Canal Grande e il ponte delle Pescherie Rialto

27 mercoledì Ago 2025

Posted by mantovastoria in Storia Locale

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Se Mantova fosse Venezia (ma con i piedi per terra)

Il rio, per gli italiani, è un torrentello qualsiasi come dice il dizionario. Per i mantovani, invece, è molto di più: un piccolo Canal Grande che attraversa la città, dal lago Superiore al lago Inferiore, regalando scorci che fanno venire voglia di scattare foto… anche senza filtri Instagram.
Certo qui non ci sono le gondole e le serenate: ci sono gli scorci che rubi passando dai ponti rimasti e passeggiando sul Lungorio o in vicolo Sottoriva.


Le Pescherie sarebbero il ponte di Rialto

Se a Venezia c’è il Ponte di Rialto, a Mantova ci sono le Pescherie di Giulio Romano, un ponte abitato come ad esempio il Ponte Vecchio a Firenze o alcuni dei più antichi ponti di Parigi. Non male, se pensiamo che Giulio Romano era l’architetto di fiducia dei Gonzaga e il progettista di Palazzo Te. Se lo osservate bene questo ponte, tra l’altro, scoprirete che in realtà sono tre ponti e quello centrale è il più antico ed era intitolato a San Domenico, il convento costruito lì accanto. Oggi dal ponte delle Pescherie si ammira l’altro Lungorio, quello originale che si chiama vicolo Sottoriva con gli alberi e con il ricordo delle bugandere – le lavandaie che, molto prima delle lavanderie a gettoni, sciacquavano i panni direttamente nel canale.


Il Rio e i frati (conventuali e predicatori)

Il Rio entra in città dal lago Superiore e incontra subito uno dei conventi più importanti di Mantova, quello dei francescani, e poi incrocia il convento dei domenicani dopo aver fatto un curvone (dove oggi troviamo corso della Libertà). Sulla riva sinistra del Rio il convento di San Francesco, con i frati custodi delle tombe dei Gonzaga; sulla riva destra i domenicani, con la loro chiesa di San Domenico, demolita nel secolo scorso ma con un campanile ancora lì, a fare da testimone.
I frati predicatori, così si chiama l’ordine domenicano, vegliavano sulla Beata Osanna Andreasi e su Giovanni dalle Bande Nere.

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5 modi per arrivare sulla riva del Rio

28 domenica Feb 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Itinerari, le 5 cose..., Storia Locale

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Canal Grande, Canal Grande di Mantova, Città d'acqua, Lungo Rio, Lungorio, Mantova, Pescherie, Ponti, Porto Catena

Riva delle Bugandere

Il Rio sbuca tra le case di Mantova all’improvviso: si rivela e poi si nasconde all’improvviso rinchiuso tra due cortine ininterrotte di case, giardini e palazzi oppure inabissandosi sotto piazza Cavalotti e corso della Libertà. Lo si ritrova dal Lungorio del campanile di San Domenico e dalle Pescherie per poi attraversarlo sul ponte dei Massari e arrivare all’idrovora di Porto Catena. Ma è possibile arrivare sulla riva di questo fiumiciattolo interno che ha una profondità tra i 50 e gli 80 cm.? In alcuni punti sì: eccovene 5 ma magari qualcuno è sfuggito. Ne conoscete altri?

Lago Superiore

Il Rio inizia dal Lago Superiore e nel progetto del bergamasco Alberto Pitentino (siamo nel 1190 in piena epoca comunale) lo collega al Lago Inferiore in funzione regolatrice delle acque e dei livelli dei laghi. L’imboccatura la si vede ancora passeggiando lungo la ciclabile di Belfiore all’altezza del convento di San Francesco che si intravede oltre la ferrovia. Una chiusa ne regola il flusso e occorre fare attenzione per riconoscerlo coperto come di solito è da piante palustri. Ma è proprio qui che nasce il Rio.

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